"Che ci fa qui?"
Un infermiera stava entrando nella mia camera, non c'è niente di strano in questo, ma il fatto è che assomigliava tantissimo a mia madre.
Aveva i capelli a caschetto neri con le meches rosse, era alta e magra; assomigliava tantissimo a mia madre o di quello che ricordo di lei..
<Sophie, è tutto ok?> domandò Niall stringendo ancor di più la mia mano
< Si..> dissi in un sussurro, senza mai togliere lo sguardo dalla donna
<Sophie Hollester..ora facciamo un controllino e dopo può tornare a casa> disse l' infermiera dirigendosi verso di me, senza, però, mai spostare lo sguardo dalla cartellina che aveva tra le sue mani
Risposi con un miserabile <ok>
<Scusi, ma lei dovrebbe uscire> disse stavolta rivolta a Niall.
Dopo che lui obbedì, lìinfermiera si avvicinò a me e solo quando fu abbastanza vicina mi guardò e mi sorrise.
Non era un sorriso normale, generoso, ma un sorriso che ti inquietava.
Prese dello schotch opaco dalla tasca del camice e ne strappo un pezzo, che mise sulla mia bocca.
ASPETTA, COSA? CHE STA SUCCEDENDO?
<Tranquilla, non ti faccio del male> di nuovo quel sorriso si formò sulle sue labbra.
ORA NE SONO CERTA, QUESTA NON PUO' ESSERE MIA MADRE. LEI ERA BUONA E GENTILE E QUESTA .. E' MOLTO DIVERSA!
Inizia ad urlare, ma uscivano solo urli strozzati.
<Shh..> disse la donna iniziando a ridere in un modo che metteva ancor più paura.
Prese un bel pezzo di schotch con il quale legò i miei polsi e lo stesso fece con le mie caviglie. Io naturalmente mi dimenavo e urlavo ma tutto questo era inutile e provocava un'altra risata della donna. Dopo che si assicurò di aver legato bene i polsi e le caviglie afferò i miei capelli in un pugno e mi fece scendere dal lettino. Camminavo per causa di forza maggiore, per non farmi fare altro male.
La donna mi tascinò fuori l'ospedale percorrendo l'uscita di sicurezza, per evitare intoppi.
Mi fece entrare in un'auto che guidava un uomo, appena entrammo l'uomo sfrecciò tra le strade, per andare in una destinazione a me sconosciuta.
< Puoi riposarti, il viaggio è molto lungo!> disse la donna con un ghigno malvaggio.
Le parole mi morirono in bocca e dopo un paio di minuti, mi lasciai cadere tra le braccia di Morfeo.
Mi svegliai con il fiatone, avevo fatto un incubo.
Appena i miei occhi si abituarono alla luce del sole, capì che mi trovavo ancora in quell'auto con le persone che mi avevano rapito e che mi avevano liberato i polsi e mi avevano tolto lo schotch dalla bocca.
<Dove mi trovo?>
< Non fare domande!> disse l'uomo minacciosamente
Mi zittii all'istante e mi accasciai sul sedile posteriore.
NIALL'S POV
Uscii dalla camera senza esitare e mi appoggiai al muro accanto alla porta.
Sentivo dei urli strozzati provenire dall' interno della camera di Sophie.
Cercai di aprire la porta ma era bloccata.
< Aprite!> urlai sforzando la maniglia
Ma niente, pareva che nessuno mi ascoltasse, che ero solo in quell'ospedale.
<Aprite o butto giù la porta!> urlai
Niente, ancora silenzio.
A quel punto mi infuriai, raccolsi tutte le mie forze e le usai per buttare giù la porta.
Appena la porta fu a terra, entrai, ma non c'era nessuno in quella stanza, solo silenzio, il letto disfatto con le lenzuola bianche come la mozzarella a terra. Restai a guardare un istante in silenzio tutta la stanza, in quel momento mi accorsi che la porta dell'uscita di sicurezza era aperta.
<Che coglione che sono!> urlai
<Non dovevo lasciarla sola> sussurrai mettendo la mano tra i capelli e tirandoli sulle punte
Iniziai ad urlare, capendo che era stata rapita e pensando a cosa le potrebbe succedere diedi un calcio alla sedia che si trovava difronte a me che cadde a terra con un tonfo. Caddi a terra, a mia volta, in ginocchio e iniziai a piangere e urlare, ma un ennesimo urlo fu interrotto e dovetti inghiottirlo,da una mano che si appoggiò sulla mia spalla, mi girai cautamente e vidi lui, il suo ragazzo
<Ehi, amico, che succede?>
~Spazio autrice~
Ciao, scusate per il ritardo ma indovinate un pò..
La scuola è iniziata e ci stanno riempendo a compiti.
Spero che questo capitolo vi piace, commentate e votate, fatemi sapere che ne pensate.
Spero che mi perdonate per il ritardo..
Vi voglio bene
Ludovica.
Ps. Cercherò di aggiornare una volta alla settimana, il sabato o la domenica.
A presto,
Ludo.
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Your smile ღ
FanfictionLei, una ragazza di nome Sophie, alta, magra, capelli mossi e castani e occhi marrone chiaro con qualche sfumatura di verde scuro. È sola al mondo, ha solo la nonna e il suo diario segreto. È dolce ma se tira fuori le unghie, devi aver paura! Lui...