"É all'ospedale."
"Quando l'hai scoperto?"
"Mi ha mandato un messaggio adesso Carmen."
"Cosa gli è successo?"
"Non so nulla. Andiamo in ospedale."
"Si, vai."
...
Siamo arrivati all'ospedale adesso.
"Mi scusi, Alicia Cantessandro?"
"Secondo piano, quando uscite a sinistra poi fondo al corridoio l'ultima porta a destra."
"Grazie." Corriamo fino al secondo piano, quando ci troviamo di fronte alla porta stiamo per bussare, ma esce la mamma di Alicia.
"Carmen cosa gli è successo?"
"Come? Non hai letto il messaggio? Ti ho scritto questa mattina alle 9,30 circa."
"No, sono atterrata da poco, ero a Madrid, ma Ali sapeva tutto."
"Quindi come sta?" dice Leo.
"È in coma, ha un polso fratturato e due falangi del piade sono rotte.
"Cazzo." dice Leo mettendosi le mani nei capelli.
"Ma come è sucesso?"
"Non lo so, a me ha chiamato una signora che l'ha trovata per terra senza sensi vicino alla scuola."
"Ah, a che ora ti ha chima-ato?" dico balbettando per la paura di perdere la mia migliore amica.
"Alle 8:30."
"Avete mangiato?" ci chiede a me e a Leo.
"No, appena Leo me l'ha detto siamo subito venuti qui."
"Andate a casa a mangiare." ci dice.
"Leo, se vuoi vai tu, io non me la sento di lasciarla sola."
"Ti porto qualcosa?"
"Si,il solito.. tu sai."
"Vado." dice andandosene verso il bar dell'ospedale.
"Posso emtrare?"
"Tra un quarto d'ora." dice sforzando un sorriso.
Mentre aspetto, predo il telefono e lo accendo, per avvisare i miei.
Appena inserisco la password trovo 10 chiamate perse da Cameron, 7 da Sergio e altri 9 messaggi di Marcelo.
Decido di chiamare Cameron.
-Pronto Cam?-
-Mio Dio,sei viva, pensavo ti fosse successo qualcosa. Dove sei?-
-tranquillo, sono all'ospedale Umberto I, Alicia è stata investita, con me c'è Leo e Carmen. -
- Vuoi che venga da te?-
-Tranquillo, posso farcela. Cam, se gli dovesse succ-
-Arrivo.-
Non faccio in tempo a replicare che ha già chiuso la telefonata.
Guardo i messaggi di Marcelo.
-Em, che fine hai fatto?- h. 9
-Sergio sta dando di matto. Devi tornare.-
-Em.-
-È successo un casino.-
-Torna a Madrid.-
-No, non tornare, d'ora in poi ci potremo sentire solo in chat e chiamadoci, fai attenzione, non voglio ti succeda nulla.-
- Ci manchi a tutti. Ieri siamo andati fuori a cena con le nostre famiglie, Junior non faceva altro che chiedere di te. -
-un giorno scoprirai tutto.-
-perdonami, e perdonaci.-
Dovrei rispodergli, ma non posso. Devo lasciarli andare, per il bene di tutti.
"Em, se vuoi puoi entrare." mi dice Carmen.
Entro e chiudo la porta alle mie spalle. Lei è distesa sul letto, con un tubicino nel naso e la flebo.
Mi sedo affianco a lei, e incomincio a parlare, nella sparanza che lei mi senta.
"Ali, come hai fatto a ridurti così? Non sai cosa sta succedendo. Marcelo mi ha scritto, mi ha detto che Ser sta dando di matto perché io me ne sono andata.
Quando ho deciso di partire senza Alberto, probabilmente ho sbagliato, lui non c'entra niente, o forse si. Non ci sto capendo più nulla. I ragazzi a Madrid dicono che mi sta nascondendo qualcosa, tu cosa ne pensi?" faccio una pausa " sto cercando di non mollare qua davanti a te parlando d'altro; ti prego riprenditi, mi manchi un sacco, anche a Leo. Sta mattina quando gli ho chiesto come stavi tu, non riusciva a dirmi che la nostra migliore amica era in un letto d'ospedale. La verità ancora non la sappiamo, la sapremo quando tu ti sveglierai, perché tu lo farai, noi siamo qui ad aspettarti. Ti voglio bene, sei come una sorella per me." Mi asciugo le lacrime e quando esco trovo Leo con il sacchetto che contiene il mio pranzo.Sto per addentare il mio panino quando mi squilla il telefono.
È Lucas, poso il mio pranzo sulle gambe di Leo e mi alzo per rispondere al telefono.
- Pronto? -
- Sono Marcelo.-
- Cosa vuoi?-
- Sei scappata via, siamo tutti preoccupati per te, ti prego perdonaci, adesso non possiamo raccontarti queste cose, ma un giorno te le racconteremo.-
Non so cosa dire.
- Ser sta dando di matto. Cris anche perché Alberto ha combinato un casino. Non puoi andartene così, manchi anche Enzo e a Junior.-
- Se stai pensando che ti perdoneró perché stai dicendo queste cose, scordatelo. Mi dispiace per i bimbi.-
Non sento più nessuna voce neanche il rumore del respiro.
-Em, sono Junior. Come stai? Ci manchi tanto.-
-piccolo, sto bene. Anche tu mi manchi.-
- non mentirmi, so che non stai bene.-
-piccolo, passami Marcelo. Ti voglio bene.-
-Em, ci perdoni?-
-prima dimmi cosa ha fatto Alberto.-
...
Angolo autrice:
Eccovi il 27° capitolo.
Che ne dite? Vi piace?Scusate se ieri non ho aggiornato ma questa settimana ho gli esami.
Love you, Sà xx.
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FanfictionEmma Rachel, italiana con origini brasiliane e spagnole, 18 anni, vive a Roma con i suo genitori, i suoi tre fratelli José, Cameron e Enea e le sua due sorelle Alicia e Isabel in una villa di circa 200 mq, ed è all'ultimo anno delle superiori, è un...