Cap. 22

1K 63 8
                                    

Siamo in macchina, stiamo riportando Ser a casa dopo averlo portato via da una discoteca, ubriaco fradicio.
Quando il telefono di Cris ha suonato, ha risposto subito e dall'altra parte c'era un Sergio, ubriaco che mi cercava.

"Em, non possiamo portarlo da Pilar così, lo uccide se lo vede così."

"Domani avete l'aereo?"

"Si alle 19."

"Vai verso casa mia, pomeriggio quando si sarà ripreso ti chiamerò."

"Va bene."

Alle 2 circa sono coricata nel mio letto, e al mio fianco c'è Ser.

Sembra un angelo quando dorme. 'Segui il cuore' così faccio, e appoggio le mie labbra sulle sue. Dando vita a un piccolo bacio casto.
Mi giro sul fianco destro e mi addormento.

...

La mattina mi sveglio con un braccio di Ser sulla mia pancia, lo sposto, mi alzo e vado in bagno per farmi una doccia e lavarmi i capelli.

Quando esco dal bagno, vado in camera e quando entro vedo Sergio seduto sul letto con le mani nei capelli.

"Ser?"

"Tutto bene?" domando io.

"Em, pensavo te ne fossi andata, ho litigato con Pilar."

"Non me ne vado, comunque mi dispiace per te e Pilar."

"Non ti preoccupare, Cris mi ha detto, che ti ha raccontato quello che gli ho detto tempo fa."

"Stiamo sbagliando tutto. Ti stai per sposare, io sono fidanzata."

"Io, non lo so."

"Cosa?"

"Non so cosa sta succedendo, tu mi stai cambiando."

"Sta sera tornerai, a Madrid, e Pilar sarà lì ad aspettarti. Io amo Alberto."

"Okay." disse con totale indifferenza.

Io per risposta corsi tra le sue braccia.

"Scusa, non dovevo dirti quelle cose così. Ho sbagliato." dissi ancora tra le sue braccia.

"Tolgo il disturbo." disse lui ancora più freddo di prima.

"Dai Ser, non fare così. Lo sai che ci tengo a te. Però le circostanze non ci permettono di fare determinate cose. Non fare il bambino."

Neanche mi rispondo prende il telefono chiama Cris e gli chiede se puo venirlo a prendere.

Si mette la camicia e esce fuori di casa, senza neanche salutarmi.

Quando sento la macchina di Cris arrivare metto la giacca ed esco.

"Ciao Cris, fate buon viaggio. Quando arrivate scrivimi."

"Pensavi che sarei venuto da solo?" domanda e io sposto lo sguardo da lui alla macchina da cui stanno uscendo Marcelo, Lucas Vasquez, James Rodriguez.

"Non ce ne saremo andati senza salutarti." dice il brasiliano.

Gli vado incontro e lo abbraccio, poi si aggiungono anche Lucas, James e Cris.

"Mi mancherete."

"Dacci il tuo numero ci sentiremo tutti i giorni fino alla partita con la Roma, sei nostra ospite al Bernabeu."

"Voi siete matti." dico per l'invito appena ricevuto.

"Dobbiamo andare. Non dimenticarti di noi." dice Marcelo con un velo di tristezza.

"No, mai."

Torno in casa, e appena entro trovo Alice e Alberto in casa, a chiacchierare con mio padre.

"Ei ragazzi. Che ci fate qui?"

"Ci mancavi, sai adesso sei una VIP, amore." dice il mio ragazzo.

Sorrido e vado verso di loro per abbracciarli.

...

É quasi l'1 di notte. Mi vibra il telefono. È Cris.

- Siamo arrivati. Notte piccoletta.-

- il viaggio è andato bene? Sei a casa? Junior sta bene? Ser?-

-una domanda alla volta, ahaha.-

- scusa e che sono preoccupata per Ser.-

- per rispondere alle tue domande: il viaggio è andato bene, c'era Irina e Junior quindi. Si sono a casa, sono appena arrivato. Junior sta bene, Ser è andato a casa con Pilar,hanno risolto, in aereo facevano la coppietta felice.-

-ah, okay. Salutami Irina.-

- contatto -

- è il numero di Irina?-

-si, mi ha detto di dartelo.-

-oh, grazie. Se ci sono novità chiamami anche se è notte fonda.-

-si, stai tranquilla.-

-Grazie di tutto, sia a te sia a Irina, davvero.-

-figurati, ora vado a dormire sono stanco morto. Notte piccoletta xx.-

-notte-

Mi giro nel letto per un quarto d'ora circa, e dopo mi addormento.

La mattina mi sveglio vado a scuola, seguo le lezioni, quando torno a casa studio e mi porto avanti con la tesina della maturità. Vado in palestra torno a casa ceno e poi vado a dormire.

Vado avanti così per circa 1 settimana, senza sentire Sergio.

Ora sto preparando le valigie per andare a Madrid, sta sera c'è la partita, domani salteró scuola ma va bene così.

Marcelo mi ha detto di portare con me una persona e io ho scelto Alberto.

Tra circa un ora passa a prendermi per prendere il volo delle 15, in modo da essere a casa di Cris e Irina per le 17: 30/18, dato che la partita è alle 20:30, almeno abbiamo il tempo di farci una doccia.

Inizialmente volevamo prender una camera in albergo, ma Irina ha insistito tanto che andassimo da loro, così non spendavamo soldi, e così faremo.

Suona il campanello, scendo con la valigia, e intanto mio padre va ad aprire la porta.

Mentre scendo le scale, sento il peso della valigia diminuire, d'istinto mi giro e vedo mio fratello Cameron di 22 anni.

Saluto tutti e usciamo di casa.

...
Angolo autrice
Vi sta piacendo la storia?

Continuo a 5 commenti e 7 stelline.
Sà.

Instagram >> s.r Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora