Geburah

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Vuk continuava a fissare Eliah dritto negli occhi mentre la sua mano cercava nella rastrelliera quella che sarebbe stata la sua arma. Afferrò una spada lunga, replica in legno per la pratica, sorridendo indietreggiò di due passi spostando contemporaneamente alla sua sinistra, la ragazza l'aveva colpito e gli interessava. Eliah notò le occhiate di Vuk rivolte a Jessica e la cosa lo irritò, anche se non capiva a fondo il motivo. "Ti sporcherò i capelli biondicci di sangue" si ripeteva in testa mentre digrignava i denti guardandolo, ma venne il suo turno di scegliere l'arma e dovette guardare la rastrelliera per scegliere: spade, sciabole, stocchi, mazze, poteva scegliere quello che voleva, combinarlo con scudi grandi o piccoli, pugnali, doveva solo lasciar correre l'immaginazione. "Devo prendere qualcosa che mi tenga abbastanza distante" pensò mentre raccolse tre cilindri di legno pieni con delle scanalature per montarli insieme. Li avvitò insieme andando a costruire un bastone alto quanto lui, il maestro Velibor vivacemente commentò:«Una sfida classica, spada lunga contro bastone lungo! Procedete con il saluto e cominciate». Si avvicinarono al centro del cerchio entrambi per poi ritrovarsi di fronte: Eliah allungò la mano come si era soliti fare all'inizio di un incontro, Vuk la prese stringendo forte e mormorando al ragazzo:«Non fare troppe figure di merda, poi la deludi». Eliah la ritirò velocemente ansioso d'iniziare, Vuk indietreggiò di quattro passi puntando la spada verso il collo di Eliah per prendere una posizione di guardia adeguata, Eliah afferrò il bastone con le mani vicine al centro, direzionando l'estremità in alto verso l'arma di Vuk. Arrivò poi il via del maestro e i due cominciarono a camminare in tondo studiandosi attentamente. Ognuno cercava di cogliere l'esitazione negli occhi dell'altro, l'incertezza nei passi, nel respiro, insomma un segnale per poter cominciare un attacco. Eliah spostò rapidamente gli occhi per guardare un attimo Jessica, Vuk se ne accorse e colpì con il dorso della spada il bastone di Eliah avvicinandosi dopo aver caricato la spada sopra la testa. Eliah si accorse dell'errore, ma decise di affrontare l'avversario in maniera più passiva, deflettò il colpo discendente ruotando le mani e il bastone in modo che le punte si scambiassero, poi ripeté la stessa mossa per colpire Vuk alla testa con l'estremità più in basso, ma questo si riparò dietro il filo della spada rendendo vano l'attacco. Eliah rispose saltando all'indietro per recuperare distanza, così da poter usare meglio la lunghezza del bastone. Il sudore ricominciava a scendere dalla fronte, la sabbia impregnava i piedi nudi, il loro respiro si poteva sentire chiaramente, stavano facendo sul serio, entrambi. Dopo il primo scambio di colpi Darko notò la forza impiegata da entrambi, un attacco di quelli avrebbe tranquillamente rotto una costola se incassato, era chiaro che era più di un amichevole duello d'esercizio. Vuk teneva gli occhi fissi su Eliah mentre ondeggiava leggermente la punta davanti all'avversario, come a provocarlo, Eliah invece rimaneva saldo nella sua posizione di guardia, il bastone costituiva un muro per Vuk fintanto che sarebbe riuscito a tenerlo ad una distanza maggiore della spada. Ci fu una breve e leggera sequenza di colpi di Eliah che Vuk parò senza troppa difficoltà, era abitudine del ragazzo saggiare l'attenzione dell'avversario prima di cominciare un'azione più libera. Senza esitare portò una mano verso l'estremità più vicina a se impugnando l'arma come una lancia e tentò di colpire Vuk al petto, come per trafiggerlo, ma l'avversario saltò indietro per evitare quell'attacco. Eliah senza farsi attendere allungò la mano verso l'estremità più lontana e, facendosi scivolare il bastone tra le mani, vibrò un colpo molto lungo in diagonale, Vuk lo parò, Eliah ne ripeté un altro dalla direzione opposta, anche quello andò a vuoto. L'avversario approfittò del momento morto e premendo con la lama il bastone verso terra, si avvicinò ad Eliah colpendolo con un calcio nello stomaco. Il ragazzo fece qualche passo indietro dopo aver incassato male il colpo che gli aveva tolto il respiro, ma vibrò con una mano sola il bastone colpendo Vuk sul ginocchio. Non causò più danni di quanti ne aveva subiti, ma per lo meno interruppe lo scambio disturbando l'attacco. Sputò per terra e riprese con entrambe le mani il bastone, Vuk fece roteare la spada con una mano sola come per dimostrare la poca fatica e disse ad Eliah:«Mi aspettavo qualcosa di meglio, sei mediocre». Cominciò una serie d'intrecci di colpi che sembrava non finire: parate, schivate, anticipi si alternavano ritmicamente, i piedi dei due danzavano nella sabbia con precisione, nessuno commetteva uno sbaglio sufficiente da permettere all'altro di prevalere. Qualche istante dopo Vuk colpì il suolo con la spada tirando la sabbia al viso di Eliah, tutti i compagni guardavano in silenzio, il maestro Velibor non approvava una simile scorrettezza, ma nei giochi era consentita. Akiva si passò una mano sulla barba dispiaciuto per l'accaduto, Jessica invece urlò indignata:«Codardo!» a Vuk che si girò senza troppe preoccupazioni, Eliah non avrebbe fatto in tempo a togliersi la sabbia dagli occhi. Ridendo il ragazzo biondo rispose a lei:«Disse un grande generale che dove non arriva a coprire la pelle del leone, bisogna cucire la pelle della volpe», rivolgendosi poi ad Eliah commentò per infastidirlo:«Ha pepe la ragazza, mi piace». «Sei un bastardo» replicò Eliah mentre tentava di pulirsi gli occhi, ma non riusciva a tenerli aperti, poteva sentire i granelli sulle sue pupille, era una sensazione fastidiosa. «Hai ragione...ogni tanto lo sono» rispose Vuk all'avversario e lo colpì con un calcio alla rotula facendo cadere Eliah in ginocchio. «Basta così» disse il maestro scocciato per la scena, ma Eliah alzò il braccio nella direzione da cui aveva sentito provenire la voce facendo capire di voler continuare. Seguì da parte di Velibor un "come vuoi" rassegnato per la testardaggine di Eliah, Vuk intanto gli girava attorno sorridendo mentre gli puntava la spada a pochi centimetri dal collo. Eliah raccolse il bastone e vibrò con una mano sola un colpo attorno a sé per allontanare Vuk, questo saltò semplicemente indietro. "Non posso fare altro...devo usarla" disse Eliah tra sé e sé. «..mel...t...av...esh..he» Vuk sentì mormorare da Eliah parole incomprensibili: ..mel...t...av...esh...he, ..mel...t...av...esh...he, ...imel bet...av...resh he. Non riuscendo a distinguere bene quello che diceva, per schernirlo gli chiese:«Non ti ho colpito ancora alla testa, già deliri?» e alzò la spada per colpirlo alle spalle, mentre il ragazzo si era rialzato. Il fendente scese diritto, ma, quando fu vicino alla testa di Eliah, questa si spostò e un colpo fortissimo arrivò al petto di Vuk togliendogli il fiato. Eliah era riuscito a colpirlo con la punta più in basso spostandosi in avanti con il corpo e buttando le braccia all'indietro. Il ragazzo roteò su se stesso per riposizionarsi frontalmente rispetto a Vuk e lo colpì due volte agli avambracci con il bastone seguendo la rotazione di tutto il corpo. Vuk incassò e con una capovolta cercò di riposizionarsi fuori dal raggio d'azione del bastone riprendendo la distanza di sicurezza. Intanto Jessica guardava la scena stupita, Eliah stava combattendo con gli occhi chiusi! Inoltre lo stile era totalmente diverso da prima: osservandolo in quel momento i colpi erano più decisi e fulminei, il movimento era meno fluido e più incisivo, sembrava totalmente un'altra persona. Akiva disse alla ragazza:«Aspettami qui». «Perché?» chiese lei senza staccare gli occhi dalla scena. Akiva sospirò e le rispose deluso:«Ha fatto una cosa che non doveva. "Geburah" lo ha avvolto». Jessica non capì cosa intendesse, ma era chiaro che quello non fosse l'Eliah che aveva sempre visto, si limitò a guardare Akiva andare verso il cerchio di persone. Intanto la forza del ragazzo sembrava ormai sovrastare Vuk che a fatica riusciva a schivare e deviare i colpi, sempre in maniera più goffa. "Ma come fa con la sabbia negli occhi" pensò frustrato Vuk mentre cercava di riprendere fiato. Un colpo alle gambe però lo fece cadere in ginocchio, lui alzò la spada per proteggersi, ma venne spezzata dall'attacco successivo a cui seguì un calcio al viso che lo fece cadere completamente a terra. L'ultima cosa che Vuk vide prima che la vista gli si appannasse completamente fu Eliah che alzava il bastone verso l'alto per colpirlo al volto, seguì un suono secco, poi perse i sensi. Un pezzo del bastone volò verso uno dei compagni, spezzato violentemente. Il maestro Velibor aveva rotto l'arma di Eliah mentre vibrava il colpo decisivo usando una riproduzione in legno di un gladio, rapidamente lo colpì con un pugno al petto che fece indietreggiare di parecchio il ragazzo che ancora aveva gli occhi chiusi per la sabbia. Il respiro di Eliah era diventato molto rumoroso e sconnesso, come un toro quando si prepara a caricare. Akiva si fece largo tra i compagni in cerchio che non osavano fiatare, appoggiò una mano sulla spalla di Eliah che si girò mostrando i denti come un cane rabbioso. Tentò di dargli un pugno nel girarsi, ma Akiva lo deviò con una mano e colpì rapidamente il ragazzo alla spalla destra e in mezzo gli occhi con le nocche. Darko e Boris raccolsero Vuk privo di sensi, mentre il maestro Velibor stava davanti a loro, i compagni ruppero il cerchio indietreggiando. Jessica corse verso il centro dopo aver visto Eliah cadere a terra esamine, come svuotato della forza. Avvicinatasi, scansò il braccio di Akiva che voleva fermarla e raccolse Eliah tra le sue braccia: respirava pesantemente, era rosso per lo sforzo ed emanava un fortissimo calore, come se avesse la febbre alta. Jessica chiese quasi in lacrime ad Akiva:«Che cosa gli succede?» Il vecchio sospirò di delusione, Velibor nel frattempo gridò:«Avanti, tutti a casa, portate dell'acqua a Vuk quando si sveglierà, per oggi abbiamo finito». Tutti sparirono di lì a breve mentre Velibor si avvicinava ai tre rimasti. Akiva, una volta da soli, accarezzò la testa della ragazza e rispose:«Sta scontando la pena per aver chiesto aiuto all'essere sbagliato». Velibor raccolse i pezzi e le scheggie delle armi spezzate, osservando la lama della spada di Vuk notò che era stata troncata violentemente, come se un fulmine l'avesse colpita.


Angolo autore

Buon lunedì ragazzi!

L'esito dello scontro ha lasciato fortissimi dubbi in Jessica, Akiva invece sembra sapere perfettamente cosa sia accaduto, seguiranno delle spiegazioni alla ragazza preoccupata per la condizione di Eliah. In tutto questo Velibor dimostra silenziosamente di essere a conoscenza a sua volta delle meccaniche susseguitesi. A voi il capitolo del lunedì: ci vediamo settimana prossima, buona serata! Stay tuned ^^

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 30, 2016 ⏰

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