Los Angeles

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Sono le 6 del mattino e siamo all'aeroporto di Heathrow per prendere l'aereo delle 6.34 che ci catapulterà direttamente nella nuova vita. Gli scatoloni gli abbiamo caricati su di un piccolo container il mese scorso così arriveranno per tempo al porto di Los Angeles. Ho appena finito di salutare mia sorella e sto piangendo come una bambina a cui non hanno comprato il gioco che voleva. Mi mancherà tantissimo. La mamma e papà fanno lo stesso.
Il volo è stato a dir poco noioso, 12 ore nello stesso posto a far niente, menomale che mi ero portata qualche libro nel bagaglio a mano. Ho finito il 3 libro di una saga a dir poco emozionante e ho iniziato il quarto, quale sarebbe stata l'alternativa???
Siamo arrivati all'aeroporto internazionale di Los Angeles e è 1.30 del pomeriggio. Stiamo andando a ritirare i bagagli e sono stanchissima, per fortuna c'è Starbucks.
Dopo aver preso i bagagli ci dirigiamo da Starbucks e prendo il solito, Caramel macchiato e una Apple pie, che buono.
Non ho assolutamente voglia di muovermi da questa sedia, sono stremata dal viaggio. Carichiamo le valige su di un taxi che ci porta a "casa". Appena arriviamo vedo questa villetta sul mare, una classica casa californiana, è disposta su due piani. Al piano terra ci sono cucina, salotto e bagno. Al piano superiore ci sono tre camere una per i miei genitori, la mia e una per gli ospiti e infondo al corridoio c'è un bagno enorme, degno di un palazzo. Questa casa è davvero troppo grande per tre persone.
Dopo aver esplorato la mia nuova casa inizio a disfare le valige e gli scatoloni che nel frattempo avevano depositato sul retro della casa.

2 giorni dopo
Finalmente ho finito di mettere a posto tutte le cose che erano dentro le valige e gli scatoloni. Erano davvero una marea, non pensavo di essermi portata così tanta roba in California.
Oggi posso passare la giornata in tranquillità, per il momento. Non ho fatto in tempo a dirlo che sento mia madre chiamarmi "Amore mi aiuteresti a portare fuori la spazzatura?" non mi piace quando mi chiama amore, mi da un po' fastidio "Certo".
Dopo 15 minuti circa abbiamo finito di buttare la spazzatura. Mi dirigo velocemente in camera mia prima che mia madre possa chiedermi ancora qualcosa. Appena arrivata in camera mi lancio sul letto stremata anche se in tutta la mattinata non ho fatto niente. Non sapendo cosa fare prendo il mio computer e inizio a guardare le notifiche di Facebook, non sono un'amante dei social perché fanno vedere una piccolissima parte della persona che stai guardando sullo schermo appunto per questo su facebook ho circa 10 amici, tra cui i miei genitori e mia sorella. Dopo aver finito di guardare le notifiche inizio ad aprire diverse pagine di Chrome e digito sulla tastiera "Biblioteche di Los Angeles" mi appaiono una miriade di risultati e opto per il primo "Los Angeles Public Library", nella mappa vedo che ce ne una molto vicino a casa mia sulla Venice Boulevard a qualche isolato da dove abito, ho deciso, domani andrò lì.

Sono sdraiata sulla spiaggia a prendere il sole, una cosa stranissima per me dal momento che le poche volte che a Londra c'era il sole non faceva così caldo. I miei sono in casa che stanno cucinando, menomale perché è l'una passata e sto morendo di fame. Senza accorgermene inizio a sognare, io e i miei genitori siamo nell'atrio della mia nuova scuola, che è veramente enorme e stiamo andando dalla segretaria per chiederle delle informazioni riguardo alla classe in cui sarò, che corsi frequenterò, chi saranno i miei professori e altre cose del genere, dal momento che la scuola è iniziata oggi. Andiamo verso il corridoio principale e li vedo una marea di ragazzi tutti ammassati, tra tutti ne noto uno e solo uno. Un ragazzo con i capelli del colore della pece, i suoi occhi erano del colore del cielo quando non ci sono nuvole e le sue labbra, bhe, che dire delle sue labbra, erano così carnose che ti veniva voglia di morderle.

Mi sveglio di soprassalto con la tachicardia e mi accorgo che mia madre mi sta chiamando per andare a mangiare.

Ancora stordita dal brusco risveglio raduno le mie cose e mi dirigo verso casa.

Lui, il mio cambiamento Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora