lucky night (michael fassbender & james mcavoy)

7.6K 81 13
                                    

Avviso: in questa storia sarà presente del sesso a tre, uso di parolacce e di un linguaggio colorito.

* * * * *

Le luci accecanti del locale notturno davano incredibilmente fastidio agli occhi della giovane ragazza seduta davanti al bancone.
Continuava a passarsi distrattamente una mano tra i lunghi capelli dorati mentre sorseggiava un cocktail di un colore azzurro inteso, quasi abbagliante, proprio come i suoi grandi occhi. Accavallò le gambe mettendo ancora più in mostra le sue cosce rosee coperte solo da un misero vestitino di pizzo rosso che lasciava davvero poco all'immaginazione. Aveva attirato l'attenzione di molti ragazzi da quando era entrata in quel locale, ma nessuno era stato alla sua altezza.
Lei cercava qualcosa di più eccitante, qualcosa di proibito.
Quando ebbe finito anche l'ultima goccia del suo drink decise che aveva voglia di ballare così tornò sulla pista. In quel momento il dj stava suonando la sua canzone preferita. Iniziò ad ancheggiare a ritmo della musica guadagnandosi un sacco di sguardi poco eloquenti da molti uomini. Un ragazzo le si avvicinò prendendola per i fianchi dal dietro, con le sue mani affusolate.
Le appoggiò la bocca sotto l'orecchio e con voce roca ed estremamente sensuale le sussurrò: «Ti andrebbe di divertirti un po' con me?»
Crystal si girò appoggiando le mani sulle spalle possenti del ragazzo davanti a lei.
Era bellissimo. Aveva degli occhi incredibilmente azzurri, quasi magnetici. Il suo viso era perfetto, con un filo di barba che lo rendeva fottutamente virile ed i suoi capelli, non troppo lunghi ma neanche cortissimi, erano di un castano chiaro tendente quasi al rosso.
Si leccò languida le labbra carnose ammiccando leggermente al giovane uomo davanti a lei: «Certo. Come ti chiami?»
Lui sorrise impercettibilmente, alzando un angolo della bocca. «Michael e tu, bellezza?»
«Crystal.» Si aggrappò alle sue spalle per non cadere, le stavano per cedere le ginocchia: quel ragazzo era così eccitante. Sentiva già le mutandine bagnarsi al solo pensiero di cosa avrebbe potuto fargli quel bronzo di Riace.
«Mmh, bel nome...» Si leccò le labbra sottili ed invitanti.
«Crystal.» Disse poi assaggiando ogni lettera con la lingua contro il palato.
Il nome della ragazza, sussurrato da Michael, era ancora più sexy.
Le appoggiò poi le mani sui fianchi, fino a scendere sul suo sedere sodo. Crystal rilasciò un gemito alquanto sorpresa. Continuarono a muoversi a ritmo della musica alta ed assordante ma in quel momento c'erano solo loro due; Crystal aggrappata al suo corpo e Michael che la palpava dappertutto.
«Vieni, ti offro qualcosa da bere.» Le disse lui, dopo un po', e l'afferrò per una mano
dirigendosi verso il bar.
Ordinò lui, per tutti e due, un drink ad altissimo grado alcolico.
«Hai mai fatto una cosa a tre?» Le domandò poi, all'improvviso, notando che il suo amico James si stava avvicinando a loro.
Crystal ridacchiò, la sua risata era cristallina. Un suono quasi angelico.
«No.» Scosse piano la testa. «Ma c'è sempre una prima volta.» Ammiccò leggermente in direzione del ragazzo.
James, che era arrivato proprio in quel momento, disse: «Michael, non mi presenti questa bella fanciulla?»
L'altro ragazzo prese parola guardando con un sorriso languido la bellissima bionda davanti a lui.
«Si chiama Crystal e noi stavamo andando a casa mia, James.»
«Non mi inviti? Pensavo che noi due condividessimo tutto.» Ribatté, con una punta di sarcasmo nella voce.
«Per me va bene.» Crystal si aggiunse subito alla conversazione.
I due ragazzi si guardarono soddisfatti, poi annuirono all'unisono.
Michael prese la ragazza per mano e la condusse fuori dal locale, seguito a ruota da James.
Arrivarono davanti alla costosa Lamborghini con cui i due giovani erano arrivati.
James si mise alla guida, sapeva che a Michael piaceva preparare le ragazze che conquistavano prima di arrivare a casa. Ne avevano condivise così tante, di donne, che ormai conoscevano a memoria le abitudini l'un dell'altro.
