Dopo due lunghissime ore di viaggio finalmente arrivammo a Orlando. Stare così vicino a Josh per due lunghe ore era stato terribile. Quando la professoressa ci aveva annunciato che tra non molto saremmo arrivati a destinazione credo di aver sentito gli angeli cantare.
Eravamo appena entrati in albergo e io Jennifer e Tessa ci stavano dirigendo nella nostra camera: la numero 101. Ammetto che quando ci avevano dato la chiave avevo seriamente pensato di farmici una collanina proprio come quella di Zoey 101 ma la mia idea era subito stata distrutta da Tessa che paranoica com' è aveva elencato tutte le possibili punizioni che la professoressa ci avrebbe potuto dare nel caso si fosse accorta di che fine avesse fatto la chiave."È un miraggio? No è vero! Oddio un letto! Un soffice e comodissimo letto"
Esclamai io entusiasta buttandomici a peso morto .
"Ehm non per dire eh ... ma prima ho visto che la spalla di Josh era altrettanto comoda"
Disse Jennifer ricordandomi quello che era successo nel pullman.
"Ascoltatemi bene tutte e due se continuerete a ricordarmi quello che è successo in quel maledetto pullman giuro che se non ho ucciso lui ucciderò voi chiaro?"
Le minacciai io puntandogli contro il mio telefono.
"Chiarissimo"
Risposero all' unisono.
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Dopo esserci sistemate ci dirigemmo giù, dove si trovava la sala da pranzo, per mangiare. La nostra comitiva, proprio come accadeva in mensa, prese un tavolo tutto per sé. Appena vidi il posto libero vicino a Trevis praticamente mi ci fiondai per evitare di far capitare nuovamente quello che era successo la mattina."Come è andato il viaggio?"
Domandò Trevis una volta che fui seduta.
"Meglio non parlarne..."
Risposi io con aria sconsolata.
"Ah avanti non fare la vittima Chloe. Tutti sanno che sono di ottima compagnia"
Sì intromise Josh che come sempre era seduto al tavolo con noi.
"Beh allora quei TUTTI non sanno dei tuoi numerosi disturbi mentali"
Risposi io in tono acido, forse anche di più di quanto volessi dare a vedere, facendo scoppiare tutti gli altri in una fragorosa risata.
Quando vidi Josh stringere i pugni sul tavolo iniziai a pensare che forse avevo esagerato quindi preferii cambiare argomento.
"A te scimmietta com' è andato il viaggio?"
Chiesi io rivolgendomi a Trevis. E iniziando a mangiare la carne che nel frattempo ci avevano servito.
"Ah è andato benissimo. Jennifer è molto simpatica ci siamo divertiti un sacco"
Mi raccontò iniziando a mangiare anche lui.
Dopo aver finito tutti di mangiare la professoressa ci informò che il proprietario dell' hotel voleva scambiare due chiacchiere con noi per darci il benvenuto e dirci tutte le regole che avremmo dovuto seguire durante la nostra permanenza in albergo.
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"Quel tizio non la finiva più di parlare. Ma siamo sicuri che le sue ghiandole salivarie funzionino normalmente? Perché parlava così tanto e così velocemente che ho seri dubbi sul fatto che deglutisse"Dissi io ormai esausta dal continuo parlare di quell' uomo.
"Sì anche io ho qualche dubbio a riguardo"
Mi appoggiò Blake.
"Visto che per il resto della giornata dovremmo stare in albergo venite un po nella nostra stanza. Tanto secondo il regolamento i ragazzi possono stare nelle stanze delle ragazze fino alle nove di sera"
Propose Tessa agli altri.
"Io vengo volentieri"
Ci informò Trevis circondandomi le spalle con un braccio. E anche gli altri sembravano acconsentire alla nostra idea
"Io non vengo. Tanto non penso che qualcuno sentirà la mia mancanza"
Sputò Josh acido guardandomi per poi andarsene.
Dopo quello strano avvenimento nessuno osava aprire bocca per chiedere qualcosa e di nuovo l' aria si era fatta troppo pesante."Beh allora andiamo in camera"
Dissi io incitando i miei compagni a camminare verso la nostra stanza.
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Eravamo appena usciti dalla nostra camera con i ragazzi e ci stavamo dirigendo nella stessa sala in cui oggi avevamo pranzato, per cenare.
Ci andammo a sedere allo stesso tavolo dove ci eravamo sistemati a pranzo scegliendo anche gli stessi posti. L' unico posto vuoto era quello di Josh che dalla sua uscita di scena non si era fatto più sentire.
Come non detto un istante dopo Josh prese posto senza salutare ne proferire parola."Allora domani ci tocca andare a quel pallosissimo museo dell' arte...? Com'è che si chiama?"
Chiesi io in tono scocciato.
"Orlando museum of art"
Mi informarono i miei compagni. Già la parola museo mette molta allegria ma se poi ci mettono anche questi nomi noiosissimi è ovvio che le persone non hanno voglia di andarci.
Dopo aver finito di mangiare decidemmo di andare a letto visto che eravamo tutti stanchissimi.
Una volta arrivate in stanza io Jennifer e Tessa non perdemmo tempo a infilarci il pigiama e metterci immediatamente a letto. Certo non era il MIO letto ma per quella settimana mi sarei accontentata.
Proprio mentre stavo per chiudere gli occhi il mio telefono vibrò facendomi sobbalzare.
Era Caleb ad avermi scritto
《Ehi ritardataria volevo solo augurarti la buonanotte. Domani finalmente ci rivedremo e credimi non vedo l' ora. Ti voglio bene non dimenticarlo mai♡》
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~La Nostra Promessa~
RomanceChloe Evans vive con sua madre a Miami. Fino al secondo anno di liceo le cose nella sua vita sembravano procedere alla grande: molti amici e Josh Rivers, il suo ragazzo, che l' amava. O meglio lei così credeva. Le cose tra Chloe e Josh peggiorano s...