bambola posseduta

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A Key West, un isola della Florida si trova Robert, una bambola a grandezza naturale che nel 1896 fu regalata a Robert Gene Otto, bambino di cinque anni.

Robert - la bambola - rispetta le tradizioni di quei tempi in cui era usanza regalare bambole a grandezza naturale, un servo la regalò al bambino che viveva in quella casa.

La bambola risiede tutt'ora nella casa in cui ha passato e sta passando tutta la sua esistenza, un abitazione trasformata in un museo, il museo Martello, con possibilità di bed & breakfast.

Inoltre attira numerosi visitatori a Key West perchè si dice che Robert sia posseduta e che sia dotata di una sua personalità; numerosi turisti giurano di averla sentita ridere, di averla vista mentre cambiava posto al leoncino che tiene in mano e di averla vista cambiare posizione.

Nel 1986 Robert Gene decise di chiamare la bambola - appunto - come lui, la vestiva con i suoi stessi abiti e Gene attribuiva a Robert la bambola alcuni episodi alquanto strani e dispettosi che accadevano nella casa; nessuno credeva che Gene dicesse la verità fino a quando alcuni suoi compagni di classe e persone di passaggio giurarono di averlo visto affacciato alla finestra dell'attico o di finestra in finestra della casa mentre lui, però, si trovava a scuola, ospiti sentivano la voce di un bambino e risuonare i suoi passi nelle stanze quando Gene non era in casa. I familiari del bambino affermavano di vedere la bambola aggirarsi per casa e di sentire la sua risata così presero la decisione, in seguito all'ansia e la paura che Gene mostrava di avere, che la bambola fosse rinchiusa in soffitta, dove rimase per diversi anni.

Robert Gene - il bambino - divenne uomo ed artista pittore e desiderava per la moglie una vita piena di agio, così decise di trasferirsi nella casa di famiglia ereditata in seguito alla morte del padre, la bambola crebbe con lui ma Gene aveva rimosso i ricordi riguardo alla bambola che gli faceva avere gli incubi di notte facendolo correre al capezzale dei genitori uralndo "E'stato lui!"

In seguito al ritrovamento della bambola un attaccamento quasi morboso li legava, tanto che sua moglie disapprovava questo atteggiamento arrivando a dubitare della sanità mentale del marito quando egli decise di adibire una stanza tutta per la bambola da cui potesse guardare fuori dalla finsetra, una torretta della casa divenne la stanza di Robert la bambola.

La moglie temeva la bambola, la donna diceva di sentirsi osservata e di trovarla spesso in posizioni diverse da cui l'aveva lasciata.

Nel 1972 Robert Gene morì non prima di essersi stancato delle misfatte della bambola che continuava a fare i suoi soliti dispetti agli ospiti e a spostarsi per la stanza e averla rinchiusa di nuovo in soffitta, alla sua morte la moglie immediatamente mise in vendita la casa con la bambola chiusa nuovamente in soffitta.

I nuovi proprietari della casa avevano una figlia che non appena trovò la bambola in soffitta la portò nella sua camera da letto. Ben presto Robert mise in subbuglio la bambina una notte in cui lei gridando disse che la bambola l'aveva attaccata ed era salita sul letto tentando di ucciderla, cosa che afferma ancora ora da donna adulta.

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