Nell'ultima settimana ho cercato Cidal ovunque senza incrociarla nemmeno una volta. Il campus è abbastanza grande quindi evitare qualcuno è facile. Lo so, nell'ultimo anno l'ho fatto spesso. Ma se cerchi bene, alla fine trovi sempre chi ti interessa. Ho persino incontrato Ally un paio di volte, Cidal però non era mai con lei.
«Non ti nascondi più nei vicoli?», sento mentre aspetto in coda il mio caffè. Volto la testa e trovo la ragazza che stavo cercando.
«Ehi, è un po' che non la vedo, quindi ho pensato che entrare qui dentro fosse sicuro». Carly mi ha lasciato un messaggio in segreteria e spedito un paio di sMs da ubriaca durante il weekend, ma pare essersi rassegnata.
Procedo mentre Cidal aspetta il suo ordine al bancone.
«Buongiorno, Mel».
«Lauren». Mi saluta con la stessa voce monotona di ogni mattina, mi allunga la tazza con su scritto il mio nome mentre passa la mia carta di credito.
«Grazie», dico allontanandomi.
Cerco di farmi venire in mente un pretesto per parlare con Cidal, quindi dico la prima cosa stupida che mi viene in mente. «Non ti ho vista questa settimana».
«Sono stata in giro», dice evasiva. «Ehi!», esclama guardando la tazza che ho in mano. «Com'è che tu hai già quello che hai ordinato?»
«Forse perche prendo la stessa cosa ogni mattina», dico con un'alzata di spalle.
Chiamano il suo nome e lei prende l'ordinazione. Cammino accanto a lei verso la porta, guardandola di tanto in tanto come se così potessi capirla. I suoi capelli scuri sono raccolti in cima alla testa in uno chignon disordinato. Sul suo viso non c'è traccia di trucco. Porta un maglione troppo largo per lei, lungo sui fianchi e che le scivola sulle spalle, mostrando la spallina spessa del top. Le maniche praticamente le coprono le dita. I jeans sono sbiaditi e strappati, gli stivali marroni sono rigati e consumati. Nonostante non si sforzi affatto di esserlo, è comunque magnifica come Camila, pur essendo il suo opposto. Non capisco.
«Cosa c'è?», mi chiede quando si accorge che la osservo.
«Somigli cosi tanto a...» Mi fermo. Non riesco neanche a dirlo. E se fosse davvero Camla? Allora significherebbe che sta mentendo. E perché dovrebbe farlo? Forse ha qualcosa da nascondere? Oppure non ha idea di chi sia?
«A chi?», chiede Cidal, mentre le tengo aperta la porta.
Esito di nuovo. Se la smascherassi, forse non la rivedrei più. E l'ho appena ritrovata. Be...più o meno.
«Nessuno». mi affretto a dire mentre esce. «Lascia stare».
Uscendo mi scontro con qualcuno. Abbasso gli occhi e vedo Carly. Prima che abbia il tempo di capire cosa sta succedendo mi piglio uno schiaffo in faccia.
«Maledizione Carly! Perche diavolo l'hai fatto?»
«Sei come tutte le altre. Non posso credere di essere stata cosi stupida». Ne ho abbastanza. È da una settimana che mi rende la vita un inferno, stavolta so che non me lo merito.
Quindi mentre sta per allontanarsi alzo la voce. «Sei stata tu a mettere la parola fine, Carly. Tu, cosi potevi andare con un altro. Quindi lasciami in pace!»
Carly spalanca gli occhi per lo shock e diventa paonazza. Apre la bocca ma non emette suoni. Alla fine dice: «Non preoccuparti. Lo farò». Prima di andarsene furiosa aggiunge: «Ma la felpa la tengo io».
Scuoto la testa incredula.
«Be', è stato divertente», ride Cidal. Poi fa per andarsene.
Non so quando la rivedrò ancora, quindi le chiedo: «Hai bisogno di un passaggio?».
Cidal esita, e proprio quando penso che stia per accettare scuote la testa. «No grazie. Preferisco camminare. Magari ci vediamo domani». Sorride e si allontana.«Ti ha dato uno schiaffo?», ride Rae. «Davvero?»
«Rae», dico inflessibile al telefono, zittendola. «Non mi stai ascoltando. Penso-quasi al cento per cento-che questa ragazza sia Camila».
«Cos'hai ultimamente?», chiede Rae. «È da un po' che sei strana su Camila. Devi smetterla di ossessionarti, inizio a provare imbarazzo per te».
«Non sono ossessionata. E questo non ha nulla a che fare con lei che ci scarica in terza media, Rae. C'è davvero qualcosa che non va e non so cosa sia. Questa ragazza somiglia tantissimo a Camila Cabello, è pazzesco. Eppure non ha niente di suo. Non parla nemmeno come lei. Inizio davvero a pensare che abbia avuto un incidente. Un trauma alla testa può causare amnesia o alterare la personalità».
«Hai guardato troppo Dottor House», mi accusa Rae. «Viviamo in una città piccola. Non credi che la notizia si sarebbe sparsa? Sai che le vipere si sarebbero nutrite di ogni pettegolezzo su Camila».
Rae ha ragione. E dopo averle osservate continuare la loro vita come se niente fosse quest'estate, sono certo che non hanno idea che Camila è qui o di quanto è cambiata, altrimenti avrebbero detto qualcosa. «Controlla il suo stato di Facebook. Guarda quando ha postato l'ultima volta», dico.
«Non siamo amiche, ricordi? Ne su Facebook ne altrove».
«Giusto». Nemmeno io lo sono.
Apro la pagina di Facebook sul mio computer portatile e scrivo CAMILA CABELLO. C'è una sua fotografia, un viso sorridente con un paio di occhiali da sole. Clicco sulla sua pagina e la foto di copertina è lo stemma di Harvard. Ha più di mille amici il contenuto del suo profilo è privato.
«Laur, ci sei ancora?», chiede Rae. «Le ragazze dovrebbero arrivare fra poco per suonare con la band».
«Eh? Okay, vai pure», le dico mentre digito CIDAL PRESTON «Ci sentiamo presto».
Ho ancora il telefonino sotto il mento quando compaiono i risultati. C'è soltanto una Cidal Preston, che non somiglia per niente alla ragazza che ho incontrato a Crenshaw. Appoggio il cellulare sulla scrivania e fisso lo schermo senza concentrarmi sulle parole.
Cos'è successo a Camila che l'ha spinta a diventare Cidal Preston?
Con la mente continuo a tornare alla notte che non riesco a ricordare.
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never without you- Camren
FanfictionLauren Jauregui rimane di sasso alla vista di Camila Cabello in piedi di fronte a lei, ad un party in maschera a migliaia di chilometri dalla loro città natale. Nessuno infatti ha più avuto notizie di lei dal giorno del diploma, un anno prima. Ma la...