Noi siamo quelli che la radice è nel mare e lo sguardo è verso il sole, che l'odore ce lo porta il vento dalla terra e sa di menta, origano e basilico, di aglio e rose, di olive e miele. Noi siamo quelli che la pelle sa di sale e le notti sono arse dal giorno, che il bianco del lino e del cotone sono appesi a pervadere l'aria di sapone. Noi siamo quelli che sono in mezzo e sono intorno, che partono per ritornare perché abbiamo una destinazione, l'origine. Noi siamo quelli con le parole degli altri che abbiamo preso in cambio delle nostre, per capirci, per amarci e per odiarci. Noi siamo quelli che le pietre scottano e suonano, che il fuoco brucia e attira per festeggiare la vita. Noi siamo i figli del mare e di Venere, con gli occhi neri e i denti bianchi, belli e imperfetti, forti e perduti. Noi siamo gli uomini del Mediterraneo.