Capitolo 8

1.5K 82 3
                                    

La notte era calata, il bosco era illuminato dalla luce argentea della luna e dalla luce delle stelle che puntellavano il cielo scuro. Bran camminava silenziosamente evitando rametti scricchiolanti e pietre, seguito dagli gnomi,dagli elfi, da Elena e dal suo drago che di tanto in tanto faceva qualche rumore. Più camminavano verso nord,più l'aria si faceva fredda e pungente. Seguendo Bran, arrivarono in una piccola radura dive sostavano dieci goblin. Erano leggermente più alti degli gnomi;indossavano degli abiti che sembravano essere fatti con la pelle di animale. Erano anche parecchio brutti: la loro pelle era di una strana tonalità di verde che dava sul marroncino, come quella di un rospo ed emanavano un odore sgradevole. Un goblin parlò ai suoi compagni - Eccoci,questa notte è arrivata, siamo pronti per attaccare la montagna e suoi spiritelli. Quando prenderemo la cosa preziosa dalla cima della montagna l'alleanza con gli orchi sarà assicurata. Quando ci avvicineremo alla montagna gli spiriti usciranno fuori e poi...qualcuno si ricorda il piano?-. Un goblin con i capelli castani e spettinati e che aveva un'aria stanca disse con voce stridula e annoiata -Tu e quell'altro vi presentate davanti alla montagna;gli spiritelli carini escono e poi li incateniamo con queste catene speciali forgiate da noi stessi.- il goblin teneva in mano una catena grossa e spessa,c'erano anche altre catene come quella sparse per terra.
Elena fece cenno agli elfi di incoccare le frecce e ben presto sui goblin volò un manto di frecce di legno con la punta in ossidiana nera affilatissima. Questi rimasero feriti ma ciò non bastò a farli morire;gli gnomi si fiondarono su di loro con le asce di bronzo alzate e poco a poco riuscirono a farne morire alcuni. Elena e gli elfi continuarono ad attaccare insiemi agli gnomi,finché non fecero fuori nove goblin. Ne mancava uno all'appello. Quello con i capelli castani e spettinati. Elena non fece in tempo a pensare a lui che già quello si era fiondato su di lei. Il suo odore era insopportabile ed il suo alito pessimo. -Ciao Guardiana dei Draghi. Con te potrei divertirmi parecchio sai?- disse il goblin con uno strano luccichio negli occhi e tenendola stretta per i polsi. Elena lo scaraventò via con un calcio. Un ruggito rieccheggiò per tutto il bosco. Drackaris si fiondò sul goblin che giaceva per terra steso dal calcio di Elena e lo incenerì. Grida di dolore squarciarono il silenzio della notte,per poi spegnersi come le fiamme sul corpo del goblin.
Avevano vinto ed ora dovevano scalare la montagna.

*angolo autrice*
Ciaoo. Spero che vi piaccia questo nuovo capitolo. Scusate eventuali errori :)

La Guardiana Dei DraghiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora