III, Dic '15

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Stanotte ho già scritto versi d'amore

ora dovrei stare zitto e dormire

eppure non posso.


La mia mano ancora freme

e devo parlare e forse urlare

sapessi cantare lo farei

devo affidare alla notte distratta

i gravosi pesi della mia anima.


E mi chiedo come abbiano fatto i grandi

quelli che amo e leggo

dai quali cerco lezioni su di me

e sulla vita

a cantare guerre, città e ideali,

come abbiano fatto a mettere tutto in verso.

I miei sono solo parole tristi d'amore

di piccole speranze

e ricordi d'ogni giorno,

niente più.


Questo ho:

un amore finito

versi segreti

e libri non scritti.


Aspetto d'esser salvato

perché non vago per una selva

ma per una città male illuminata

grigia di giorno e di notte

e non è la mia Roma.

Versi SparsiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora