three: munich;

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Continuavo a rigirarmi fra le mani il cappello che ci avevano dato al soundcheck di Roma, quello con la scritta "Muke".
Sorrisi debolmente al pensiero di quelle fan che credevano in una relazione fra me e il biondo, era bello, almeno qualcuno lo notava tutto l'amore che nutrivo per quello stupido ragazzo.
"Michael! Allora vieni?" urlò Luke dall'entrata del TourBus. Nascosi velocemente il capello, dato che pensava che lo avessi buttato, e mi affacciai giusto per vedere le sue spalle enormi e il suo sorriso fare capolino dalla porta.
Sbuffai e scesi dal letto, infilandomi al volo i miei anfibi nuovi e una felpa degli AC/DC.
"Eccomi, dove andiamo?" chiesi annoiato una volta raggiunto.
"Siamo a Monaco Michael, in Germania. Secondo te dove andiamo?" mi risponde scendendo e ridacchiando, come se la cosa fosse ovvia.
"Vaffanculo, ubriacone di merda" la mia voce era scocciata, e non perché fossi arrabbiato con Luke. Ma ero stufo di tutta questa merda. Da quando era cresciuto pensava solo a bere e a divertirsi con ragazze che nemmeno conosceva e si era completamente dimenticato che la vita non è solo questo.
Roteò gli occhi al cielo come se quella fosse una situazione normale e mi prese sotto braccio, fino a quando non arrivammo dagli altri due.
"Luke sei riuscito a tirare fuori Michael! Complimenti ti devo delle Nike nuove." disse Calum facendo scoppiare a ridere Ashton, risi anche io, una risata un po' forzata, ma non potevo rischiare di essere ancora una volta quello diverso, e sopratutto, non volevo dare spiegazioni a nessuno per quello miscuglio di emozioni che provavo.
Emozioni forti: rabbia, amore, gelosia, invidia.
E non solo. Ero una bomba pronta ad esplodere, ma almeno una cosa mi calmava, le dolci fan che vedendomi per strada mi urlavano "Michael! Ti amo!". Mi rendevano felice, era come se loro arrivassero più in profondità di tutti gli altri, per loro ero un fulmine a cielo sereno, un diario aperto senza segreti.
E perché per Luke no? Cosa non va in lui? Lui che potrebbe stare a leggere i miei occhi giorno e notte li guarda soltanto.
"Adesso scommettete anche su di me, guarda Luke che la prossima volta ti faccio perdere" gli feci l'occhiolino prima di allontanarmi da lui e mettermi a camminare al fianco di Ashton, finché non arrivammo in una birreria.
Mi sedetti sulla panchina e ordinai della Radler, non avevo per niente voglia di sentirmi anche solo minimamente sballato, quindi niente birra normale.
Osservai Luke bere dal suo boccale enorme ed era fottutamente attraente. Con quei ricciolini che gli ricadevano sulla fronte e gli occhiali da sole che gli donavano un'aria decisamente sexy, in contrasto con il maglioncino tirato fino alla punta delle dita che lo rendeva fin troppo tenero.
Sospirai e posai lo sguardo sulla mia bevanda, finché a Calum non gli venne la bellissima (orribile) idea di iniziare a scattare foto al mio Luke.
Strinsi con fin troppa forza il manico della Radler e mi morsi il labbro, rubando la sciarpa ad uno della sicurezza che era venuto con noi e avvolgendomela attorno: non volevo che la mia faccia finisse nemmeno per sbaglio in una di quelle foto.

Prima di salire sul palco per il soundcheck stavo guardando le foto che Calum aveva fatto a Luke in birreria, e non so, erano bellissime con un solo difetto: le aveva scattate quel coso chiamato Calum aka mio migliore amico e no. Dovevo scattarle io. Era il mio angelo, non quello di Calum.
Feci un grosso respiro e ridacchiai lievemente davanti alla foto di Luke che cercava di tirare via il cellulare.
Ho sempre amato le sue mani, sembrano perfette per stringere le mie, inoltre sono grandi, forti e semplicemente belle, non c'è un motivo ben preciso.
"Stalker, adesso ti salvi anche le mie foto?" sentii dire alle mie spalle e sussultai, arrossendo violentemente e girandomi verso Luke.
"Sta zitto Luke."

Il soundcheck era andato bene, Luke come sempre era bellissimo, ma il concerto fu ancora meglio, durante voodoo doll mi sorrise in un modo così allegro e pensai davvero fosse un angelo. Non poteva essere umano, non con quegli occhi, quel sorriso, quella voce...
È un angelo. Un angelo venuto sulla terra per rendermi ancora più insicuro di me stesso, si, deve essere stato per forza così.
Lo guardavo ogni volta che ne avevo l'occasione, e sentii il suo sguardo bruciarmi la schiena durante il mio assolo di Jet Black Heart.
Sapevo che mi stava osservando, ma non sapevo perché.

"Michael, oggi sei stato fantastico" sorrise Luke dandomi una pacca sulla spalla, lasciandomi allibito, ero stupefatto.
"Oh.. Uhm... Grazie, Luke?" mormorai di risposta e lo vidi farmi un sorriso falso, prima di andare via e lasciarmi di nuovo solo nel mio letto con quello stupido capello Muke.

Terzo capitolo 🦄
Spero vi piaccia, lasciate una stellina e un commento, per favore!!!
Vvb.

Dammit; mukeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora