Capitolo. 25

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Quando scendemmo al piano di sotto il mio ragazzo, che bello poterlo dire, mi lasciò di nuovo senza fiato.


Al centro del salone, invece del solito divano in pelle nera pieno di cuscini colorati, vi era un'ammasso di cuscini e coperte, il camino acceso e tutto intorno vi erano petali di rose blu e bianche.


Mi girai per saltare, letteralmente, tra le braccia di Harry, ma il mio piano fu rovinato da un mazzo di rose blu che era compresso dai nostri corpi troppo vicini.


Presi il mazzo di rose e le guardai incantato.


Avevo sempre sognato di ricevere un mazzo di rose blu, sono rare da trovare, almeno da quelle parti. Più uniche che rare, quindi gli saranno costate un patrimonio.


Il mio piccolo Hazza.


Scostai di poco le rose e lo baciai con passione concedendomi, di tanto in tanto, di lasciargli qualche morso sul labbro inferiore.


Quando mi scostai il riccio mi prese la mano e mi trascino verso le coperte per poi farmi stendere e offrirmi una piccola Mousse al cioccolato, la mia preferita, e in quel momento i miei occhi divennero a forma di cuoricino, come quelli dei cartoni.


Lui mi sorrise soddisfatto, prendendo anche la sua piccola mousse e iniziando a mangiarla.


Quando finì la mousse alzai lo sguardo e notai Harry fissarmi, poi quando notai che fosse tutto sporco scoppiai a ridere.


-Ma cosa ridi tu?-disse guardandomi confuso e incantato.


-Sei tutto sporco!-dissi e le mie risa aumentarono.


-Io? Sporco? Dovee?-disse agitandosi.


Mi avvicinai lentamente e..


-Qui amore.-dissi per poi leccargli il naso giocosamente per togliere i residui di cioccolato.


-E qui.-dissi lasciandogli un bacio al lato delle labbra.


-Dillo di nuovo.-disse afferrandomi possessivamente la vita e facendomi sedere a cavalcioni su di lui.


-Cosa?-dissi facendo finta di non capire.


-Il modo in cui mi hai chiamato...ridillo.- disse lasciandomi un bacio bagnato sul collo.


-Hazza.-dissi sorridendo per poi ansimare leggermente, sentendo la sua lingua accarezzare la mia pelle.


-Loueh!-disse mordendomi il collo dolcemente, per poi succhiarlo.


-Amor-ah...-dissi gemendo.


-Il tuo punto debole piccolo...-disse mordendo un piccolo pezzo di pelle poco sotto l'orecchio.

Stalker  ||Larry Stylinson||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora