five: lille;

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airplanes_muke lo aspettavi da tanto 💕
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Mi ero svegliato ritrovando una foto di Luke e Arzaylea ovunque su Twitter, tra poco rischiavo di vederla persino nel cesso mentre pisciavo o nella doccia, era letteralmente ovunque e mi veniva da vomitare: prima veniva a dormire nel mio letto caldo e poi andava a farsi le foto con la sua ragazza.

Sì, non che Luke sembrasse particolarmente felice in quella foto, ma era fastidioso, mi sentivo irritato dentro ed ero estremamente arrabbiato.

Dovevo solo farla finita e andare avanti, lo sapevo benissimo, e ogni volta che ci provavo era strano, perché poi vedevo gli occhi profondi di Luke fissi nei miei, che mi imploravano di non andare, di non smettere di essere suo, di continuare ad amarlo come solo io posso fare. Era un'impresa davvero ardua, era come se ci fosse qualcosa dentro di me che mi vietava di scappare da tutto questo dolore: dolore inutile.

Non volevo sembrare offensivo e quant'altro, e attualmente mi sento davvero molto in colpa, ma feci riversare la mia rabbia sulla povera ragazza che al soundcheck ci aveva chiesto in quale serie TV vorremmo vivere. Stava piangendo a dirotto, probabilmente era davvero molto, ma molto emozionata e singhiozzava mentre cercava di parlare al microfono, e io come uno stupido iniziai ad imitarla, facendo ridere il resto delle fan e anche Calum ed Ashton, ero talmente irritato che vederla lì, mentre si struggeva per noi mi aveva solamente fatto alterare di più.

Non ebbi modo di scusarmi, e ovviamente non lo avrei fatto pubblicamente su Twitter, tutti credevano che lo avevo fatto per farla ridere e per scherzare, non in modo offensivo, quindi andava bene così.

"Stai bene, tesoro?" le aveva chiesto Luke con quel suo tono dolce, le labbra a coprire completamente il microfono -uno dei suoi vizi migliori a detta mia- la voce oramai più profonda, amplificata dal microfono, il suo sguardo preoccupato e la mano stretta sul ginocchio mentre ascoltava il piccolo "si grazie" della fan.

"Mi piacerebbe vivere in una serie TV felice" le rispose allora, staccandosi così dal microfono e rivolgendole un sorriso. E che sorriso, praticamente aveva incurvato quelle dolcissime labbra all'insù come faceva quando era piccolo e delle piccole rughette si erano formate accanto ai suoi occhi, i suoi denti bianchi per un attimo sembrarono illuminare l'intero palazzetto e il respiro che aveva creato un rumore alquanto fastidioso al microfono, a me era arrivato come il suono più dolce che avessi mai sentito.

Finito il soundcheck volevo semplicemente passare il tempo rimanete a giocare al mio DS e stare fottutamente solo, eppure sembrava che Luke quel giorno fosse tanto in vena di fare il rompicoglioni.

"Sei stato uno stronzo, avresti potuto ferire i sentimenti di quella ragazza" disse leggermente sorpreso, mentre io sbuffai e misi in pausa la partita a Mario Kart.

"Ehi Luke, sto bene grazie e tu?" dissi sarcasticamente rivolgendogli uno sguardo gelido, più o meno. Il problema è che è difficile reggere qualcosa di duro, cattivo e arrabbiato se davanti a te si presenta un Luke con gli occhioni da cerbiatto che vuole solo difendere una delle sue fan. Mi morsi con forza il labbro e sospirai ancora una volta durante quella giornata.

"Senti, è solo una brutta giornata" continuai allora, riposando lo sguardo sulla console sperando che quella conversazione si chiudesse velocemente.

"Questo non ti dà il permesso di ferire i sentimenti delle persone" riprese Luke, strappandomi dalle mani il mio nintendo, costringendomi così a puntare il mio sguardo di puro odio -perché sì, Luke Hemmings fino a un certo punto- nel suo, "Luke non so che cazzo ti prende ma sai cosa? Stiamo davvero parlando di ferire i sentimenti delle persone? Perché non mi sembra che tu faccia di meglio" dissi acidamente riprendendomi il mio cazzo di videogame e andando via, cercando un riparo fra quelle quattro mura che sembravano rimpicciolirsi ogni secondo di più.

Per fortuna non ci fu bisogno di un ulteriore check degli strumenti, anche se vedevo Luke passarmi vicino il più possibile, una volta mi passò così vicino che le nostre gambe si sfiorarono e lui rischiò di cadere, non riuscivo ad arrabbiarmi con una persona che era così estremamente tenera, quindi decisi di perdonarlo, alla fine perdonare le persone era la cosa che sapevo fare meglio, forse l'unica, in realtà.

Il concerto non fu una tragedia, normale, oserei dire, Luke adorava il pubblico e secondo me, insicuro quanto era, ma alla fine era nato per stare su quel palco, era così sicuro di se stesso le sue mani esperte si muovevano su quelle corde con una facilità estrema e lo vedevo nei suoi movimenti, come sorrideva di nascosto e come mi guardava che amava fare quello che faceva.

Durante Voodoo Doll fu un po' penoso, non lui, la situazione, c'eravamo noi che suonavamo, il suo sguardo puntato sulla chitarra e il mio sul suo viso, mentre cercavo di dirgli qualcosa sul concerto di quella sera, e che lui era bravo, ma non ottenni nemmeno una risposta, alzo il volto e se ne andò a suonare di nuovo al suo posto, sospirai leggermente, ma va beh, che ci potevo fare?

Così diedi semplicemente la colpa al volume assordante delle casse dietro di noi.
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Ecco a voi, finalmente LILLE.

Vi amo e c'è una cosa importante che devo dirvi.

Sto facendo partecipare questa storia ai Wattys2016 perché ci tengo da morire, questa storia contiente una parte di me importante, e almeno provare a farla diventare qualcosa per me significa molto, quindi vorrei solo chiedervi di aiutarmi, di far salire le visualizzazioni e i voti, che purtroppo, sembrano contare davvero tanto. Secondo voi ne vale la pena, questa storia?

Vi amo e potete dirmi che ne pensate del capitolo e della storia? Per favore.

65 stelline per Antwerp :p

Dammit; mukeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora