Capitolo 8

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  «Com'è andata? Vi siete uccisi? Sembri sconvolta» Mike «Com'è andata? Vi siete uccisi? Sembri sconvolta» Mike mi tartassa di domande non appena messo piede nella stanza e mi libero della giacca prima di rispondere scuotendo la testa.

Non mi sono ancora del tutto ripresa. Ma poi perché? Junhoe aveva detto di volermi offrire il pranzo sicuramente perché voleva togliersi il senso di colpa di dosso. Solo per quello.
«Fan» rispondo sotto lo sguardo interrogativo dello stilista, mentendo. Non è una bugia che saremmo potuti incorrere in alcune fan e infatti Junhoe sembrava un eschimese vestito com'era, il che deve essere evidentemente bastato a non attirare l'attenzione. E poi ci siamo salutati abbastanza in fretta una volta fuori dal ristorante, io con la scusa della pausa pranzo limitata e lui per delle prove con il gruppo.
«Spero siate stati prudenti. Sai bene cosa inventano per gelosia» annuisco e basta perché non sono davvero preoccupata, anche se dovrei sembrarlo per rendere veritiera la mia bugia.
«Buon lavoro, Mike» dico e mi immergo con tutta me stessa nel lavoro.

Oggi è venerdì.
Questa è la prima cosa che penso quando mi sveglio giorni dopo, una mattina.
Stasera appuntamento con Jungsu.
Sento lo stomaco rivoltarsi ma non è solo eccitazione: la stessa sensazione di disagio che ho provato leggendo i suoi messaggi mentre pranzavo con Junhoe è ancora lì, una costante che mi tormenta quanto una zanzara nel periodo estivo.
Non averlo in giro per l'edificio, almeno, mi concede di lavorare in relativa tranquillità, nonostante io pensi sempre a quell'audio.
Prima o poi dovrò domandargli quali siano le sue intenzioni al riguardo, anche se preferisco aspettare il più possibile. Non sembra voler fare nulla e non mi ha neanche più chiesto "favori" usando come leva il ricatto.
Prendo a trasportare altro materiale di scena e sospiro pesantemente prima di sentire il mio cellulare vibrare nella tasca dei jeans. Lo estraggo senza fermarmi mentre leggo il messaggio che mi ha mandato Jinhwan.

 Lo estraggo senza fermarmi mentre leggo il messaggio che mi ha mandato Jinhwan

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Se prima ero turbata, ora lo sono anche di più. Che cavolo prende a Junhoe? E perché a me importa così tanto? Potrebbe non essere dovuto al nostro pranzo perché non è davvero successo niente.
Sbuffo pesantemente e lascio il materiale di scena sugli scaffali della stanza. Faccio avanti e indietro per ancora una decina di minuti, ma mi rendo ben presto conto che non sono concentrata e l'unico modo che ho per ritornare ad esserlo non mi piace. Quando un martello di gomma mi cade in testa perché non l'ho sistemato per bene in una mensola alta, mi decido comunque ad agire.
Indugio con evidenza sulla tastiera touch del cellulare e mi convinco che devo semplicemente mandare un messaggio. Perché mai dovrebbe risultare difficile?
Forse perché devi mandarlo a Junhoe.
Un lamento di frustrazione abbandona le mie labbra in automatico e mi siedo sconfitta vicino lo scaffale, il telefono ancora a mostrare la sua chat. Alla fine mi decido e senza troppe cerimonie scrivo "Jinhwan mi ha detto che non stai bene". Poi però penso che potrei mettere nei guai il più grande e cancello tutto. Come posso scrivergli qualcosa senza risultare troppo invadente? Alla fine della giostra, non ci conosciamo così tanto. In questo momento vorrei tanto avere Yunhyeong a distrarmi con qualche discorso che solo lui è in grado di seguire e piantarla di sentirmi così impotente.
L'arrivo di un messaggio da Jungsu mi riporta alla realtà e il telefono mi vola dalle mani per lo spavento. Gattono fino a riprenderlo, a qualche metro da me, e mi siedo nuovamente per terra. Mi sento una bimba in questo istante, con il broncio e, al contempo, le farfalle nello stomaco.
Sicura siano per due persone diverse?
Reprimo la mia coscienza canticchiando la prima canzone che mi viene in mente e apro il messaggio di Jungsu.
"Pronta per stasera?"
No, vorrei rispondere, voglio solo restare a casa a nuotare nei sentimenti contrastanti che sottomettono il mio corpo mortale. Ma alla fine scrivo "Più che pronta".
E passo il resto della giornata a convincermi di esserlo.

Egocentric (jun)HoeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora