Capitolo. 17

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Ma non stanotte.

Significa che lo avrebbe fatto quindi...davvero mi vuole sfondare il culo questo tizio...ODDIO AIUT.

Dopo aver passato tutta la notte insonne decisi finalmente di alzarmi e di sdraiarmi sul divano a guardare un po' di tv...ma ovviamente in tv alle 6.26 non faceva un cazzo.

Quando trovai finalmente qualcosa di decente, ovvero Adventure Time, chiusi tutte le finestre, tende ecc. in modo tale da rimanere al buio, misi una coperta e lo guardai fino al ritorno di mai madre e delle mie sorelle.


Da Sconosciuto:

Ancora i cartoni Lou Lou?

-Si problemi?- dissi sussurrando.


Da Sconosciuto:

No ti facevo semplicemente più maturo. Non mi aspettavo di trovarti a guardare i cartoni. Ma cosa posso aspettarmi da te in fondo, un eterno Peter Pan con la costante paura di crescere.


-MI SPIEGHI COSA VUOI DA ME?- urlai esasperato.

-VUOI SCOPARMI? OK, VIENI QUI E FALLO, BASTA CHE MI LASCI IN PACE.-


Da Sconosciuto:

Non ho bisogno di una scopata Louis. Non ho bisogno di obbligarti a fare nulla. A me basta anche solo guardarti dormire, o guardare la tua espressione concentrata mentre giochi con le tue sorelle o con quegli affari elettronici che tanto odio. A me basta guardarti da lontano in silenzio per innamorarmi sempre di più, giorno dopo giorno.

Io non voglio una sana scopata da te Lou. Io da te voglio solo il tuo amore. 


-Oh, ma perfetto ora fai anche il romantico vero? Se vuoi davvero una scopata vieni qui e scopami, basta che poi esci dalla mia vita. Lasciamela vivere in pace. Io non potrò mai amarti. Il mio cuore già appartiene a qualcuno e quel qualcuno non sei tu. Potrò anche essere un eterno Peter Pan con la costante paura di crescere, ma non vedo come questo possa minimamente interessarti...Ti prego lasciami vivere in pace. Io non ne posso più...sono mesi che ti ho dietro, sono mesi che i tuoi messaggi arrivano. Io-Io...non ce la faccio più...non posso.- dissi lacrimando.


Da Sconosciuto:

Non posso lasciarti andare Lou.


-Almeno...dimmi chi sei...-dissi.


Da Sconosciuto:

Manca poco.


-Me lo dirai quindi?-dissi sorridendo leggermente.


Da Sconosciuto:

Mi pare ovvio. Non posso nascondermi per sempre.


-Mi mancano i tuoi occhi.- sussurrai flebilmente guardandomi le mani.


Da Sconosciuto:

Davvero ti mancano?


-Si...tanto.- dissi.


Da Sconosciuto:

Hai paura di me Lou?


Sorrisi leggendo e. -No...non più...- dissi.


Da Sconosciuto:

Girati piccolo.


Spalancai leggermente le labbra e mi girai lentamente.

E li vidi.

Vidi due smeraldi verdi brillare in un angolo scuro e buio del salone.

Mi fissavano ed io sorrisi.

Ad un tratto un aereoplanino di carta si posò sulle mie gambe, su un'ala c'era scritto.

Se ti fidi di me aprilo.

E così feci.

Non perché mi fidassi, ovviamente, ma più che altro perché ero curioso.


"Non avevo un cuore, ma tu mi hai costruito una protesi perfetta."

Ricordi piccolo?

Ti amo.

H.


Sorrisi leggendo quel piccolo pezzo di carta, perché infondo sapevo chi si celava dietro quei due smeraldi. Sorrisi perché nessuno era mai riuscito a donarmi tanto amore come lui. Sorrisi perché nonostante tutto lui mi voleva ancora. Sorrisi perché nonostante io l'abbia abbandonato lui mi ha cercato. Sorrisi perché ricordavo. Sorrisi perché in quel momento non potei fare altro.

Ma il mio sorriso svanì così com'era comparso, perché quando mi girai per guradarlo di nuovo in quei due pozzi verdi, lui era scomparso, come se fosse polvere al vento...avete presente? quando lanci della sabbia, della polvere e c'è il vento? Non hai un secondo per guardarla che è già scappatta impercettibile dalle tue dita. Lui è scomparso proprio come la polvere, in un battito di ciglia. Impercettibile mi è scivolato dalle dita, lasciando spazio a un vuoto incolmabile. Un vuoto che solo lui può riempire.




Stalker  ||Larry Stylinson||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora