20th. La decisione giusta

386 24 14
                                    

Eloise guardava Harry senza riuscire a rendersi conto che fosse davvero davanti a lei

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Eloise guardava Harry senza riuscire a rendersi conto che fosse davvero davanti a lei. Era così tanto che non lo vedeva che le sembrava impossibile avere la possibilità di posare lo sguardo sul suo, di sentirlo vicino, di parlarci.

"Harry." mormorò senza staccare gli occhi dai suoi, ripeté il suo nome un'altra volta forse assicurarsi che lo stesse davvero pronunciando e che quello davanti a lei fosse sul serio lui e non il frutto della sua stanchezza della giornata passata. 
Harry, intanto, si era alzato in piedi e guardava la ragazza davanti a lui come se fosse la cosa più preziosa del mondo: ora che era quel  Harry avrebbe tanto voluto stringerla, toccarla, baciarla. Ora che non era costretto dal suo nome a rimanere impassibile voleva davvero avere Eloise il più vicino possibile al suo cuore. 

"Eloise, perdonatemi, è molto che non avete mie notizie, so che probabilmente avrete molto da chiedermi e spero non siate turbata nel trovarmi qui ma pensavo che se..." il flusso di parole di Harry che nervoso gesticolava animatamente cercando di mettere in piedi una scusa accettabile fu immediatamente spezzato da qualcosa che il giovane non si aspettava: Eloise gli era corsa incontro, le braccia tese a stringersi al suo collo e il suo esile corpicino era quasi balzato in aria nel tentativo di averlo più vicino. Eloise lo stava abbracciando. Harry faticò qualche istante a rendersene conto ma non c'erano dubbi, era il suo profumo quello che stava sentendo sulla pelle, erano le sue mani quelle che gli accarezzavano i capelli ed era proprio lei la donna che stava stringendo con tanto sentimento da fargli scoppiare il cuore. 

"Mi siete mancato così tanto" sussurrò Eloise chiudendo gli occhi. Nemmeno lei si era resa conto di stare lì fra le sue braccia, non era nemmeno riuscita a controllare i suoi piedi che già l'avevano diretta proprio nell'unico posto in cui sarebbe voluta stare: da Harry. Harry senza che lei lo sapesse era diventato il suo  posto, il luogo sicuro in cui si sentiva bella, preziosa e amata. 

"Anche voi, non ne avete la minima idea" rispose Harry, il sorriso sereno sulle labbra piene e e gli occhi ancora aperti ed increduli inspirando aria che sapeva tanto di felicità. "Spero di non avervi spaventato aspettandovi qui al buio" 

"Oh, no, affatto... piuttosto mi avete sorpresa" Eloise si staccò lentamente dal corpo di Harry cercando i suoi occhi. Era lui, era il suo Harry: c'erano i suoi capelli morbidi e ricci scompigliati sul viso, c'era il naso lungo e dritto, c'era la sua pelle abbronzata e profumata, c'erano le sue labbra rosee e c'era il piccolo neo vicino ad esse. C'erano i suoi occhi, ed Eloise avrebbe tanto voluto fermare il tempo e rimanere a fissarli per ore. Tuttavia, sebbene leggesse ogni giorno Lancillotto e Ginevra imparando così ad innamorarsi delle storie, sapeva di non star vivendo una favola: doveva a malincuore rompere l'incanto. "Dove siete stato per tutto questo tempo?" 

Il volto confuso di Eloise sembrò riportare Harry sulla Terra. "In viaggio, mia dolce Eloise" mormorò accarezzandole con un dito la guancia, delicatamente, come se avesse paura che scomparisse. "Non ho potuto avvisarvi, sono dovuto partire all'improvviso e non ho avuto il tempo di salutarvi... me ne rammarico molto e spero possiate perdonarmi" disse prendendo le mani di Eloise, così piccole e fragili, fra le sue: le sue così grandi sembravano farle sparire. 

The Hidden ArtistDove le storie prendono vita. Scoprilo ora