rivelazioni

143 14 6
                                    

<che vuoi?> sussurrai quasi come nn volessi essere sentira da nessuno.. notando l'atteggiamento del ragazzo, che sembrava essere divertito urlai spazientita <chi cazzo sei? mollami non hai il diritto di toccarmi> anche se non me ne fregava proprio un bel niente dri diritti che aveva o non mi stava facendo impazzire.. arrivammo al piano superiore quando Zayn parlò o meglio disse quattro parole senza senso messe in fila < voglio spiegarti> prima che potessi frenare la mia lingua, feci prendere vita ai miei pensieri dicendo < spiegarmi cosa? Tu non mi conosci io non ti conosco cosa dovresti mai spiegarmi? > Zayn sogghignò. Davvero quel ragazzo mi irritava. Senza che me ne accorsi, avevamo attraversato un lungo corridoio stretto e buoio. quell'aria mi angosciava. ci fermammo davanti una porta nera, come quella altre dieci. Zayn infilò il grande mazzo di chiavi preso dai jeans nella serratura pronunciando una frase che mi lasciò allibita < prima mi farai spiegare prima ti lascerò andare .non voglio farti del male. io non sono quello cattivo.> entrammo nella stanza buia e angosciante che ci si presentò davanti. questo piano non aveva niente a che fare con il resto della casa, o almeno di quello che avevo visto.

In quella camera non c'era niente, neanche una fimestra, sola una semplice sedia al centro. zayn si diresse verso quella sedia trascinandomi e mi spinse in giù per farmi sedere. Solo a quel punto iniziò a parlare.

< cosa faresti se un giorno scopriresti che quello dove vivi è un mondo fatto di bugie?> disse senza lasciar scappare nessun emozione

< io..io> mormorai

<non voglio una risposta!> disse bruscamente facendomi sussultare

<e se ti dicessi che sei stata una vita convinta che i tuoi erano morti ma invece sono tutte balle?>

la mantibola mi cadde a terra. ero scioccata per la sua schietezza ma nel frattempo non riuscivo a capire. I MIEI SONO MORTI.

< i miei sono morti> sussurrai quasi per autoconvincermi. ci avevo messo molto ad accettarlo.

<quelle rapine erano mirate. chi le ha organizzate era interessato ai soldi e per ricavarne non poteva solo fare rapine>

< Mirate a chi? sono morte persone a causa dell' idea di avere soldi su soldi ,di altre persone.> ero arrabbiata.

Zayn continò. <chi le ha fatte era interressato ai tuoi genitori.. Avevano un buon conto in banca ma non abbastanza per stare ai nostri piani: loro davano i sold e noi li liberavamo. i tuoi non sono morti. quando li hanno portati via erano solo svenuti. nessuno ha visto i tuoi genitori nelle tombe questo perchè erano vuote. >

è vero, io non mi ricordo di un ultimo addio dato ai miei genitori, fino a quel momento credevo solo che non volevo vedere i loro corpi senza vita. ma mi sembrava strano ero abbastanza grande per capire, quando era morta mia mamma ma non mi ricordavo. avevo come un buco.

<quindi.. sono ancora vivi, l'hai capito, no? però ora i tempi sono cambiati e voglio 600.000€ in contanti per liberare te e i tuoi>

<ma io lavoro ma non potrei mai sognarmeli tutti quei soldi.>

<non li voglio da te. li voglio dal tuo caro amico Niall.>

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 16, 2014 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Your smile ღDove le storie prendono vita. Scoprilo ora