Non sono una ragazza come le altre, io sono diversa, ho un cervello.
Fin da piccola a scuola non mi consideravano, facevano finta che io non esistessi. Con il passare degli anni le circostanze non sono cambiate però oltre a non considerarmi avevano iniziato anche a prendermi in giro, che stupidi.
Qualche anno fa i miei genitori hanno deciso di volersi trasferire a Los Angeles, ma fino ad adesso non c'era stata l'opportunità di andare via. Tra poco finirà la scuola e inizieranno le vacanze estive, che io passerò rigorosamente in casa per non vedere quelle oche delle mie compagne fare le OCHE con i ragazzi. Che vomito, come possono essere così squallide.
Alla fine per me trasferirsi non è un grande problema. Le uniche cose che mi mancheranno saranno mia sorella, che ha deciso di voler finire gli studi, mia nonna e l'incantevole capitale, Londra, nonché la città in cui abitiamo. Mia sorella, Margareth è esattamente il mio opposto oltre ad avere un paio di anni in più di me, è alta e snella, ma con un po' di curve, ha dei capelli meravigliosi, sono castano chiari e boccolosi, i suoi occhi sono di un verde smeraldo dove ti ci perdi mentre li guardi e le labbra hanno la forma di un cuore. È la ragazza più bella che io abbia visto fino ad ora, i mei compagni mi dicono come faccio ad avere una sorella così figa quando io sono così brutta.
Oramai non ci dò più importanza a queste cose perché ho capito che sono solo degli stupidi, ma fa male sentirsi dire di essere brutta.Ormai la scuola è finita e nella pagella ho avuto il massimo dei voti in tutte le materie, non mi stupisce. Ho iniziato da qualche settimana a fare gli scatoloni da portar via e mi sono accorta che sono incapace di staccarmi dagli oggetti, per me hanno un valore molto importante. Che bambina che sono. Spero che alla fine mia sorella scelga di venire con noi a Los Angeles.
Io e Margareth non andiamo molto d'accordo perché siamo completamente diverse, però le voglio lo stesso molto bene e so che mi mancherà tantissimo.
I miei genitori continuano a chiedermi se sono davvero sicura di trasferirmi, certo che no, però a loro non posso dire questo, gli farei troppo male.
Da quando è finita la scuola sono rimasta a casa a leggere, leggere e ancora leggere, amo i libri, sono la mia vita anzi le mie vite. Sono stati i libri a farmi superare i momenti peggiori della mia vita. Quando è morto il nonno ero distrutta, era stato il mio secondo padre e ci ero affezionata moltissimo, ogni tanto mi vengono in mente i bellissimi momenti passati insieme e mi viene voglia di abbracciarlo, ma so che tutto questo non è possibile.
La mamma e papà hanno detto che partiremo tra due settimane e io ho ancora un sacco di scatoloni da fare. Non c'è la farò mai.
STAI LEGGENDO
Lui, il mio cambiamento
FanfictionÈ una caldissima giornata di luglio e mi sono appena trasferita negli Stati Uniti, per tanti ragazzi sarebbe una cosa stratosferica,ma non per me. Stavo così bene a Londra, con la pioggia quasi perenne, le nuvole, le persone scontrose; era il mio am...