Parte 15

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Vorrei ringraziarvi tutte/i per aver seguito la mia storia.
Spero che anche il finale vi piacerà, so che è un finale diverso dagli altri. Quindi fatemi sapere che ne pensate♡

Pov's Amanda

Sono passati anni da quando non vedo i fratelli Gregory, e fortunatamente non li penso neanche più, solo che qualche volta mi concedo a immaginarmi come sarebbe stata la mia vita con Frederick o Harry ma so che infondo loro sono il mio passato.
Per un periodo di tempo, quando andavo in giro speravo di vederli.
Di vedere almeno uno dei due, l'altra parte di me. Ma non c'era nessuno dei due.
Continuavo a ripetere che non mi mancavano, ma manco io ci credevo.
E cercavo il loro sguardo in quello delle altre persone.
Ma nessuno aveva il loro sguardo.
E lì capi che eravamo eternamente divisi ma per sempre insieme.
E qualche volta volevo chiamarli, per chiedere com'è cadere nell'oblio, quando si sentivano un po giù e non ci son più io.
E qualche volta avevo voglia semplicemente di chiedere che facevano.. e per dire che qualche volta ci troveremo.
Appena mi libero da sti sbatti e sti guai.
Loro sono il mio amore proibito.

Ma ultimamente sto solo pensando a lui..Il mio lui. Stavo servendo la cena a mio marito ma ad un tratto lui mi fermò e mi disse "devo parlarti" annuii e mangiai con calma pensando a ciò che avrebbe dovuto dirmi.
E alla fine scoprii che ciò che avrebbe dovuto dirmi non era ciò che mi sarei aspettata.
Mi disse "voglio il divorzio" mantenni un aria fredda e calma e chiesi "perché?"
Quella sera non parlammo più, però io piansi.
Il pianto in molti lo definiscono come una goccia d'acqua per altri sono solo delle lacrime che cadono dagli occhi. Per altri ancora, quelli come me, il pianto è un modo per sfogarsi.
Lui aveva perso il cuore per un altra donna 'Michelle', scrisse nell'atto di separazione che a me restasse la casa, l'auto e il 30% del patrimonio.
Quando vidi l'atto lo strappai in mille pezzi "avevamo passato 10 anni della nostra vita insieme per cosa?! Diventare degli estranei?!"
Ero distrutta iniziai a piangere e urlare ininterrottamente per sfogare la mia rabbia e la mia delusione.
Durante la notte decisi di scrivere le condizioni.
Il mattino dopo gli e le presentai. Non volevo l'auto, non volevo la casa, tanto meno i soldi ma soltanto un mese di preavviso, quel mese che sarebbe dovuto cominciare domani.
Volevo che in quel mese vivessimo come se nulla fosse accaduto, gli spiegai il motivo "nostro figlio in questo mese ha gli esami a scuola e non è giusto distrarlo con i nostri problemi" lui fu d'accordo, ma poi gli feci un ulteriore richiesta "devi ricordarti del giorno in cui ci sposammo quando mi presi in braccio e mi accompagnasti nella nostra camera da letto per la prima volta, in questo mese però ogni mattina devi prendermi in braccio e devi lasciarmi fuori dalla porta di casa" lui acconsentì alla mia strana richiesta..

Il primo giorno quando mi prese in braccio fui imbarazzata, come lui mentre nostro figlio camminava dietro di noi applaudendo e dicendo "grande papà, ha preso in braccio la mamma!"
Ero felice sentendo quelle parole, lui cammino 10 metri con me in braccio e chiusi gli occhi e gli dissi a bassa voce "non dirgli nulla del divorzio, per favore" lui acconsentì anche se visibilmente turbato. E quando arrivammo alla porta mi lasciò sull'uscio.
Io uscii e andai a prendere il bus per andare al lavoro.

Il secondo giorno notai che entrambi fummo molto più rilassati, mi appoggiai al suo petto e assaporai il suo profumo stringendolo a me.

Il quarto giorno, mi prese in braccio come ogni giorno e avvertii che l'intimità tra noi stava ritornando, nei giorni seguenti ci avvicinammo sempre di più...
Il mese passò velocemente, e una mattina stavo scegliendo come vestirmi ma nessun indumento mi andava bene dissi lamentandomi "tutti i miei vestiti mi vanno grandi" mi guardai allo specchio e vidi quanto fossi dimagrita e nel riflesso dello specchio vidi lui con uno sguardo attonito guardare la mia notevole perdita di peso, mi si avvicinò e mi tocco i capelli ma in quel momento entrò in camera nostro figlio che disse " papà è arrivato il momento di portare la mamma in braccio" lui mi abbracciò forte, poi mi prese in braccio e stringendomi di più al suo petto mi portò fuori.

L'ultimo giorno lui fece la stessa cosa e poi accompagnò nostro figlio in macchina a scuola.
Dopo che se ne andò Andai in camera mi sentii davvero debole.
C'era un segreto che mantenevo da mesi. Ero malata di cancro.

Crollai a terra guardai il soffitto diventare sempre più bianco e in quell'istante incrociai i suoi occhi pieni di terrore e mi ricordai di quella sera.

La sera di quando lo conobbi, stavo scappando dalla casa dei Gregory, dirigendomi alla stazione.
Quando fui arrivata mi sedetti su una panchina, aspettando il treno delle 18:00 per tornare a casa...Avevo le cuffie nelle orecchie, come sempre, quando all'autoparlante sentii l'annuncio che diceva che il treno avrebbe portato tre quarti d'ora di ritardo.
Annoiata sbuffai e mi rimisi l'altra cuffia, e continuai ad ascoltare la mia musica...
In quel momento scoppiò un forte temporale.
E come se destino mi venisse contro dopo poco , il 5% di batteria che mi rimaneva, mi abbandonò.. così rimasi lì, sola.. a fissare un punto vuoto davanti a me.
Il tempo passò, e finalmente arrivò il treno, salii e mi misi a sedere nell'unico posto vuoto, accanto ad un ragazzo.
Appena mi vide si girò a guardarmi "è bellissimo " fu la prima cosa che pensai... Aveva gli occhi azzurri. Freddi. Di ghiaccio. Che però trasmettevano sicurezza. E poi quel sorriso... quel sorriso da mozzarti il fiato... quel sorriso che pur non essendo perfetto trasmetteva un sacco di allegria. Cominciò a parlare... raccontava di sé, e chiedeva di me.. cominciai a raccontargli tutto, tutto quello che pensavo.. liberamente.. senza la paura di essere giudicata.
Mi fidai completamente di lui.
Presto arrivò la mia fermata, e così a malincuore lo salutai ma prima di scendere mi disse "il mondo crolla, noi lo reggiamo, corriamo incontro alla tempesta e dammi la mano".
Dopo cosi tanto tempo ero davvero felice.. avevo conosciuto una persona stupenda.
Cominciai a prendere abitualmente il treno delle 6 e tre quarti... Lo vedevo ogni giorno, e prima di andarmene mi ripeteva sempre la stessa frase.
Ogni giorno mi innamoravo sempre di più... Cominciammo a uscire... ci trovavamo sul mare, che a noi piaceva tanto... su una scogliera a picco sul mare, in un punto che nessuno conosceva... "è il nostro piccolo segreto" mi sussurrava ogni volta. Rimanevamo lì ore a parlare, a guardare il tramonto, i gabbiani che volavano nel cielo azzuro che all'orizzonte si confondeva con il mare.
Lui poi con la tristezza negli occhi, cominciò a dire quanto si odiasse quanto fosse diverso da tutti... quanto non riuscisse ad accettarsi... parlava... si confidava con me... fino a quando i suoi occhi di ghiaccio si sciolsero in un mare di lacrime. E tutto questo mi spezzava il cuore.
Lui in realtà era perfetto.. ma non sapevo come dirglielo.. le parole mi si bloccavano sempre a metà della gola.. e rimanevo zitta... passarono i giorni, i mesi... e io mi innamoravo sempre di più, e poi un giorno glielo dissi gli confessai tutto e lui mi chiese di sposarlo.
Ma adesso, a guardarlo di nuovo con quella tristezza negli occhi non potei far altro che sorridere.
E mi lasciai andare sentendo cadere nel vuoto un urlo strazziante di sofferenza, senti dei passi avvicinarmi al mio corpo steso sul pavimento e un dolce sussurro dirmi "il mondo crolla, noi lo reggiamo, corriamo incontro alla tempesta e dammi la mano". Senti una goccia cadere sul mio volto, e non riuscì a capire in tempo se era la mia lacrima o la sua.

Ma prima di lasciare quel mondo crudele vidi le uniche due persone che forse ho amato veramente.

Un Giorno Lo IncontreròDove le storie prendono vita. Scoprilo ora