Capitolo 6

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CANZONE DEL CAPITOLO:
-ANIMALS (MAROON 5)

OPPURE
-BECUASE OF YOU (KELLY CLARKSON)

Edo non venne più a trovarmi dopo quella notte.

Dopo ciò che gli dissi quella notta, era come se io non esistessi più per lui, ma insomma io l'ho fatto per il suo bene, non volevo che si immischiasse tra me e Francesco, perché già, dopo il giorno in cui mi ha forzata a stare ferma e a subirmi tutto ciò che mi stava facendo il caro Mr. Viti ha deciso che dovevo passare tutti pomeriggi con lui, non dovevo dire a nessuno che ero forzata e non dovevo dire ciò che mi faceva.

Erano passate ormai settimane da quando questa storia continuava .

Quel giorno Francesco doveva tornare da me alle 5 per portarmi da qualche parte abbandonata della città, o a casa sua, come spesso accadeva:

-Anna alle 5 ti vengo a prendere e andiamo a casa mia, okay?-

-sisi a dopo..-

Erano ormai le 3 del pomeriggio e scesi in cucina per mangiare qualcosa, quando invece mi venne un idea: era troppo tempo che soffrivo per ciò che mi faceva Francesco, mi usava come se fossi la sua bambolina, eppure mi chiedevo dove fossero finiti tutti i bei momenti, le risate e tutto quello che avevo passato insieme al mio vecchio migliore amico Framy. Framy non esisteva più. Così presi un po' di soldi che erano dentro il portafoglio di mia madre, misi 3 bottigliette d'acqua dentro uno zainetto e ci misi anche una felpa, presi il telefono ed un carica batterie portatile ed uscii di casa.

Non sapevo dove andare, cosa fare, così andai nel primo posto che mi venne in mente: andai allo skate park a passo svelto cercano di superare tutti,ma quando incrociai il SUO sguardo cercai di andare via il più velocemente possibile.

Passai nel parcheggio, dove l'ultima volta Edo e Frà si erano scontrati e corsi via e salii le scale, piano piano arrivai al piano superiore dove mi portò Edo, dove mi fece vedere il vestito e dove si trovavano le mille piante e i mille fiori di sua nonna:

Notai che però molti fiori erano appassiti; mi sedetti poi atterra, vicino le piante di tulino bianco e rosso.

Iniziai ad accarezzare i petali ed ad annusare il profumo di quei fiori che tanto amavo finché non sentii un rumore e quando vidi Edo mi spaventai:

-Edo...- sussurrai

-Anna.-

-come stai?-

-uh assolutamente bene non credi? -

-mi dispiace..se solo tu capissi..-

-cosa?! Cosa dovrei capire eh?!- urlò

-non posso dirtelo-

-parla Anna!!! Dimmelo!!-

-non posso!! Non capiresti! Ti incazzeresti ancora di più! - urlai più forte io.

- ho detto dimmelo! - e fece l'ultima cosa che mi passò per la mente: uno schiaffo.

Avevo le sue dita sulla guancia.

Sentivo le lacrime scendere piano piano, la vista appannarsi e la guancia pizzicarmi sempre di più.

-sei un bastardo-

Scappai giù per le scale mentre lui mi rincorreva gridando il mio nome, ma no, non lo volevo ascoltare.

Con lo zaino in spalla uscii dal parcheggio superando anche lo skate park:

-Anna dove corri?!- sentii dire Rick.

Ma non mi fregava.

Corsi alla fermata per aspettare l'autobus ma guardai in lontananza Francesco con lo skate, così impaurita tornai indietro verso il parcheggio.

Complicated - Edoardo IncurvatiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora