Lei

60 5 6
                                    


Stupita. Pietrificata. Sbalordita. Delusa. Non riuscivo nemmeno a spiegare come mi sentissi dopo la notizia che avevo ricevuto. Mi sarei potuta immaginare qualsiasi cosa, ma che Josh avesse una ragazza era un pensiero che non mi aveva mai nemmeno sfiorata. Insomma, quale genere di persona invita una ragazza a dormire da lui quando è fidanzato? Beh, evidentemente colui che mi stava davanti. Continuavo a guardarlo senza spiccicare parola, incapace di dire nulla. O forse non volevo dire nulla. Dentro di me sentivo un turbinio di emozioni: rammarico, risentimento, tristezza e anche una buona dose di rabbia. Mi sentivo tradita da lui, il ragazzo di cui mi ero appena resa conto di essere innamorata, che mi ospitava sotto il suo stesso tetto ormai da giorni e che ora mi diceva che aveva una ragazza come se nulla fosse. Mi sentivo stupida, stupida ad aver creduto per un solo istante che potessi essere qualcosa di più che la ragazza che aveva incontrato su un bus e che aveva deciso di ospitare. Mi risvegliai dalla mia trance in tempo per sentire Josh che mi chiedeva preoccupato: "Lucy, tutto bene?". –No, non va affatto bene! Tu hai una ragazza e non me l'hai detto!- avrei voluto urlare, ma riuscii solo ad annuire lievemente, imbambolata davanti a lui. Samantha dal canto suo non fu altrettanto silenziosa e partì in coro con Lucas in una miriade di insulti sul loro amico: "Sei un grandissimo idiota! Ma ti sembra il modo di comportarsi? Ci pensi quando fai le cose?" Ed altre affermazione che al momento definirei fin troppo colorite per essere riportate. Trovai la forza per calmarli e dire: "Tranquilli, va tutto bene" Mi girai verso Josh e, per la prima volta in vita mia, mentii sfoderando un sorriso: "Non vedo l'ora di incontrare la tua ragazza domani". Mentre ci incamminavamo verso casa, cercai di ripetermi continuamente che andava bene così, in fondo era stato sciocco da parte mia innamorarmi così facilmente, non avevo certo cinque anni. Josh aveva una fidanzata e andava bene così. Doveva andare bene così. Provai a vedere il lato positivo, avrei incontrato una persona nuova, magari saremmo diventate amiche! Non volevo lasciare che la mia delusione mi precludesse la possibilità di divertirmi con qualcuno. Quindi arrivati davanti al grattacielo dove stava l'appartamento ero abbastanza tranquilla. Tuttavia, poco prima di salire le scale, Sam mi bloccò e mi sussurrò velocemente: "Domani stai attenta con quella ragazza". Mi stavo voltando a chiederle cosa volesse dire ma lei corse via e lasciò me e il mio amico soli. Lui mi guardò per un attimo e con un sorriso di scuse mi chiese di nuovo: "Sei sicura che vada tutto bene? So che ti avrei dovuto dire prima che ero fidanzato, ma non mi sembrava mai il momento giusto.". Lui mi guardò come se fosse sinceramente dispiaciuto. I suoi occhi risplendevano e sembrava così bello che mi sentii quasi in colpa per essermi arrabbiata. Ripetei che stavo benissimo e corsi dentro casa, evitando di parlare di nuovo. Mi chiusi in camera e mi accasciai sul letto. La giornata era stata piena di emozioni e io mi sentivo travolta da esse. Mi tornò in mente la frase di Sam: il tono con cui aveva pronunciato quelle parole era preoccupante, ma ipotizzai che volesse solo avvertirmi che la fidanzata di Josh fosse molto gelosa e che dunque si sarebbe arrabbiata nel sapere che dormivo lì. "Andrà tutto bene" Mi dissi mentre mi addormentavo.

La mattina dopo mi preparai al meglio per incontrare questa famigerata fidanzata. Notai un'atmosfera diversa in tutto l'appartamento, visto che Josh aveva pulito tutto a fondo. Nella stanza alleggiava un profumo di fiori.

Subito dopo colazione sentii suonare il campanello. La situazione, che fino a poco tempo prima era stata rilassata, divenne improvvisamente nervosa. -Andrà tutto bene- mi ripetei più volte. Ma allora perché continuavo a lisciarmi la gonna in modo ossessivo? Il mio amico, dal canto suo, non era preso molto meglio. Fin dal primo istante in cui ero uscita dalla mia stanza avevo notato una sottile ansia nei suoi gesti, ma quando sentì il trillo del citofono iniziò a correre ovunque, ricontrollando ogni angolo, passandosi le mani fra i capelli di fronte allo specchio mille volte. Volevo rassicurarlo e dirgli che sarebbe andato tutto bene, ma improvvisamente mi sembrò che invece di dover incontrare la sua ragazza di lì a poco mi sarebbe stata presentata Medusa in persona. Dopo degli attimi che parvero ore, Josh mi guardò come a chiedermi "Sei pronta?", e finalmente aprimmo la porta. Immediatamente venni travolta da una ventata di profumo alla cannella e vaniglia. Non ebbi il tempo di dire nulla perché nello stesso istante in cui entrò, la ragazza si fiondò su Josh, dandogli un lungo e appassionato bacio. Rimasero incollati per molto tempo, tanto che iniziai a sentirmi a disagio dopo un po', ma loro non sembravano nemmeno accorgersi della mia presenza. Penso che sotto sotto sentii una fitta di gelosia. Quando finalmente si staccarono, finalmente venni presentata. "Ehm... Bene!" Balbettò imbarazzato lui "Amore, lei è Lucy, l'amica di cui ti avevo parlato. Lucy, lei è la mia fidanzata, Scarlett" Guardai la ragazza di fronte a me. Se mi avessero detto che avevano preso spunto da lei per creare una bambola, ci avrei creduto seduta stante. Aveva lunghi capelli castano scuro che le scendevano ondulati sulle spalle fino alla vita. Gli occhi nocciola le risplendevano sulla pelle leggermente abbronzata e il trucco faceva risaltare il suo viso perfetto. Era vestita di tutto punto, con i tacchi che la slanciavano e la gonna che faceva capire come fosse ben proporzionato il suo corpo. Sfoggiava un sorriso smagliante e sembrava risplendere. Era davvero bellissima. "Allora tu sei la ragazza che vive qui!" Disse lei senza smettere di sorridere "Il mio Josh mi ha detto di come vi siete incontrati, davvero non sei mai uscita di casa prima? Che caaaaraaa" Prolungò l'ultima parola come se stesse parlando a un cucciolo, cosa che mi fece sentire un po' sciocca, ma cercai di replicare cortesemente. "Si, è la prima volta che visito una città, sono davvero felice di stare qui! Sto conoscendo molte persone nuove e sto facendo tante belle esperienze!" Fu solo un secondo, ma l'espressione di Scarlett sembrò cambiare "Ah, certamente" Disse lei. Provai a rivolgere uno sguardo a Josh per vedere come stava, ma aveva soltanto un sorriso ebete mentre guardava imbambolato la sua ragazza. La conversazione si mantenne sui toni cordiali per il tempo restante. Lei sembrava davvero interessata alla mia storia, a cosa avevo fatto prima di venire qui, come mi trovavo in quell'appartamento e cose simili. Fu sempre molto gentile e perfino simpatica, tanto che mi chiesi perché Sam fosse così preoccupata la notte prima. Scarlett era davvero una ragazza fantastica ed iniziai a capire perché piacesse tanto a Josh.

A un certo punto lei chiese al fidanzato se poteva prenderle un oggetto che doveva aver lasciato in camera sua e rimanemmo sole. In quel momento sentii il suo sguardo diventare duro e inflessibile. La guardai confusa e stavo per chiederle perché mi stesse guardando storto, ma non ebbi il tempo di dire nulla. "Senti, carina, so benissimo cosa stai facendo e credimi, non ti lascerò fare come ti pare." Aprii la bocca per ribattere ma lei mi fermò subito "No, non dire nulla. Qui parlo io. Perché quella che ha il coltello dalla parte del manico sono IO. Capito? Credi che non le conosca quelle come te? Tutte sempre a ronzare attorno a Josh, nemmeno foste delle mosche! Beh, ti posso assicurare che non sono affatto tenera con quelle come te. Ne ho già mandate via altre, credi che non ci riuscirò anche con te? Certo, sei stata molto originale con la storiella dell'essere stata chiusa in casa e che non sei mai uscita, ma io non ci casco!"

"Ma io ho detto la verità! Ti assicuro..."

"Silenzio!" Ringhiò lei "Non hai capito che devi solo tacere? Sei solo una stupidissima sgualdrina! Ti conviene non farti trovare qui quando tornerò, o ti assicuro che per te saranno guai. Lascia stare Josh, perché lui è MIO, fattelo entrare in quel cervellino. Odio te e tutte quelle come te, credete davvero che potreste mai interessargli? Povera sciocca, ma ti sei vista? Non avresti mai una sola, minuscola speranza." Ero semplicemente scioccata. Non riuscivo in alcun modo a spiegarmi il suo comportamento, fino a un secondo prima era stata così gentile.

In quel momento Josh uscì dalla sua stanza con in mano un braccialetto. "Ecco, era questo?" Chiese con un sorriso. Non si accorse nemmeno della mia faccia scioccata. Non riuscivo a distogliere gli occhi da Scarlett. "Oh sì, grazie tesoruccio" Rispose lei dandogli un altro lunghissimo bacio. Ma in quel momento notai che mi stava rivolgendo uno sguardo di sfida. Subito dopo ciò, salutò e se ne uscì di fretta, dicendo che aveva un impegno. Sulla porta sfoderò un gran sorriso e salutò anche me, ma nei suoi occhi vidi un bagliore cupo. E mentre se ne andava, lasciando dietro di sé una scia di profumo, mi chiesi se cannella e vaniglia non fosse l'odore che aveva l'odio.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 02, 2016 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Nessun libro insegna a vivereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora