Stefano.

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Il grande Leonardo riteneva che l'arte  si facesse osservando:" l'occhio, che si dice finestra dell'anima, è la principale via per considerare le infinite opere della natura."
Tanto di cappello perché non c'è nulla di più vero. Osservo me, ammiro la montagna ed ad oggi vorrei  essere verde come lei, stabile nel tempo e bearmi  della freschezza del vento.  Delle volte mi chiedo come sia essere vivo, ma non esserlo del tutto o più semplicemente quale sia la realtà della natura;
La sua parola,
I suoi movimenti,
Il suo umore.
La  natura gode della fama a cui ambiva Petrarca , il ricordo che Achille bramava con tanto furore.
È forse  la "cosa" che tutti i poeti odiano ma ammirano poiché questa a differenza di loro ha abbracciato le proprie amate; quelle di cui hanno solo descritto al tal punto da provare dolore ,  le medesime che bramavano così tanto da divenire folli. Io le amo tutte, anche più di Dio. Per me non conta nulla, ritengo che sia solo una scusante per tutti quelli che hanno paura della vita, dell'amore. Ragion per cui odio così tanto Dante, Petrarca  e tutti quegli imbecilli che hanno voluto ma non avuto. Motivo logico per disprezzare così tanto l'italiano e questo fottuto professore che mi parla di amore platonico, spirituale cazzate tutte cazzate! L'amore è peccaminoso , tentatore , voglioso è l'inferno a tutto tondo perché qualcosa che arde dal profondo e la donna.. Dio la donna è il diavolo più bello a cui abbia ceduto.
"Damante , la smetta di fissare fuori è sempre distratto! Cosa guarda gli uccellini?!"
"Beh.. Prof , stavo fissando la montagna e come Petrarca immaginavo : la mia donna mentre nuda correva e cadeva nell'acqua "
" figlio di .. Ahh esca fuori ora, subito!"
Esco ridendo , ma così tanto da essere costretto a piegarmi , mamma quanto era buffo! Così rosso in viso da rispecchiarsi in quelle strambe cravatte che indossa. L'ora suona e finalmente esco da quel cesso che tutto sembra tranne che bagno, puzzo così tanto di fumo da poter essere accusato. Non mi piace fumare, credo sia stupido. La nicotina non sempre ti calma , è la stronzata di chi fuma da poco, di chi non sa nemmeno perché lo fa. Il vero fumatore sà che la sigaretta non ti calma e questo mio padre lo sa bene , ridicoli! "Teste di cazzo" urlo uscendo.
Finalmente le cinque ore sono terminate e non vedo l'ora di attaccare il turno al bar , un paio di ore e tutto tace la stanchezza, i pensieri , la bocca.
Quando arrivo sono ben rilassato e rido, oggi l'ho presa così sembra abbia bevuto ma sono completamente sobrio piuttosto è l'aria ad avere un non so che di bello. Sarà stata contagiata da uno di quei gas che suscitano la risata, il mio amico mi urla da lontano e nel farlo ride, ride così tanto che credo sia fatto. Fantastico , lo evito e inizio il mio lavoro.  Dopo cinque ore ho preso in Spalla Mirko completamente andato e l'ho portato a casa , ma siccome l'idea di fargli da baby -sitter non mi garbava lo lascito lì, in macchina abbandonato a se stesso. Sono entrato in casa e ho messo le mie scarpe, i pantaloncini e la canotta stasera si corre. Il vento mi fa sentire leggero, fa si che dimentichi la pesantezza dei mie muscoli e del sistema nervoso, la corsa è libertà e questa si che calma. Ho ormai perso la cognizione del tempo quando mi fermo e siedo su di un masso di pietra bianca che spicca in una strada isolata e leggermente illuminata  la luna ha tutta la mia attenzione è così bella. Ma l'abbaiare di un cane ritrae la mia attenzione, mi ritrovo così a fissarla. Cammina da più di mezz'ora , ha bisogno di dimenticare, di percorrere i suoi pensieri per renderli più chiari, più vividi o semplicemente per sbiadire le strade che vi percorreranno. Ha lo sguardo di colei a cui hanno tolto qualcosa, la sua camminata è decisa , svelta il suo sguardo mai basso, è sicuro come il fatto che prima o poi ognuno di noi conoscerà il fondo. Occhi pieni di odio caratteristica essenziale per uno sguardo sicuro e una vita in solitudine. Ma non è lei, è solo un momento, un movimento che cambierà ciò che verrà all'alba . Il suo sguardo forte dettato dall'ira osserva ogni macchina passare, sfida ogni sorriso che si posa dinnanzi a quelle irridi che bruciano di astio, il castano dorato è reso ancora più scoppiettante, infuocato da quelle scintille di rabbia che adornano occhi così spenti e dolenti.
Ad un tratto si ferma, ha bisogno di sostituire quell'aria troppo calda con una un po'  più fredda. Quando il soffio del vento le scopre il capo, facendole ricadere il cappuccio che aveva in testa, le sue guance si tingono di un rosa leggero come il verde pungente di una spina. Le sue labbra risaltano sotto la luce di quel lampione un po' malandato, sono rosse, rosse come sangue e secche come terra inaridita , grandi e gonfie tentatrici . Ho sempre amato le sfide , ancor di più lo sfidante qualcosa mi dice che questa avrà luogo in un arena completamente distinta dalle altre . Il vento inizia ad essere possente e a innalzare le foglie che vi erano sparse lungo quella strada deserta e buia che non rifletteva la mia ombra, scendo da quell'enorme roccia bianca che mi ha tenuto nascosto per tutto questo tempo. I nostri sguardi si incrociano, il suo è diffidente , di sfida; il mio è curioso e divertito perché lei non sa, non sa  che sono tremendamente bravo a vincere, non può sapere che sono già un passo davanti a lei.

Buona seraaa , lo so sono pessima ma ho avuto poco tempo per me e la scrittura. Spero vi piaccia anche se corto, cosa succedere ora?
Che ruolo avrà Stefano in tutto ciò ?
aspetto le vostre critiche, domande qualsiasi cosa baci.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 02, 2016 ⏰

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