CANZONE DEL CAPITOLO :
LIFE IS WORTH LIVING (JUSTIN BIEBER )Rimanemmo abbracciati a guardare le stelle per ore, finché non decisi di tornare a casa.
I giorni passavano, e la mia vita sembrava una noiosa routine: mi svegliavo, andavo dallo psichiatria dove mia madre mi aveva preso appuntamento per risolvere nella mia testa la questione dell'essere stata picchiata e...altro, mangiavo, stavo con Edo, andavo a trovare Francesco, tornavo a casa, mangiavo, andavo alla collina insieme a Edo e gli altri.
Tutto sembrava andare per il verso giusto a parte Francesco che non si svegliava.
Finché le cose non cambiarono un giorno:
-cosa vuol dire che è peggiorato?!- urlai al dottore .
-il ragazzo ha avuto delle complicazioni e non sappiamo se ce la farà -
-spero stia scherzando. Sta scherzando?!?!-
-non si agiti o dovrò chiamare la sicurezza-
Mi accasciai atterra mettendomi le mani sulla testa sentendo le lacrime pizzicarmi gli occhi:
-non può abbandonarmi- in quel momento sentii dei passi e quando alzai lo sguardo mi resi conto che stavano venendo verso di me Rick, Yuri e Edo.
-Anna ?- alzai lo sguardo e corsi ad abbracciare Rick: già, avevamo risolto.
-è peggiorato, non si sa se ce la farà Riccardo- piansi singhiozzando .
Riccardo guardò me e poi il dottore come per chiedere spiegazioni:
-ci sono state delle complicazioni, mi dispiace-
-possiamo almeno andarlo a vedere?- chiese Yuri.
-mh...- il dottore esitò un secondo e poi rispose - due alla volta, dai andate.
-andiamo prima io e Anna, okay scema?- mi chiese Riccardo.
-si si-
Mi passo un braccio sulle spalle sotto lo sguardo omicida di Edoardo:
-Edo calmo che è tua- disse Riccardo, ed entrammo.
Mi sembrò di star rivivendo il primo giorno in cui andai a trovarlo.
Mi sedetti sulla poltroncina vicino il letto e chiusi gli occhi sperando di risvegliarmi in un'altro mondo, un mondo in cui tutto era positivo, un mondo in cui Francesco era acconto a me, sveglio, con la sua contagiosa risata.
-hey Fra come stai?- gli diedi un bacio sulla fronte come sempre- mi manchi tantissimo, ho bisogno di te-
Nella stanza ormai dominava un silenzio tombale, finché esso non venne distrutto da una voce, un sussurro:
-Anna- Sentii sussurrare.
Spalancai gli occhi e mi voltai verso Francesco:
-Fra- Sentii dire Riccardo.
-Francesco- mi coprii la bocca con le mani.
Rick si alzò dalla sedia ed andò a chiamare gli altri e i dottori .
-oh cristo Dio Francesco-
-scusa-
Strinsi la sua mano alla mia con tutte le forze che aveva e una lacrima scivolò sul mio volto, cadendo poi sul collo di Francesco:
-hei-
gli diedi un bacio sulla fronte:
-scusa- disse
-shh è tutto okay Framy. È tutto okay-
-scusa-
-Fra non chiedermi scusa-
Entrarono il dottore e gli infermieri correndo, mentre uno di loro mi prese per il braccio e mi trascinò fuori:
-aspetti qui, ora non può entrare-
-piccola che è successo?- Sentii dire Edoardo dietro di me, e quando mi voltai gli saltai addosso:
-Edo, è sveglio. Francesco è sveglio. È vivo-
-oh santo dio-
Mi scostai da lui ed andai ad abbracciare gli altri.Il dottore uscì dalla stanza dopo 3 quarti d'ora con il resto degli infermieri:
-allora?! Come sta?- chiesi io.
-sta meglio, tra una settimana o poco più potrebbe uscire-
-possiamo andarlo a trovare? - chiese Yuri.
-sisi andate-
-io entro per ultima, avviso o suoi genitori e poi vado io- dissi io: avevo bisogno di parlare con lui da sola.
La mamma di Francesco rispose solo dopo uno squillo.
-dimmi Anna-
-lui...lui è sveglio-
-che cosa?!-
-Francesco si è svegliato-
-oh mio dio, chiedo un'ora di permesso, sarò lì il prima possibile!!-
Riattaccai ed aspettai che i ragazzi uscissero dalla stanza, non vedevo l'ora di parlare con lui.
Avevo bisogno di risolvere un paio di cosette.
Dopo un po' di minuti uscirono e io bussai alla porta per poi aprirla con un sorriso sul volto:
-posso entrare?-
-entra entra-
Mi sedetti sulla poltrona accanto a lui.
Il silenzio aveva invaso la stanza bianca, così decisi di parlare:
-allora...stai meglio?-
-si più o meno, cos'è successo in questi giorni?-
-mia madre mi ha mandata dalla psichiatra-
-Perché? -
-vuole aiutarmi a dimentire -
Rimase a guardarmi dispiaciuto per poi dire flebilmente:
-scusa-
-per cosa?-
-per ciò che ti ho fatto Anna. Ti ho rovinata, scusa non volevo. È solo che...-
-è solo che...?- lo incitai a continuare la frase.
-Anna ti amo, davvero. Anna io...scusa- sospirò -però voglio che tu stia bene -
-spero sarai felice Fra. E spero troverai una ragazza che ti meriti- sorrisi.
-ti voglio bene scema-
-anch'io Framy. Anchio- gli diedi un bacio in fronte ed uscii fuori dalla stanza.
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Complicated - Edoardo Incurvati
Hayran Kurgu«Perché te ne sei dovuto andare complicando le cose?» --------------------------------------- Vorrei dedicare questa storia al mio idolo, Edoardo Incurvati, bassista della band italiana gli "Embrace Your Dreams" o meglio conosciuti come "My Dreams"...