1

1K 71 0
                                    

La mattina si avvicinò presto tanto che quando la mia sveglia comincio a suonare la volevo rompere pensando che era troppo presto per svegliarmi, ma in realtà erano le sei e mezza del mattino e dovevo svegliarmi per prepararmi e andare a scuola, quindi mi alzai pigramente dal letto e mi dirigo verso la mia cabina armadio e prendo un jeans chiaro strappato sul ginocchio, una felpa della Nike nera, e le mie Nike air bianche, mi dirigo verso il bagno per fare una doccia veloce, infatti la mia doccia è durata meno di 10 minuti, mi vesto velocemente perché fa troppo freddo già vestita, immaginate tutta bagnata per colpa della doccia, una volta bella vestita prendo la mia spazzola professionale in una mano e nell' altra prendo il mio phono Babyliss di colore nero e comincio ad asciugare e spazzolare i miei lunghi capelli castani, cosi da creare dei lisci perfetti.

Dopo aver asciugato i capelli, prendo la mia beauty case della kiko e mi comincio a truccare usando per prima cosa la crema idratante e subito dopo applico il mio fondotinta della Kiko, con la mia apposita spugnetta, poi applico un filo di eyeliner nero, con un po' di mascara, per dare un tocco in più ai miei occhi blu, come quelli di mio padre, per poi finire il tutto con della cipria per fissare il trucco.

Una volta finito col trucco, esco fuori dal mio bagno e vedo dal mio cellulare che sono le 7:30 del mattino e io devo ancora fare colazione, stacco di corsa il telefono dalla carica e prendo il mio zaino nero preparato la sera prima dalla mia scrivania e scendo giù le scale velocemente ma mentre scendo le scale sento un profumino squisito di waffle e di cioccolato, non resisto alla tentazione e mi tuffo in cucina, dove trovo mio padre e mia madre che mangiavano tranquilli i loro waffle e affianco c'era il mio piatto stracolmo di waffle al cioccolato con davanti una bel bicchiere di arancia rossa fresca, una bellissima giornata mi aspetta.

Nel mentre sto mangiando la mia buonissima colazione, mia madre mi dice: << Asia, tra poco partiamo che tu devi andare a scuola e io devo andare al lavoro devi andare prima a scuola per prendere l'orario di scuola e vedere le classi, vado a prendere la macchina tu comincia a uscire va bene?>>



Ma prima di potermi allontanare sento la porta dietro di me aprirsi, ed era mio padre sicuramente perché mi ha sentito urlare, e vedendomi vicino a quel cane si tranquillizzo subito, perché capì che avevo urlato per lei, così disse: 

<< ah, mi sono dimenticato di presentarti Elly la nostra nuova amica>>

sorriso a questa frase poi ricordo che sto facendo tardi e devo correre cosi saluto velocemente mio padre con un semplice: 

<< ciao papà>>; 

e sfreccio via velocemente verso il cancello dove mi aspettava mia madre, che quando salì in macchina mi chiese come mai quel ritardo, e dovetti spiegare tutto per filo e per segno, per poi sentire dire le solite raccomandazioni della scuola, di stare attenta e altre cose di cui ero già a conoscenza dalle scuole elementari, ma feci finta di ascoltarla, annuendo e sorridendo tranquillamente fino a quando non fummo arrivate davanti a un vecchio cancello grigio, cosi scesi dalla macchina senza esitazione e mi incamminai oltre quel cancello, che solo dopo averlo quasi del tutto varcato mi accorsi che c'era scritto il nome della mia nuova scuola cioè: 

<< ACCADEMIA DELLE BELLE ARTI>>; 

si avevo scelto un' accademia, perché amavo l'arte e disegnare sono le cose che secondo me possono esprimere al meglio una persona e poi ho una madre stilista, l' amore per il disegno c'è l'ho nell' DNA.

La scuola è molto grande, è alta due piani, non sembra neanche molto vecchia anche se il colore grigio con cui era stata dipinta per colpa del tempo si era sbiadita ma nulla di che, la scuola all' inizio dell' entrata era ricoperta di murales e graffiti fatti apposta dalla scuola, molto belli devo ammettere ma anche in se per se la scuola fuori era bella, aveva affianco all' edificio un grande giardino, con grandi alberi di pino e di ulivo, creava un atmosfera piacevole e per nulla pesante, non mi ero curata minimamente dei sguardi dei miei nuovi compagni di scuola non mi sfiora minimamente, anche perché erano solo sguardi curiosi dato che ero la ragazza nuova, il nuovo giocattolo in pratica, stavo per attraversare la porta d'ingresso della mia nuova scuola quando mi dovetti fermare di colpo perché presa per il polso da non so chi, tanto che abbastanza innervosita mi girai di colpo e mi ritrovai davanti a una ragazza della mia stessa età, anche se sembrava più grande per via del eccessivo eyeliner e rossetto che portava sulla faccia, questa ragazza era alta come me, grandi occhi verdi, e capelli neri come la pece, mi stava guardando con una faccia che era difficile da decifrare, per rompere questo imbarazzante momento decisi di rompere il ghiaccio dicendo: 

<< emh, scusa ma perché mi hai preso il braccio in quel modo?>> 

lei mi squadrò ancora una volta prima di rispondere e dopo con un sorriso a 32 cominciò dicendo : 

<< piacere sono Sara, scusa se ti ho preso il braccio in quel modo, ti ho scambiata per una mia vecchia amica, ma come noto tu sei quella nuova molto piacere di conoscerti >>

e aprì la sua mano destra in modo che io potessi stringergliela e così feci per poi dirgli: 

<< si, piacere sono Asia "la ragazza nuova">>, 

mimai l' ultima affermazione con le dita, facendo un piccolo sorriso per poi allontanarmi dentro l' edificio senza esitazione, ma non era per allontanarmi da Sara ma perché dovevo andare in segreteria che per mia grande fortuna era vicino alla porta di entrata alla mia destra, vicino all' ufficio del preside, almeno così avevo letto su uno di quei cartelli in quella zona, mi incammino vicino a una signora che sedeva dietro un vetro trasparente e cortesemente chiedo informazioni sull' orario e la scuola dato che ero la ragazza nuova, e quella signora non molto anziana mi sorrise e mi consegno il mio lungo orario e la cartina della scuola, spiegandomi dove si trovava la mia prima classe e che materia avevo, e per la mia grande sfiga avevo matematica, la materia che odiavo di più di tutte, per me non aveva un senso quella materia, salutai ancora cortesemente la persona dietro quel vetro, non sapevo il suo nome mi ero dimenticata di chiederglielo e camminai verso la direzione che ella stessa mi aveva indicato cioè la 3F, cominciai letteralmente a correre dato che ero in ritardo, ma improvvisamente mi ritrovai a terra, sbattendo il sedere violentemente, non capendo contro cosa avevo sbattuto dato che non era ferro, ne acciaio, alzai lentamente il volto e mi ritrovai davanti un bel ragazzo, aveva dei bei occhi verdi, capelli scuri, molto alto e muscoloso, dalla felpa che portava con le maniche tirate su si intravedeva un grande tatuaggio sul braccio, un grande dragone con delle fiamme che gli uscivano dalla bocca, non potei osservare altro dato che dovevo correre in classe, raccolsi velocemente il mio zaino, lo guardai e gli dissi: 

<ciao> 

nel mentre me ne stavo andando correndo, lui disse qualcosa ma sinceramente non mi importava dato che ero già molto in ritardo e dovevo correre, quando arrivai finalmente davanti alla classe erano le 8:10, la lezione era cominciata già da 10 minuti, presi coraggio e cominciai a bussare alla porta, appena sentii dire avanti dal professore, afferrai la maniglia ma nello stesso momento che l'afferrai io, fu afferrata anche da un' altra grande mano con due anelli sulle dita, mi girai e non potevo crederci a chi mi ritrovai ancora una volta davanti...

AMORE O CONDANNA?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora