Capitolo uno : L'inizio della nascita (2)

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Iniziarono ad incamminarsi lungo il corridoio che portava nelle segrete della prigione . Un luogo buio ma , stranamente , non era sporco , non come sarebbe dovuto essere un tunnel segreto . Continuarono a camminare e finalmente trovarono una porta e ,come si aspettavano , aveva bisogno di un codice d’accesso . Armid connesse il suo parabraccio munito di display al tastierino della porta . Dopo aver gesticolato con alcune luci e figure ecco che la porta si aprì nascondendosi nell’incasso sovrastante producendo un rumore simile a dei tubi vuoti che cadono . Siberiu e Armid procedettero con cautela oltre la porta . Ora si trovavano della zona delle celle , il loro viaggio era quasi compiuto . Armid sussurrò a Siberiu << Siamo quasi arrivati ,solo poco e finalmente capirai perché stiamo facendo tutto questo . >>

Siberiu non poté che annuire e seguirlo , ma non appena anche lui oltrepassò la porta ,ecco che questa scende di scatto provocando un sonoro tonfo e una leggere nuvoletta di polvere . I due non fecero in tempo a guardarsi negli occhi che subito furono accecati da divere luci .

La prima cosa che Siberiu pensò fu quella che fossero caduti in un imboscata . Infatti aveva ragione .

Qualcuno aveva avvertito il governatore del tentativo di rivolta di Armid . Ma chi ?

Le luci si attenuarono permettendo anche ad Armid e Siberiu di vedere cosa stesse accadendo . Si trovavano in un lungo e largo corridoio con celle a due piani ,e proprio sulla balconata del secondo piano si trovavano alcune guardi che avevano il mirino puntato sulle loro teste . Dalla scalinata centrale iniziò a scendere una figura nera ,  sicuramente un uomo ma con la luce alle sue spalle non si riusciva a capire chi fosse . << Sapevo saresti venuto a farmi visita , amico mio. >>  Disse l’uomo ad Armid , ridacchiando. Si conoscevano ,ma lui era sicuramente piu vecchio di Armid ,lo si vedeva meglio ora che aveva sceso completamente le scale . Aveva una postura leggermente gobba , barba sul grigio biancastro , capelli portati all’indietro  e il viso marcato da alcune rughe . Indossava i classici abiti di un uomo che andava oltre il benestante . Agli occhi di Siberiu sembrò un vecchio condottiero di guerra ma ,presto capì che non era quella la sua identità .

Armid portò ,lentamente ,lo sguardo verso il vecchio e con voce ferma gli rispose << Non sono tuo amico , non più . Mi hai sentito Gardan . >>

Poi ci fu uno scambio di sguardi tra i due e in meno di un sbatter d’ali Armid aveva già impugnato la sua pistola laser e puntava alla fronte del vecchio . Il silenzio faceva da padrone in quella situazione di stallo . Siberiu guardò la mano libera di Armid che aveva portato dietro la propria schiena . Aveva due dita molto divaricate , questo significava che Siberiu doveva occuparsi dei soldati sulla balconata . Con un lento movimento , Siberiu prese la sua pistola laser , ma il vecchio attirò la sua attenzione iniziando a parlare . << Ma Armid , ne abbiamo passate cosi tante insieme , non è vero ? Oppure ti sei gia dimenticato quando hai tentato di uccidermi ? >>  Il vecchio schernì Armid con queste parole ,e lui sbatté la mano libera contro la sua schiena cambiando la posizioni delle dita , da divaricate a formare un pugno . Ecco il segnale . 

Siberiu passò avanti ad Armid con una capriola laterale e , lanciando una bomba fumogena sulla balconata di destra ,iniziò a far fuoco contro i due soldati alla sua sinistra . La bomba esplose rilasciando una coltre di fumo grigio che si macchiava del colore verde dei colpi di blaster sparati ,alla cieca , dai soldati investiti dalla coltre .

Il vecchio uscì da dentro la sua veste un blaster che stava per puntare contro Siberiu ,ma Armid lo freddò con un preciso colpo nel centro del petto . I soldati alla sua sinistra erano caduti sotto i colpi di Siberiu e quelli alla sua destra ora giacevano con due buchi sul petto sparati da Armid .

STAR WARS  LA NASCITA DI UN NUOVO ORDINEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora