Una spiaggia. La sabbia bagnata sotto ai piedi, il rumore delle onde che si infrangono sul litorale e le mille voci dei gabbiani nel cielo. Questo è tutto quello che sento in questo momento. Ad un certo punto vedo qualcosa in lontananza, non è tanto chiaro cosa sia, forse una persona. Mentre mi avvicino a questa figura umana, uno strano suono si fa sempre più forte. Non quello degli uccelli nel cielo. Sembra quasi una campanella. Provo a muovermi ancora ma tutto a un tratto la vista si appanna, il rumore si fa più forte, sempre più forte. Fino a che...
"Sooop, alzati!"
Ecco, ti pareva, era la sveglia del telefono. Fanculo.
Con tutta la mia eleganza mattutina spengo la sveglia e mi tiro il piumone sopra gli occhi mentre la luce entra dalla finestra.
"Guarda che devi andare a scuola Sop, alzati!"
"Va bene Clara. Ora mi alzo"
"Dai su, muoviti"
Per fortuna che il buongiorno si vede dal mattino...
Mi alzo e vado in bagno per lavarmi la faccia.
Comunque io sono Sophie, per gli amici Sop, ho 16 anni e sono americana. Mi sono trasferita in Italia 10 anni fa visto che mio padre viveva a Milano da giovane. Mia madre ci ha abbandonati dopo pochi mesi che eravamo partiti dalla California e io e mio padre ce la siamo cavata fino a che lui non è andato in coma sette mesi fa. Ora vivo in una specie di casa-famiglia, con altri 5 ragazzini nella mia stessa situazione. Clara è la più grande tra di noi, ha quasi 18 anni e aiuta la nostra "mamma adottiva", Lisa, a tenerci tutti a bada. In pratica è lei il nostro punto di riferimento, visto che la donna non si trova quasi mai in casa. Gli altri sono più piccoli: Luca ha 12 anni, Mattia 11, Giulia e Matteo ne hanno 7. È sabato, quindi siamo sveglie solo io e Clara. Dopo essere uscita dal bagno vado a fare colazione, per poi vestirmi con dei leggings neri, una maglietta grigia, la giacca di pelle nera e le Vans nere. So di essere molto colorata. Almeno ho il rossetto rosso scuro...
Quando esco prendo il mio skateboard e mi dirigo verso scuola con lo zaino in spalla. Appena arrivata vedo la mia migliore amica, Mery, e le vado incontro.
"Ciao mostro!"
"Ciao Sop! Allora, come va oggi?"
"Mah, tutto a posto. Ho studiato come una pazza tutto il giorno per la verifica di chimica. Sono carica come un elettrone!" Sono simpatica, umorismo nerd...✌🏼️
Mentre parliamo ci passa molta gente di fianco che ci saluta: alcuni arrivano da dietro e ci abbracciano, altri ci fanno un cenno, altri ancora si fermano a scambiare due parole con noi. Potreste pensare che, visto che sono in una casa famiglia (o come lo chiamo io, nel Magazzino per scappati di casa) io sia una solitaria che si taglia le vene perché non sarà mai carina e simpatica come gli altri. Beh sbagliate... ancora prima di finire nel Magazzino tutti mi conoscevano e avevo tante amicizie. Quando sono finita nella casa comune tutti mi hanno supportata, sia le persone con legami più stretti, sia quelli che conoscevo di vista.
Però non sono neanche una che ha tanti amici e poi non fa niente tutto il giorno. Sono in terza liceo classico e ho i voti più alti della classe. Quando uscirò da qui voglio studiare letteratura antica: mi affascinano molto i grandi filosofi greci con i loro pensieri così innovativi! In realtà non me la cavo male neanche in scienze, ma solo perché sono nerd✌🏼 e passo i miei pomeriggi liberi a guardare big bang theory.
Appena suona la campanella entriamo in classe e ci sediamo ai soliti posti in mezzo alla fila per far passare la prima ora: greco. Sono rimasta stupita da subito da questa materia, è piena di concetti così profondi e allo stesso tempo di una leggerezza assoluta. In questo momento stiamo leggendo uno dei miei drammi preferiti: l'Antigone di Sofocle. La storia di una ragazza indecisa se seguire i suoi sentimenti o le regole, che comunque porterebbero a una fine disastrosa. È una storia così viva, anche se ormai nessuno (o quasi) la conosce più.
"Buongiorno miei piccoli Ciceroni!"
"Buongiorno prooof!" La salutiamo tutti in coro.
La prima ora passa velocissima vista la passione che ci metto dentro.
Alla seconda abbiamo disegno, dove dobbiamo spostarci nell'aula apposita al secondo piano. Questa è una delle poche ore che passa lenta come la morte. Tutte le tavole che ci dà quella donna sono uguali!
Alla terza abbiamo filosofia che, come potete ben immaginare, è l'altra mia materia preferita. Al suono della campanella usciamo tutti per l'intervallo. Io e Mery ci dirigiamo verso il cortile laterale per fumare una sigaretta (capitemi, ho bisogno anche io dei miei sfoghi!). Dopo aver finito, stiamo per rientrare in classe per la verifica quando ci accorgiamo di un suono strano provenire da dietro il cancello di uscita della scuola. Incuriosite, ci affacciamo per vedere cosa sta succedendo e restiamo a bocca aperta: tre ragazzi stanno imbrattando il muro scrivendo insulti su due nostri compagni più grandi. Un nostro compagno, avendoli dall'altra parte della scuola, cerca di fermarli, ma questi si mettono a dargliele. Ad un certo punto, uno dei tre ragazzi si gira e ci urla: "Hei, voi due!" Noi rientriamo correndo e chiamiamo il vicepreside per spiegargli la situazione
"Prof, fuori ci sono dei ragazzi che stanno scrivendo delle cose su Bellari e Ferrari! E stanno picchiando un nostro compagno che è uscito a fermarli!"
Immediatamente questo si gira ed esce a controllare con noi che gli corriamo dietro. Appena siamo usciti questi se ne vanno correndo, lasciando il mio compagno ferito atterra senza forze.
Lo portiamo dentro in infermeria e il prof ci dice di ritornare in classe senza problemi anche se la campanella era suonata da un po', e di dire alla professoressa dell'ora di parlare con lui per qualsiasi problema sulla nostra assenza.
Saliamo in fretta e furia le scale.
Fanculo, avevo studiato ore e ore per questa verifica!
L'ultima ora l'abbiamo saltata per recuperare la verifica della lezione precedente. Appena risuona il rumore della campana, consegnamo i nostri fogli e prepariamo le nostre borse per tornare a casa. Prima di incamminarci, però, ci fermiamo a parlare con i ragazzi della nostra cumpa e gli spieghiamo cosa è successo quel pomeriggio mentre ci accendiamo un'altra Marlboro.
Prima di poter dire qualcosa, aspirando il fumo, vedo in lontananza avvicinarsi un ragazzo alto, ciuffo in su un po' disordinato e con la faccia da tipo sexy. Viene verso di noi con una camminata veloce e decisa ma anche sensuale.
Appena si trova a pochi metri di distanza lo riconosco: era il tipo che imbrattava le pareti e che mi ha vista chiamare aiuto.
Lui si fa spazio tra la gente e si mette davanti a me che rimango immobile per la paura cercando di non urlare.
"Hei ragazzina" Mi dice prendendomi la sigaretta di bocca e facendo un tiro.
"Oh, ma dove siamo?! Ridammela!"
"Dici questa?" E la fa cadere calpestandola con la suola delle sue all star rosse.
"Stronzo..."
Lui mi prende per il giubbotto e mi mette in piedi, poi sposta le mani sui miei fianchi per avvicinarmi a lui mentre io mi dimeno per liberarmi. Possibile che nessuno intorno a me faccia niente?!
Parla a bassa voce in modo che nessuno possa sentire niente.
"Senti, se pensi di dire qualcosa a qualcuno giuro che nessuno ti vorrà più, perché ti distruggerò questo tuo bel facciano" Sposta una mano sul mio viso, poi si avvicina e sussurra più piano "Hai capito, dolcezza?" Io lo spingo via e lui arretra di qualche passo, mi ricompongo e gli dico con calma "Vaffanculo"
Lui sorride e si allontana, dando una spallata a uno del gruppo.
Sto per sbraitare quando vedo che le facce di tutti sono pietrificate alla mia reazione. Non pensavo avessero così tanta paura.
L'unica che ha sentito tutta la conversazione è Mery che si è avvicinata. La guardo non sapendo cosa dire e lei mi sorride gentilmente.
"Tranquilla Sop, vai a casa. Clara sarà in pensiero per te, risolvo io qua" e mi offre lo skateboard che avevo appoggiato al muretto.
Io lo prendo e me ne vado di fretta correndo. Non so neanche il perché della mia reazione.
Cosa è appena successo?1400 parole. I'm back bitches!!
Ciao bella gente!
Allora ho deciso di scrivere questa storia perché l'altra non mi ispirava.
Ora col fatto che finisce la scuola scriverò un pochino più spesso, o almeno spero...
COOOMUNQUE (LA CACCA LA FA CHIUNQUE)!!!
Spero che vi piaccia come l'altra!
✌🏼️💕 FORZA I NERDCiao zucchine con la faccina delle melanzane!🍆
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Scappati di casa - Sascha Burci
Fanfiction"Perché fai così la stronza, ragazzina?" Si vede lontano un miglio che ha dentro un fuoco che arde di passione. Io mi avvicino lentamente e, quando sono a pochi millimetri da lui, gli sussurro in un orecchio: "Sai, si dice che i ragazzini buoni vada...