Dal capitolo precedente:
«Dopo aver mangiato una piadina andai a dormire pensando al weekend che mi aspettava. »
«Che bei ricordi!» esclamai riponendo il mio vecchio diario di 2 anni prima nello scatolone in soffitta.
In quei giorni avevamo deciso di sistemare la casa poiché dovevamo accogliere Francesca; i suoi genitori erano partiti per l'Italia ma lei voleva finire la scuola qui a Rochester e così si sarebbe trasferita di lì a poco con noi, in una piccola stanza ricavata dalla mia.DRIIIIIN! Era il campanello devo immediatamente risistemare tutti questi ricordi che avevo sotterrato anni prima in un angolino della memoria. Dopo che Nicolas era partito per l'Italia per un motivo non ancora chiaro a me mi aveva fatto entrare in uno stato di depressione dal quale sembrava non riuscissi più ad uscirne. Poi avevo conosciuto Francesca: una ragazza dai capelli neri lunghi, abbastanza bassa ma con una fantasia che supera quella di un bambino piccolo, era molto diligente, aveva sempre tutto sotto controllo (a dir la verità certe volte mi appariva una maniaca del controllo) non era molto sportiva ma alla fine riuscivamo ad uscire a correre la mattina o a farle fare qualche piegamento o addominale.
«Lucas c'è Francesca qui alla porta vieni?» mi chiamò Valentine
«arrivo tra un attimo» rimisi tutto in quel vecchio scatolone impolverato e scesi le numerose scale fino all'entrata.«Ciao Franci» la salutai mentre mi avvicinavo alle sue labbra.
«come hai trascorso queste settimane senza di me?» mi chiese con quel sorrisetto che tanto amavo e che le era servito per conquistare il mio cuore da 15enne pieno di ormoni in corpo.
«non mi sono mai sentito più solo» le risposi accennando un sorriso.
Dopo averle fatto vedere quale sarebbe stata la sua camera la informai che il suo armadio era in comune con il mio perché la sua stanza era già troppo piccola e non si ci starebbe stato un armadio. Lei mi rispose che non c'erano problemi e mi abbraccio sussurrandomi nell'orecchio "stasera c'è una festa in discoteca ti va di venire con me?"
Quando ci staccammo vidi tra le sue mani un tubino argentato.«poco appariscente mi dicono» constatai.
«dai Lucas non ti ricordi?!» mi chiese.
Nella mia testa c'era il vuoto più totale: cosa mi era sfuggito di mente?!
Mentre stavo cercando disperatamente di capire cosa mi ero dimenticato Francesca si era staccata completamente e ora sembrava incavolata. "Ah giusto! Era il nostro anniversario del giorno in cui ci eravamo conosciuti"«Auguri Amore!» esclamai
«Allora stasera ci andiamo alla festa?» mi chiese facendo gli occhioni dolci.
«e va bene» le risposi « è il solito locale di Paula?» chiesi.
«no, lo hanno appena aperto si chiama Moonlight»mi informò
~.~.~.~.~.~.~.~.~.~.~.
Eccoci davanti al locale: era grande e fuori aveva anche un grande prato per festeggiare le feste di compleanno o quelle di conclusioni degli anni scolastici. Entrammo dopo 10 minuti di coda e aspettammo Deborah e Jacopo che si erano messi insieme ed erano come al solito in ritardo.
Dopo che Jacopo si era arrabbiato mi ero deciso che ero uno stupido ma che lo rivolevo indietro, cosí mi presentai sotto casa sua tutti i giorni, per settimane gli sono stato accanto: lo accompagnavo a casa e lo andavo a prendere prima di andare a scuola. Dopo due settimane di "pedinaggio" lui mi chiese spiegazioni e io potei sfogarmi insultandomi, dicendo che ero stato uno stupido ma che non riuscivo a ritrovare in nessuna persona che incontravo quello che avevo trovato in lui. Ci mise altrettante settimane per reintegrarmi nella sua vita ma alla fine ce la fece. Eravamo tornati amici e dopo circa due mesi si era messo insieme con Deborah.
«Eccoli!» esclamò Francesca indicandoli e agitandosi per farsi notare come se non fosse già abbastanza appariscente pensai
Dopodiché nel locale cominciò ad entrare un sacco di gente e cominciammo a ballare.
Fin da subito Francesca non si presentò timida nei confronti della pista da ballo ma io invece ero molto rigido e di solito impiegavo più tempo di lei a sciolgliermi in balli sfrenati; così andammo al bar per bere qualcosa: io, ovviamente astemio, fin da subito scelsi un drink analcolico mentre Francesca scelse un drink più "strong".
Il problema era che lei non reggesse molto bene l'alcool e così dopo due drink cominciò a non essere più in sé. Intanto Deborah e Jacopo si erano allontanati saranno in bagno come al solito pensai. Ma eccoli spuntare dal nulla: Deborah era ancora vestita strano mentre Jacopo aveva i primi 5 bottoni della camicia slacciati che gli facevano intravedere tre succhiotti sul petto.«andiamo a ballare?» mi chiese Francesca che stava cercando di rimanere in sé.
«certo!» rispondemmo in coro io e gli altri.
Così ci buttammo in pista.
Mentre ballavamo io stavo sempre attaccato a Francesca sono molto geloso di lei; le sue curve, sebbene non tanto accentuate, mi facevano impazzire ed erano e dovevano essere soltanto mi. Verso le 2:30 cominciò il vero caos in quel locale che non era molto ampio e sembrava soffocarmi, così decisi di andare fuori a prendermi una boccata d'aria mentre gli altri erano rimasti dentro al bar a rinfrescarsi. Quando ritornai erano tutti ubriachi fradici e non si reggevano in piedi, così decisi di riportarli a casa con l'auto con la quale ero venuto insieme a Francesca. Una volta caricati tutti dietro cominciai a fare il giro per riportarli a casa.
Quando finii, in macchina eravamo solo io e quella "lampada" della mia fidanzata, quindi ritornammo a casa mia. Dopo averla portata in braccio per 4 piani di scale la posai sul letto e lei come un cricetino si appallottoló e si addormentó.
A questo punto eravamo solo io e il diario che mi chiamava dalla soffitta impolverata. Decisi di farmi una doccia perché odoravo troppo di alcool e fumo e poi decisi di salire in soffitta e leggere il mio vecchio diario.NOTA D'AUTRICE:
Ecco il quarto capitolo, scusate per la mia assenza ma ho avuto dei problemi con la scuola, lo studio ecc. E non ho avuto modo di scrivere e aggiornare. Spero che la storia vi stia interessando fatemi sapere attraverso commenti, messaggi ecc. se vi piace e cosa potrebbe accadere al nostro Lucas
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Cambiamento
RomanceE ti diranno che sei cambiato mentre tu sorridi pensando che non ti hanno mai conosciuto