Capitolo 1

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CANZONE DEL CAPITOLO:
SKATER BOY (AVRIL LAVIGNE)

La sveglia iniziò a suonare ripetutamente,ciò significava che erano le 7 e che era ora di prepararsi per l'ultimo giorno di scuola e la cosa mi emozionava molto : "passerò un'estate indimenticabile" diceva ripetutamente la mia mente.

Sarei andata tutti i giorni allo skate park,tutte le notti nei pub, avevo programmato tutto insieme al mio migliore amico .

Scesi dal letto e aprii l'armadio per prendere i vestiti da mettere: optai per degli skinny neri strappati alle ginocchia e una canottiera di Francesco,il mio migliore amico, il quale l'aveva lasciata in camera mia il giorno prima quando venì a casa mia per le ripetizioni di latino.

Misi le mie amate vans nere e corsi in bagno per lavarmi il viso , truccarmi e sistemarmi almeno un pochettino i capelli: feci una linea spessa di eyeliner sull'occhio destro e poi feci la stessa cosa sull'altro per poi mettermi molto mascara,ero una che amava molto il nero e spesso speravo di nascondere i miei piccoli occhi marroncini in quelle linee di eyeliner.

Presi lo zaino,il telefono e le cuffie e scesi giù a fare colazione,salutai mia madre e corsi alla fermata dell'autobus ad aspettare il mio amato maritoh (Francesco) lo vidi poi correre verso di me e io di istinto corsi verso di lui e gli saltai addosso come un koala facendo cadere entrambi atterra,scoppiammo a ridere come pazzi. Ci conoscevamo da anni era più grande di me di 2 anni eppure eravamo in classe insieme perché era stato bocciato due volte: la prima volta perché ruppe il rubinetto del lavandino del bagno dei maschi e la seconda volta perché mandò a quel paese la prof. Ogni giorno veniva a casa mia a cena,rimanevamo svegli fino a tardi e poi lui mi dava il bacetto della buonanotte per poi sgattaiolare dalla finestra della mia stanza e tornare a casa sua,ci conoscevamo sin da quando ero piccola e era da sempre il mio migliore amico,come un fratello,lui c'era sempre stato per me,e io sempre per lui,avevamo questo rapporto di amicizia strano che solo noi due potevamo capire,solo io e lui,due bambini isolati dal mondo senza altri amici,senza altri che ci capivano,ci bastavamo,noi viaggiavamo con la mente,eravamo un passo avanti al mondo:

-tu sei pazza,la mia maritah pazza- ridacchiò dandomi un bacio sul naso come spesso faceva,ridacchiai per il solletico. Mi scostai da lui e mi rimisi in piedi per aspettare l'autobus.

- hai studiato bene le pagine di latino che ti avevo detto? Sai che oggi interroga quella racchia vero?- gli chiesi,lui spalancò gli occhi e sussurrò:

-come interroga?-

-si...te lo avevo detto quando eri venuto a casa-

Mi guardò con uno sguardo pervertito - come se avessimo studiato- e poi tornò serio - va beh studierò in classe-

-genio sveglia !! Abbiamo latino alle prime tre ore-

Ci pensò un po' su e poi disse:

-studio sull'auto dai-

Sentii qualcuno correre verso di noi e quando mi voltai notai le mie due migliori amiche: Francy (canadese, si trasferì in italia all'età di 12 anni con sua sorella maggiore,Maggie) e Alice (toscana, due anni più si di me bocciata in terza media per aver cacciato dalla classe la professoressa di matematica, si trasferì qui a Roma all'età di 14 anni) .

-allora?! Passato l'autobus?!- disse tutto d'un fiato Francy con il suo accento con il fiatone per la corsa.

-...no....ma perché siete venute qui? Non lo potevate prendere alla vostra di fermata?- chiese un po' scocciato Framy.

-volevamo farvi compagnia- disse timidamente Francy. Ebbene si. Ad Francy piaceva Francesco da quando l'ho conosciuta,vale a dire in primo superiore.

Complicated - Edoardo IncurvatiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora