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Le lezioni sembrano passare in fretta, forse perché l'unica cosa a cui penso è l'uscita di stasera con Samuel.

Finite le lezioni vado in camera e chiamo mia mamma, ha alcuni giorni che non la sento.

"Pronto?" Risponde dopo il secondo squillo

"Ehi mamma! Come stai?" 
Sorrido, anche se lei non può vederlo

"Bene tesoro tu come stai? Come vanno le lezioni?"

"Bene mamma, per entrambe le domande" ridiamo

"Karen e papà? Come stanno?"

"Tutto bene, ti salutano. Karen in questo periodo sta studiando per una verifica e non sta usando neanche il telefono!"
è come se in questo momento vedessi il suo bellissimo sorriso

Sono felice che Karen si sia distaccata dal telefono, di solito era sempre nelle sue mani.

Solo che mi sembra strano, molto strano.

"Oh capisco...Beh ora devo andare, ho molti compiti da fare per domani"

Mento, ma non posso dirgli "sai esco con un ragazzo che conosco da poco più di una settimana, più grande di me, da soli."
Mi ucciderebbe via telefono.

"Va bene tesoro. Un bacio da tutti noi! Buono studio"

"Grazie mamma, un bacio anche a voi!" Chiudo la chiamata

certo mamma, grazie, per lo studio!

Mangio un panino il più veloce possibile e subito dopo vado a farmi una doccia calda.
Riposo la mente da tutte le materie di oggi è dall' assiduo pensiero dell'incontro con Samuel.

Ora esistiamo solo io e la vasca.

Suona la sveglia impostata nel telefono prima che facessi il bagno, e sono già le 7! Ma quanto tempo ci sono stata qua dentro!?

Bella mossa Ester.

Esco dalla vasca e dopo aver messo l'asciugamano e le pantofole inizio ad ad asciugarmi i capelli

Praticamente un'impresa visto i capelli lunghi che ho.

Metto dei pantaloncini di jeans
con una canotta bianca e una scritta nera, infine le Adidas.

Devi ancora truccarti!

Non ho tempo!

Ma devi!

Faccio felice il mio 'io' interiore e metto del correttore e del mascara, per poi fare la piastra.

Sono le 8 esatte e sono pronta!
Elisabeth e Bianca mi hanno chiesto dove stessi andando, e una volta detto si sono scambiati dei sorrisetti maliziosi, le solite.

"Sei uno schianto!" Mi dice Elisabeth mentre metto il profumo

"Farai scintille piccola Eess!" Bianca e il soprannome da lei inventato mi fanno ridere, mentre mi fa l'occhiolino.

Aspetto dieci minuti, quando finalmente sento bussare alla porta.

Deve essere lui!

Apro e lo trovo con un sorriso stupendo a guardarmi dalla testa ai piedi.

Okay, riprenditi.
Non guardarlo come se fosse una torta al cioccolato.

"Ehi..." mi da un bacio sulla guancia, per poi continuare a parlare "Andiamo?"

"Sì certo" sorrido chiudendo la porta

DIFFERENT WORLDDove le storie prendono vita. Scoprilo ora