"Devo andare," sussultò Harry, gli occhi incastrati ancora allo sguardo perso di Eloise nel cortile. Jadine si accigliò seguendo il futuro marito nella stanza.
"Dove vorreste andare? È così presto." Ribattè la donna stendendosi sensuale sul letto disfatto. Harry la guardò per qualche secondo mentre prendeva dal suo armadio una nuova camicia e dei pantaloni neri.
"A fare colazione. È meglio che non scoprano che siamo insieme," mentì Harry abbotonandosi la camicia. Ovviamente tutti sapevano ed intuivano cosa era successo fra quelle mura durante la notte, Harry sperò solo che la stoltaggine di Jadine lo assecondasse.
Perché Eloise era a palazzo? Doveva assolutamente vederla. Sentiva quasi il bisogno di giustificare ciò che probabilmente la giovane aveva visto... ma come avrebbe dovuto farlo? Eloise in fondo era solo una sconosciuta per tutti."Oh, certo " sussurrò confusa Jadine, osservando Harry chiudere velocemente i pantaloni. Lo studiava dubbiosa: perché mai quella fretta?
"D'accordo, allora ci vedremo nel pomeriggio, cara. Sarò nella mia stanza stamani." Disse Harry velocemente avvicinandosi a lei. La donna annuì ma prima di lasciarlo andare lo baciò appassionatamente, assicurandosi che ciò che di diritto era suo, rimanesse tale.
Pochi minuti dopo, Harry, stava correndo verso la cucina dove riusciva già a sentire Guenda parlare fagocitata."Signorino Harry! " sussultò Guenda posandosi una mano sul petto, sorpresa. "Come mai già qui? Pensavo foste con Lady Jaques." Disse la donna alzando impercettibilmente il sopracciglio al pronunciare l'ultima frase.
"Guenda, per favore " sbuffò Harry contrariato, "so benissimo che mi avete visto, prima." Guenda abbassò lo sguardo arrossendo imbarazzata.
"Anche la sartina vi ha visto, signorino." Azzardò a dire Guenda. Harry sospirò, era inevitabile. Eppure gli sembrava quasi di averla tradita ma loro, neppure stavano insieme.
"Come mai è qui?"
"Dovrebbe interessarvi cosa pensa di ciò che ha visto, a mio parere, prima. "Ribattè piccata la vecchia donna senza timore. Sapeva che quello non era un tono decoroso da usare con uno dei membri della famiglia di conti, solo con Harry si riusciva a concedere quel lusso. Egli infatti, la guardò come si guarda una madre in cerca di un consiglio.
"Guenda, per favore, non rendere tutto più difficile. " disse Harry.
"Ma devo! Come potete pensare di costruire qualcosa con quella fanciulla quando vi mostrate dinanzi a lei con un'altra donna!" Guenda mise le mani sui fianchi indicando il giovane con il dito grassottello."Come posso pensarlo? Non l'ho mai pensato! Come potete voi pensare che fra me e lei ci possa essere un futuro? Sono destinato a vivere qui rinchiuso come conte commerciante sposato ad una donna che non conosco! " sbraitò Harry ad alta voce. La piccola cucina si rinchiuse di silenzio rotto solo dall'acqua che bolliva nella teiera.
"Che sciocca che sono, scusate signorino, non so davvero che mi sia preso. " sussultò mortificata Guenda scusandosi con Harry.
"No, non dovete. " sospirò il ragazzo sorriendole con dolcezza. "Avete ragione, in fondo. Ma non posso evitare Jadine, è la mia futura moglie. Mio padre non mi consentirebbe mai di lasciarla per stare con una donna come Eloise, per quanto io lo voglia."
"Mi dispiace così tanto signorino Harry." Disse mortificata Guenda provando a tranquillizzarlo con un po di tisana calda.
"Non importa, piuttosto, Guenda...voglio sapere di Eloise." Chiese con timore Harry.
"Oh, la fanciulla è qui con la madre. Sono in salone grande perché vostro padre ha chiesto loro delle tende bianche per il ricevimento dopo la cerimonia del matrimonio. " spiegò Guenda indicando una stoffa bianca posata sul bancone, probabilmente frutto di una prova delle due donne.
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The Hidden Artist
ФанфикLondra, 1863 Harry Edward Styles è un ricco nobile della famiglia Styles con una grande passione per l'arte: ciò che essa esprime nella sua semplicità e astrattezza lo affascina sin dalla prima infanzia. Purtroppo, come ogni nobile inglese al ventun...