-Sono esausto!- esclamò Mark buttandosi per terra con un asciugamano intorno al collo.
-State migliorando parecchio, se continuate così riusciremo a vincere il football frontier- disse Silvia entusiasta, porgendo a Mark una bottiglia d'acqua e lui rispose con un sorriso.
-Avete ancora molto da imparare. Non rammolitevi proprio ora- disse Nally rigida.
Dal suo tono e la sua postura mi sembrava un sargente in minigonna.
-Certo che no! Noi miglioreremo sempre di più ed infatti questa sera faremo un'allenamento extra!- disse Mark alzandosi di scatto dal suolo mentre alcuni compagni dopo quell'affermazione assunsero un'espressione stanca. Sicuramente lo credevano un caso irrecuperabile.
-Allora Kate, come ti è sembrato l'allenamento?- chiese Celia facendomi venire un colpo.
-Sono stati bravi ed è divertente vederli giocare- dico sorridendo.
-Allora diventerai una manager?-
-Non ho detto questo. Non fraintendermi, mi piace vederli giocare e la passione che mi trasmettono, nonostante non ci capisca niente di calcio. Ma la mia passione rimane pur sempre la letteratura, i miti di varie culture...-
-Lo sai che puoi fare entrambi? Gli orari non coincidono e ti farebbe acquistare più crediti. E poi, una manager in più ci servirebbe con questi qui...- disse indicando la squadra che in quel momento stava discutendo sugli allenamenti extra. Il mio sguardo cadde nuovamente su quello del rasta, che se ne stava in disparte ad osservarli insieme ad un ragazzo dai capelli biondo platino.
Rimasi a fissarlo per qualche secondo, fino a quando, accortosi del mio sguardo su di lui, si voltò a guardarmi. A quel punto mi girai di scatto verso Celia con il volto in fiamme.
-N-non lo so, ci devo pensare. Ti faccio sapere- dico balbettando leggermente.
-Okay- dice sorridendomi sornione. -Ed ora tutti a casa!- esclamò in direzione della squadra che non appena si accorsero del calar del sole si prepararono per tornare nelle proprie case.
-Andiamo?- chiesi a Mark.
-Dobbiamo aspettare Axel, Jude e Nathan- disse guardandosi intorno alla ricerca dei suoi compagni. -A proposito...- cominciò guardandomi negli occhi. Cosa avevo fatto? Il panico mi assalì -Ho notato che durante gli allenamenti non hai staccato gli occhi da Jude.-
Mi pietrificai. Da quando Mark è diventato un attento osservatore?
-L'ho hai già visto da qualche parte?- chiese ingenuamente.
No...non era affatto diventato un'abile osservatore. Mi lascio sfuggire una piccola risata.
-Si, Mark...-
-Non mi sorprende affatto. Infondo ha vinto tre volte consecutive il Football frontier e la sua vecchia scuola è rimasta imbattuta per quarant'anni- dopo quell'affermazione la mia espressione mutò notevolmente. Sono passata da divertita a sorpresa.
Una squadra imbattuta per quarant'anni.
-Ma questa volta sarà diverso. Quest'anno a vincere sarà la Raimon- esclamò entusiasta. Invidio tutta quell'energia che riesce a trasmettere.
-Finalmente siete arrivati!- la voce squillante di mio fratello mi distoglie dai miei pensieri.
Mi volto e vedo Jude e Axel.
-Scusa Mark ma Jack ci ha trattenuti.- cominciammo a camminare - Ci ha chiesto di convincerti a non fare allenamenti extra questa sera- disse Jude divertito. Mark invece sbuffò -Solo perché mia sorella è appena tornata. Ma la prossima volta non la scamperà!- disse in tono autoritario. Un tono che proprio non gli si addice e che lo rende piuttosto buffo.
-Prima stavamo parlando proprio di te, Jude.- disse Mark con molta nonchance mentre io a quell'affermazione avvampai. Sentii lo sguardo del centrocampista su di me.
-Di me?- chiese.
-Si...ho notato che durante gli allenamenti non ti toglieva gli occhi di dosso.- continuò. In quel momento sarei voluta sprofondare o mettere la testa sotto al terreno come gli struzzi.
Sento ancora il suo sguardo su di me e noto un leggero rossore sulle sue guance e un sorriso divertito sul volto di Axel.
Forse dovrei intervenire, prima che Mark continui.
-I-io...ti avevo già visto su una rivista...- dissi -S-sulla tua scuola...e sul football frontier- continuai cercando di mettere insieme ciò che mi aveva raccontato Mark.
-Sei anche tu un'appassionata di calcio?- chiese Axel e sentii di essere ritornata al mio colorito. L'avevo scampata. Ma scampata da cosa?
-Non esattamente...io sono più un tipo da letteratura e non vado molto d'accordo con lo sport. Mi piace guardarlo, ma a praticarlo sono un disastro- dissi continuando a guardare davanti a me.
-Sei sicura di essere la sorella di Mark?- chiese Axel sorpreso.
Sorrisi divertita nel vedere l'espressione dei due migliori amici di mio fratello. Feci comunque un cenno col capo.
-Noi ora dobbiamo girare. A domani.- disse Mark salutandoli ed io feci lo stesso.
Una volta a casa venimmo persuasi dall'odore del ramen.
-Ma vi sembra questa l'ora di tornare?- sbraitò nostra madre non appena ci chiudemmo la porta alle spalle.
-Scusa, ma abbiamo perso un po' più di tempo in chiacchiere con i miei amici- disse Mark portandosi una mano dietro la testa.
Nostra madre ci squadrò dalla testa ai piedi.
-Su forza. Andate a darvi una ripulita che tra un po' si mangia.-
Detto ciò andammo di sopra a ridarci una sistemata per poi scendere nuovamente giù in cucina.
-Papà non c'è?- chiese mio fratello.
-Questa mattina è partito per un viaggio di lavoro. Tornerà tra due settimane- disse continuando a mettere il ramen nelle ciotole.
-Oggi ho dato una ripulita alla tua vecchia camera. Puoi dormirci già da questa notte e decidere come intendi allestirla.-
Annuì per poi comumciare a mangiare.
Per tutta la durata della cena parlammo del mio primo giorno di scuola e di cosa mi sono persa negli ultimi anni. Si fece quasi mezzanotte ed allora decidemmo di andare a dormire.
Non appena entrai nella camera mi buttai sul letto per poi addormentarmi tra le braccia di Morfeo.
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Innamorata di occhiali e mantello [Inazuma Eleven. JudexOc]
RomanceKate, sorella di Mark Evans, dopo anni passati in America con la nonna, ritorna finalmente in Giappone dove si unirà come manager alla squadra della Raimon. Lì dovrà fare i conti con i suoi sentimenti, la famiglia e la scuola. Riuscirà nel suo inten...