Michael si mise sui sedili posteriori e prese Crystal tra le sue braccia facendola poi sedere sulle ginocchia.
«Vedrai che ti divertirai...» Le sussurrò all'orecchio.
Le leccò sensualmente il lobo per poi passare al collo.
La biondina rilasciò un gemito strozzato e si mise a cavalcioni su Michael.
Poteva sentire già quanto fosse duro per lei e questo la faceva bagnare parecchio.
Intanto James lanciava sguardi alla coppia dal finestrino della macchina. Sentiva l'eccitazione crescere nei pantaloni sempre più stretti.
Michael si stava dando da fare: le aveva infilato una mano sotto al vestitino rosso, le sue mutandine in pizzo lo eccitavano da morire.
La ragazza era un gemito unico, le lunghe dita di Michael le stavano procurando un piacere indescrivibile.
Le stavano accarezzando dolcemente le grandi labbra per poi addentrarsi fino a quelle più piccole soffermandosi un po' sul clitoride, strofinandolo leggermente.
«Michael.» Gemette lei contro il suo orecchio. Iniziò a leccargli il lobo e poi scese fino al mento, senza smettere di baciarlo. Il leggero strato di barba le pizzicava le labbra. Sorrise a quel dolce pensiero.
Crystal prese l'iniziativa e lo baciò poco castamente in bocca, le loro lingue si esploravano voracemente.
Poi, Michael, iniziò a pompare più velocemente con le dita fino a far raggiungere il culmine del piacere alla bionda sopra alle sue gambe.
Crystal si lasciò andare contro il suo petto, ansimante.
Michael le accarezzava lentamente i capelli per calmarla.
«Ti è piaciuto, piccola?» Le domandò e lei annuì contro la sua camicia nera. «Vedrai cosa faremo dopo.» Sussurrò malizioso al suo orecchio.
«Michael, lasciane un po' anche per me!» S'intromise James che intanto aveva spento il motore miagolante della Lamborghini.
I due ragazzi sul sedile posteriore non si erano neanche accorti di essere arrivati a destinazione.
Scesero tutti e tre della macchina, dirigendosi di gran carriera nel grosso appartamento.
Crystal si aggrappò ancora una volta al braccio di Michael, si accorse solo in quel momento dell'effetto di tutti i cocktail che aveva bevuto nel corso della serata. James tirò fuori le chiavi dalla tasca dei jeans ed aprì la porta d'ingresso, facendo cenno agli altri due di entrare.
Fece accomodare Crystal sul divano, anche se era ancora aggrappata al suo amico.
Non era geloso perché era ben consapevole dell'effetto che Michael aveva sulle donne, mentre lui era ancora più giovane ed inesperto. Anche se aveva solo due anni in più di lui - cioè 29 - aveva un certo sex appeal sull'altro sesso e molta più esperienza.
«Volete qualcosa da bere?» Chiese quasi premurosamente James.
Lui era fatto così: dolce e premuroso, anche a letto.
«Bell'idea, James. Portaci due whisky.» Ordinò autoritario Michael continuando a palpare vergognosamente il seno grosso e tonico di Crystal.
Ritornò poco dopo con tre bicchierini colmi di liquido ambrato e ghiaccio su un vassoio di acciaio lucido.
Crystal era già quasi nuda, sdraiata sul divano bianco.
Il vestito giaceva in terra mentre Michael le stava baciando il ventre, era quasi del tutto sopra di lei.
James si schiarì la voce e il moro si ritrasse velocemente dalla ragazza.
«Adesso tocca a te, McAvoy.» Sogghignò Michael con le labbra umide.
James sorrise compiaciuto e prese posto vicino a Crystal.
Lei, già eccitata, non aspettò mezzo secondo e si mise a cavalcioni sul ragazzo più piccolo.
Era bello anche lui, ma non come Michael.
Avevo il viso completamente glabro, più fanciullesco. I capelli scuri quasi neri come la pece e gli occhi incredibilmente azzurri, chiarissimi. Ma a differenza dell'altro ragazzo, aveva le labbra carnose e di un color rosso ciliegia; bellissime da baciare.
Era più dolce nei movimenti ma non per questo meno bravo, si impossessò con minor prepotenza della bocca di Crystal. Iniziò ad accarezzarle dolcemente la schiena con i polpastrelli per poi slacciarle con un colpo secco il reggiseno. Carino, di pizzo nero, ma a quel punto della serata era quasi del tutto inutile.
Crystal ridacchiò per quella piccola irruenza.
Michael, intanto, osservava la scena compiaciuto mentre sorseggiava tranquillamente il suo whisky ghiacciato.
«Andiamo di là, in camera da letto?» Domandò poi il più grande, vedendo che James la stava intrattenendo un po' troppo. Si alzò dal morbido divano di pelle bianca ed aiutò la ragazza, che nel frattempo si era ritrovata completamente nuda, a tirarsi su. James sventolava trionfante le sue mutandine davanti a Michael.
La camera dove ospitavano le ragazze non era né quella di James né quella di Michael; era semplicemente una stanzetta con un'enorme letto matrimoniale e qualche altro mobilio indispensabile.
Crystal si sedette sul letto mentre i due ragazzi si stavano togliendo la camicia. Li osservò incantata da tanta bellezza.
Michael fu il primo a ritrovarsi a petto nudo e si mise in ginocchio di fronte alla ragazza, l'afferrò per le cosce e gliele fece divaricare - in modo da potersi mettere tra di esse.
James raggiunse Crystal e si posizionò dietro di lei, sulle proprie ginocchia.
Iniziò a palparle il seno mentre le baciava lascivo il collo. Lambiva la pelle con la lingua e ogni tanto lasciava qua e là qualche morso e succhiotto.
Giocò con i capezzoli turgidi della ragazza, seviziandoglieli lentamente.
Lei lasciò andare la testa contro la spalla di James.
Intanto, Michael si era avvicinato pericolosamente al suo limpido fiore.
Soffiò contro la sua carne umida, fradicia, e poi gettò la testa a capofitto tra quelle deliziose cosce.
Lambiva avido quella sottile apertura, mentre con le dita sfregava il clitoride.
Crystal gemeva come non aveva mai fatto nella sua vita, non si sarebbe mai aspettata che il sesso a tre fosse così eccitante.
Le sue dita si attorcigliarono intorno ai capelli di Michael, spingendogli la testa più a fondo. Il ragazzo aveva una bocca divina e la sua lingua stava facendo meraviglie al fascio di nervi tesi della giovane.
James continuava la sua personale tortura sul suo collo mentre Michael la fotteva in mezzo alle gambe.
Raggiunse l'orgasmo per la seconda volta in quella serata, la lingua del rosso era paradisiaca.
Era già stanca ma non poteva lasciare insoddisfatti i due ragazzi.
Si staccò da quel groviglio di corpi e prese lei in mano la situazione. Si mise a gattoni sul letto, lontana da tutti e due e con un miagolio disse: «Venite a prendermi.»
Michael e James non se lo fecero ripetere due volte.
Il più grande si avvicinò a lei per primo. Crystal si girò e lo aiutò a togliersi i jeans neri ed i boxer del medesimo colore.
La sua erezione svettante era invitante ma lui non le permise di toccarla e subito si mise dietro di lei.
La prese per i fianchi, prepotentemente, appoggiando appena la sua punta umida in mezzo alle sue natiche.
Si sporse un po' per prendere un preservativo e la bottiglietta del lubrificante dal cassetto del comodino.
Si posizionò la protezione in lattice sul pene che cosparse poi di gel al cocco.
Spinse violentemente in Crystal che rilasciò un lungo gemito.
James, intanto, aveva già posizionato la testa tra le gambe della ragazza e leccava con estrema lentezza il suo centro del piacere.
Crystal si piegò in avanti, fino a sfiorare con le labbra la cappella calda di James che era già completamente nudo.
Passò la lingua su tutta la lunghezza del glande, cercando di non gemere troppo perché Michael la stava davvero dilaniando.
James le afferrò i capelli e le spinse la testa più a fondo.
Riuscì persino a toccare la gola di Crystal con il suo membro. Una sensazione fantastica.
Il ragazzo muoveva freneticamente la lingua su e giù, con più velocità rispetto a qualche minuto prima.
Non ci impiegò molto a raggiungere l'apice, le spinte di Michael e la lingua di James erano un mix esplosivo di piacere.
Il più piccolo riversò il suo liquido seminale nella bocca di Crystal che ingoiò subito soddisfatta. Michael venne nel preservativo con un forte gemito. Piegò il busto, senza uscire da lei, e le lasciò un tenero bacio sulla spalla.
James mormorò un "sei fantastica, tesoro" soffiando contro la pelle calda delle cosce della bionda.
Ma nessuno dei due ragazzi era ancora pienamente soddisfatto.
James si sdraiò sul letto portando con sé anche Crystal, la posizionò in modo che fosse seduta sul suo basso ventre e che gli desse le spalle.
Michael s'inginocchiò davanti alla ragazza che aveva le gambe aperte.
«Prendi la pillola?» Le chiese perché non voleva metterla incita.
Lei annuì appena pregustandosi già la magnifica sensazione di quei due grossi membri dentro di lei contemporaneamente.
Il rosso affondò dentro di lei, con una spinta potente che le fece tremare le gambe ed arricciare le dita dei piedi.
James la penetrò rudemente da dietro con una spinta altrettanto forte.
Si sentì fottutamente piena, una vera goduria.
Appoggiò entrambe le mani ai lati dei fianchi di James, era sfinita.
Michael le prese subito gli avambracci portandoglieli sulle sue spalle. La baciò dolcemente sulle labbra per compensare le sue spinte violente.
Crystal si sentì così amata in quel momento, quei due ragazzi le stavano facendo provare emozioni che non si sarebbe mai immaginata di provare. Un vortice di passione e piacere incontenibile.
Il quarto orgasmo la colpì potentemente, era stremata. I due ragazzi la seguirono a ruota uscendo da lei con un'ultima spinta.
Crystal si lasciò andare tra le morbide coperte rosse.
Michael sparì subito dietro ad una porta e lei osservò la tavola di legno incuriosita.
«Dopo il sesso, gli piace fare sempre la doccia.» Le spiegò dolcemente James accoccolandosi vicino a lei e poi le stampò un tenero bacio sulla guancia.
La coprì con un lenzuolo color cremisi, un gesto che le fece stringere il cuore.
Si sentiva così protetta vicino a quei due uomini.
Il suo petto si muoveva incessantemente su e giù, era stanca, sudata ma estremante appagata come non lo era mai stata in tutta la sua vita. Non aveva mai raggiunto l'orgasmo per così tante volte ed in così poche ore.
Michael tornò dopo un tempo indefinito, un'asciugamano nero legato intorno ai fianchi snelli ed una miriade di goccioline che gli imperlavano il petto marmoreo facendoglielo luccicare.
Una visione paradisiaca.
Uscì dalla stanza e Crystal rilasciò un piccolo gemito di frustrazione.
«Stai tranquilla, torna subito.» Ridacchiò James stringendo la presa sui fianchi della ragazza.
«Ti piace, eh?» Aggiunse poi riferendosi all'amico.
Lei sorrise: «Sì, è bellissimo. Non fraintendermi, anche tu sei molto bello, ma lui ha qualcosa che mi attrae come se fosse una calamita. Però tu mi sembri più dolce di lui.»
«Sì, me lo dicono tutti. Ma
Michael è fatto così: è sempre stato un po' freddo.»
«Voi due... Eh?» Chiese poi Crystal ammiccando.
«No, no. Non abbiamo mai fatto sesso da soli, siamo solo migliori amici e coinquilini. Una volta, eravamo ubriachi fradici e abbiamo scopato con una ragazza. Ci è piaciuto e da allora lo facciamo spesso. Ma noi due da soli mai.» Rispose prontamente James, sorridendo.
Michael fece la sua comparsa nella camera.
Era completamente asciutto ed indossava un paio di pantaloni della tuta neri, lunghi fino al ginocchio.
Sorrise dolcemente a Crystal e fece un cenno a James che prontamente uscì dalla camera.
Poi, si avvicinò lentamente al letto, sedendosi sul bordo.
Crystal gli gattonò incontro e si accoccolò tra le sue braccia calde e sicure.
«Ti è piaciuto, piccola?» Le sussurrò contro le labbra.
Lei sorrise compiaciuta ed annuì, poi lo baciò.
Era un bacio calmo rispetto a quelli che si erano dati prima ma incredibilmente significativo, che trasmetteva infinita passione e dolcezza.
Le loro lingue si assaporarono lentamente.
Lui le prese il viso tra le mani, accarezzandole le guance con i pollici.
«Mi piaci, Crystal. La prossima volta ti voglio tutta per me.» Le sussurrò poi all'orecchio con la sua voce estremamente sensuale.
«Anche tu mi piaci, Michael.» Mugugnò lei in risposta e poi lo baciò ancora. Non si sarebbe mai stancata di quelle labbra.

Midnight One Shots » Michael Fassbender & James McAvoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora