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La luce del mattino filtrava attraverso la piccola finestra di camera nostra, mia e del mio Angelo.
Egli si era addormentato su di me con la testa sul mio petto e le braccia avvolte intorno ai miei fianchi, ogni suo respiro sembrava così soffice e calmo...soffice come il cotone e calmo come il respiro assonnato di bambino. Il mio Bambino-Angelo.
Non mi ero ancora del tutto ripreso dalla notte prima, avevo dolori dappertutto, ogni movimento che facevo sentivo fitte ovunque. Mi feci coraggio, e senza svegliare Louis decisi di andare in cucina a farmi una tazza di caffè provando a non far caso ai dolori.
Lentamente scostai la testa del mio Angelo da sopra il mio petto per poi posarla dolcemente sul cuscino, sentii dei mugolii provenire dalla sua sottile bocca...era così bello quando dormiva, i suoi capelli castani, la sua pelle chiara e il viso quasi spigoloso lo rendevano ancora più bello di quello che era già.
Mi diressi verso la cucina e accesi la macchinetta del caffè e decisi di farla anche una a Louis, anche se dovrò lasciare la sua tazza nel microonde perché conoscendolo non si sveglierà di certo a quest'ora.
Finito il mio caffè lo appoggiai nel lavello provocando un leggero rumore metallico, poi mi diressi in bagno intento nel farmi la doccia per passare il tempo.
Le docce mi rilassano un casino proprio perché riesco finalmente a 'staccare' con tutto e tutti o quando sono giù di morale o incazzato con il mondo. E si, un pò mi aiuta.
Trascorsi quasi mezz'ora buona sotto la doccia a pensare e ripensare a cose che mi passavano per la mente.
Quando uscii mi avvolsi un asciugamano in vita e ne presi uno più piccolo per i capelli, poi presi il phon sotto il lavandino.
Lo attaccai alla spina e mi asciugai i capelli guardandomi allo specchio, rispetto all'anno scorso ero cambiato davvero tanto. Il viso si era arrotondato, ma non perché ero ingrassato...anzi, i capelli si erano leggermente allungati e avevo giusto due brufoli in viso per fortuna quasi trasparenti.
Sorrisi ricordandomi quella volta in cui Louis si era messo a prendermi in giro per i miei capelli, diceva che se avrei continuato a farmeli crescere sarei diventato come una ragazza.
Misi tutto apposto e mi diressi verso la camera da letto per vestirmi, facendo attenzione a non svegliare Louis. Mi fermai sul luscio della porta a fissarlo e a pensare a quanto fossi fortunato ad avere una persona così come lui al mio fianco.
Sorrisi alla vista di quel viso d'angelo che solo lui aveva.
Era sdraiato a pancia in giù occupando tutto il letto, aveva la testa appoggiata sul cuscino e le braccia le aveva portate dell'altezza del capo appoggiandole sul cuscino. Le coperte gli arrivavano alla vita lasciando in bella vista la sua piccola ma bellissima schiena. Cazzo era bellissimo.
Decisi di vestirmi e sdraiarmi accanto a lui per poi continuare a fissarlo come un cretino.
Con lui stavo bene, con lui mi sentivo a casa, lui era la mia casa.

Larry Stylinson -Solo noi dueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora