Parte 10

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Succede che a volte cerchiamo l'amore per la paura di rimanere soli.
Succede che a volte cambiamo noi stessi per paura di non essere accettati.
Succede che a volte quando lo vedi, quando vedi il suo sorriso, rimani fregata.
Succede che a volte vedi il mare in un paio di occhi marroni.
Succede che le persone che soffrono di più, sono quelle che non sanno cosa vogliono.
Oggi lui era tornato, con quel sorriso e quegli occhi che non avevano mai fine, e m'ero persa di nuovo a guardarli.
Succede che a volte portiamo avanti storie per abitudine.
Poi a volte succede che crediamo di amare qualcuno, ma poi in realtà ci accorgiamo che non è così, ma cerchiamo negli altri quello che non troviamo in noi stessi.
E ci trasciniamo in un vicolo di tristezza infinito.
Ci attacchiamo subito alle persone che ci danno affetto o qualche tipo di attenzione.
Perché ci fanno star bene.
Ma alla fine faremo soffrire tutti... sopratutto noi stessi.
E altre volte succede che amiamo fino alla follia....arrivando a dimenticare noi stessi...a dipendere da quella persona... dipendere da come ti risponde, se ti risponde...
Tutto questo perché amiamo...fino a donare l'anima, fino a quando non ci resta più nulla a torno.
Si, perché quando ci innamoriamo ci dimentichiamo di tutti.
Ma quando rimaniamo delusi, ricominciamo ad avere paura di amare di nuovo.
E la ruota riparte insieme alla tristezza.
Finché non capiremo che dobbiamo imparare ad amare prima noi stessi.
Finché non troveremo la persona che ci faccia innamorare due volte: prima di noi stessi, e poi di lei.
Io l'avevo trovata, era Frederick...
E nel periodo che Frederick non c'era mi ero persa, ma poi è arrivato Harry...che ha stravolto tutto.
Appena vedevo un suo messaggio, sorridevo...
Mi prometteva che se non c'erano lieti fini, mi avrebbe regalato nuovi inizi.
Ma io avevo paura...mi diceva di provarci.

Flashback
Ero seduta sul mio letto, sotto la finestra, in piena estate con il fresco che mi accarezzava.
Messaggio da Harry:
Angel provaci
Messaggio a Harry:
E se va male?
Messaggio da Harry:
Angel provaci di nuovo
Fine flashback

Ci provai, sembrava l'inizio di una qualche felicità.
Poi si sa come vanno le cose:
Scivolano sempre impercettibili,
Non c'è verso di fermarle,
È impossibile fermarle, semplicemente se ne vanno.
Mille volte gli avrei detto che non c'è nessun altro al mondo che vorrei.

Flashback
Mi stava raccontando della sua storia, dopo un anno che stavamo assieme, eravamo nella nostra piccola casetta.
Mi disse «volevo urlare quel che sentivo, ma non ci sono riuscito per paura di non aver capito» aveva gli occhi che sembravano il cielo dopo aver piovuto.
Gli dissi «se non stai bene forse dovresti imparare a chiedere aiuto» mi offrì volontaria
«Ce qualcosa che posso fare?»
«Si» sorrise e sorrisi anche io e subito dissi «cosa?»
Lui si avvicinò a me «abbracciami»
Fine flashback

Amavo le cose impossibili, lui era una cosa impossibile.
Pensai guardandomi a torno, nella nuova casa, erano mesi che non ero più in città, ero con Frederick in un appartamento a Sidney...si stava bene qua...ma mancava sempre qualcosa... volevo tornare indietro, ma non era possibile, per qualche strano motivo...e sapevo che rimanere era la cosa giusta, perché tornare avrebbe comportato qualcosa di male, me lo sentivo.
Da quando e ero a Sidney, mi amavo molto di più, facevo la modella, avevo seguito il consiglio di Harry. Pensai mentre mi spogliai per andare a fare la doccia.

Flashback
Stavamo per fare l'amore, ma io volevo la luce spenta,  io mi vergognavo del mio corpo e lui in penombra, accanto alla finestra che ci faceva una luce tenue... si avvicinò a me e mi sussurrò queste dolci parole "amati. Seriamente smettila di cercare scuse per cui non sei abbastanza. Tu sei abbastanza", poi si girò verso la finestra guardò le stelle e mi disse "guarda le stelle, guarda come brillano per te, aspettano solo il momento di vedere le tue curve"
Mi veniva da piangere per la felicità, ero sicura di me in quel momento, andai ad accendere la luce con passo sensuale, e poco dopo facemmo l'amore con la luce accesa.
Fine flashback

Sentì dei passi avvicinarsi lenti verso il bagno, dei vestiti scivolare piano per terra, e delle braccia circondarmi la schiena, capii subito chi era e appoggiai la testa al suo petto, chiudendo gli occhi, e lasciando scorrere l'acqua lungo il mio viso, lungo i nostri corpi.

Un Giorno Lo IncontreròDove le storie prendono vita. Scoprilo ora