17.

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"Si zia sto bene,ci vedo,non vedo l'ora di vederti, si, torniamo tra tre giorni, okay, notte zia" disse attaccando il telefono
"Torniamo domani non tra tre giorni" disse Luke
"Biondo,devo ricordati ancora che mia sorella e Cal sono in pericolo?"
"Si,ma loro sono a Sydney che senso ha non tornare a casa"
"Luke,chi ti ha detto che sono a Sydney?"
"Nessuno"disse riflettendoci sù
"Sono a Oboken"
"Oboken? Ma siamo pazzi è dall'altra parte del mondo"urlò
"Zitto Luke,non vorrai spaventare mezzo ospedale"disse sottovoce
"A che ora ti dimettono?"
"Credo tra..."non fece in tempo a finire la frase che un infermiere dal camice bianco entrò nella stanza con il foglio delle dimissioni e senza esitare lo firmò e dopo aver preso la valigia e tutto quello che avevano portato con loro Luke prenotò un volo distante solo 3 ore dalla dimissione. Chrystal si addormentò sulla sedia dell'aereoporto non prima di aver osservato qualunque cosa le passasse di fianco.
"Hey nana,sveglia ci dobbiamo imbarcare" disse Luke scuotendola di poco, lei si stropicciò gli occhi e lo guardó negli occhi azzurri.
"Luke..."disse dopo che si fu chinato a guardare il biglietto
"Dimmi"
"Niente..."disse abbassando lo sguardo di poco
"Chry, hai paura"disse il biondo
"Non ho paura" ribattè ferma
"Non era una domanda, tu hai paura Chry, è inutile fare i forti okay?"
"Luke non ho paura" ribattè prendendo il borsone e andando spedita verso il gate
"Non mentire a te stessa, sappiamo tutti che è così"
"Luke,ho passato di peggio, e so cosa sta combinando il vecchio, è ancora in circolazione, ne sono sicura"
"Come fai ad esserne certa?"
"Mio padre non lascerebbe mai tutto in mano a dei novellini come Cal, è una trappola, lo conosco fin troppo bene, vuole me, e se è questo che vuole allora mi consegnerò a lui, non può fare del male a Cal" disse salendo sull'aereo
"Chrystal, non può essere così crudele" disse Luke correndole dietro
"Fidati, lo è stato,e nessuno può cambiare mio padre" disse con un po' di amarezza stampata sul volto
"Fidati,le persone cambiano, gli altri ti cambiano" disse il biondo abbassando lo sguardo
"Fidati Luke,le persone non cambiano per altre persone, nessuno può cambiarci,e di certo nessuno ha provato a cambiare mio padre" dopo queste ultime parole si sedette sul sedile dell'aereo e guardando la terra da lontano pensava che magari se fosse rimasta lì per sempre,nessuno le avrebbe mai più creato problemi,nessuna sofferenza,era tutto più piccolo,insignificante e bello da lassù,ma Cal e Makanzie avevano bisogno di lei,ma non ne era poi tanto sicura,come può la vita di due ragazzi forti,dipenderne da una minuta,fragile,predisposta alla sofferenza? Non se lo spiegava,eppure era così.
Se solo si fosse lasciata tutto questo alle spalle,ci aveva pensato tante volte al suicidio,eppure continuava a dirsi che solo una stupida avrebbe potuto fare una cosa del genere. Eppure ora le sembrava il momento adatto,lì sull'aereo,lontano dalla sofferenza,e ce l'avrebbe anche fatta se solo l'aereo fosse atterrato prima che il piano del suicidio venisse elaborato alla perfezione.
"Chry,pronta ad affrontare tutto?"disse Luke prendendole la mano
"Non lo so,da qui tutti i problemi sono amplificati,vorrei solo che sembrassero insignificanti come lo sembrano da lassù"
"Chry,sarò al tuo fianco,lo prometto,non ti succederà niente"disse il biondo guardandola con gli occhi che in quel momento riflettevano il cielo scuro di Oboken
"Non è quello che mi fa paura"sussurró talmente piano,che Luke nemmeno la sentì.
E dopo essere saliti su un taxi,con alla guida uno strano tizio barbuto,si diressero verso la,ormai logora,fabbrica di giocattoli. Scesero dall'auto pagando l'uomo e si strinsero la mano non prima di essersi abbracciati
"Mi mancherai Luke"
"Tu prometto che non lascerò che ti portino via" disse afferrando il suo volto con le mani
"Promettimi che rimmarrai qui,Chry,promettimelo"
"Non posso Luke"disse abbassando lo sguardo mentre una lacrima le solcava il viso latteo
"Dopo questo,promettimi che non cambierà nulla"disse prima di aver posato le sue labbra sottili su quelle della bionda,che dopo il bacio lo strinse a sé
"Entriamo"disse lei
"Okay"disse Luke quasi tremando
Appena entrarono nel magazzino,ci fu tutto quello che nessuno si sarebbe mai aspettato,perché non è normale che un ragazzo di 20 anni sia muto e sordo allo stesso tempo,non è normale che una ragazza di 19 anni cieca sia la sua fidanzata,non è normale che la sorella della ragazza sia una ex prostituta,non è normale che il migliore amico della diciannovenne,di 19 anni sia follemente innamorato di lei,non è normale che in 19 anni di vita possa subire un trauma così grande,non è normale che sua sorella,che pensava fosse morta,sia stata sgozzata insieme al suo ragazzo in un vecchio capannone,niente è normale,perché quando il nero ti travolge,non ne esci più,quando la tua vita inizia a prendere colore,ma quello sbagliato,allora sì che è la fine

Ecco...finito,manca il prologo,e credo che nessuno se lo aspettasse,comunque mi ero talmente affezzionata a Cal,che ci ho pianto e sembra strano,dato che la storia l'ho scritta io,comunque grazie a tutti per tutte le visualizzazioni,i voti,tutto quanto insomma Grazie
-Gio

BLACK [5SOS]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora