Erano soli.
Harry non aveva programmato di rimanere solo con Eloise, ma dopo quello che aveva sentito da dietro la porta non riusciva a pensare a prospettiva peggiore di quella di vedere la sua piccola Eloise portata via da lui da un altro uomo."Di cosa volevate parlarmi?" Eloise era intimidita. L'ultima volta che aveva parlato con lord Styles si era lasciata prendere dall'impulsività e si era rivolta a lui in un modo che sicuramente non era accettabile, non per una sarta povera come lei. Guardava Harold in attesa che parlasse, chiedendosi perchè volesse rimanere solo assieme a lei e pregava che non fosse perchè desiderava rimproverarla... ma quell'uomo, per quanto fosse stato scortese con lei, non le incuteva timore. Eloise ne era anzi affascinata, ma forse, si diceva, era solo l'incredibile somiglianza che aveva con il suo Harry a renderla così docile nei suoi confronti.
"Io... io volevo chiedervi come state." mormorò Harry, un poco in imbarazzo mentre si domandava cosa si potesse inventare. Eloise, infatti, alzò un sopracciglio confusa. "Sapete non ho più avuto l'occasione di incontrarvi dopo..."
"Dopo il nostro scontro. Lo so." lo interruppe Eloise.
"Sì, esatto." sussurrò quasi Harry. Avrebbe voluto dirle che in realtà l'ultima volta che l'aveva vista aveva avuto l'occasione di baciarla. "Volevo scusarmi con voi, signorina Gheller."
Eloise alzò lo sguardo stupita: un lord che si scusava con lei? Incredibile, di sicuro voleva qualcosa in cambio."Oh."
"Signorina Gheller, io...io non ho mai voluto mancarvi di rispetto. Non è nella mia natura trattare male una donna, per giunta non una come voi." si lasciò scappare Harry mentre pregava che la penombra della stanza stesse nascondendo il suo imbarazzo.
"Una donna come me... come?"
"Bellissima. Se posso osare, ovviamente." mormorò Harry. Eloise distolse lo sguardo dal suo: ci stava provando di nuovo?
"Non dovreste osare, signore."
"Perchè sono sposato, giusto?"
"Giusto. E perchè vostra moglie sta fuori da questa stanza e perchè vi ho già detto che non dovete prendervi gioco di me, per favore." disse Eloise tentando di controllare la sua impulsività.
"Non mi sto prendendo gioco di voi." Harry fece un passo verso di lei, più vicino. Eloise era a pochi passi da lui, forse due. "Vi ho già detto che non lo farei. Non posso fare dei complimenti ad una bella ragazza quando ne vedo una?" sorrise dolcemente tentando di alleggerire l'atmosfera.
"No... non dico questo. Ma non voglio essere messa in mezzo a nessuna disputa fra voi e vostra moglie." sospirò la ragazza.
"Non lo siete." la rassicurò Harry. "Non permetterei mai che...mia moglie vi metta in mezzo ai nostri litigi. Se non andiamo d'accordo è perchè non siamo fatti per stare assieme."
"Me lo ricordo..." mormorò Eloise sentendo che a poco a poco la tensione, che l'aveva resa tanto nervosa nello stare con Harry nella stessa stanza, si affievoliva. "Me lo avete detto."
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The Hidden Artist
FanfictionLondra, 1863 Harry Edward Styles è un ricco nobile della famiglia Styles con una grande passione per l'arte: ciò che essa esprime nella sua semplicità e astrattezza lo affascina sin dalla prima infanzia. Purtroppo, come ogni nobile inglese al ventun...