Capitolo 1||

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Capitolo 1.

Cory Price.

Il solo nome mi metteva i brividi.

Mi condusse fuori dall'appartamento; mi teneva per il braccio, temendo che cambiassi idea e provassi a ribellarmi. Camminammo fino al parcheggio e poi mi spinse di malagrazia nei sedili posteriori della sua lussuosissima auto nera.

Ero dannatamente spaventata, trattenevo il respiro cercando di non farmi notare troppo da Cory che intanto guidava l'auto nei sedili davanti con un'aria soddisfatta.

Rimanemmo in silenzio per quasi tutto il viaggio in auto.

-Ah, ho una cosa per te.- Ghignò Cory, prendendo una sacchetto e passandomelo.

Lo aprii con le mie piccole e rovinate mani tremanti. Un completino intimo. Non era dei migliori, il tessuto era scadente. Era nero pece, una terribile scelta per la mia pelle pallida; ma sopratutto era sgambato, pizzato. Mai visto completino più volgare.

-Non lo metterò mai.-Mormorai rigirandomelo tra le mani.

-Il contratto che tu hai firmato però, dice il contrario. Sei mia in tutti i sensi.-Rise l'uomo leccandosi le labbra e riprendendo a guardare davanti per non sbandare con la macchina.

-L-la prego...-Sussurrai con gli occhi lucidi e le gambe che tremavano.

-Sei vergine?-Chiese, ignorando del tutto la mia supplica.

Annuì tremando e Cory squadrandomi dallo specchietto sorrise soddisfatto.

-Perfetto. Agli uomini -e anche alle donne; perchè mettitelo in testa, se una lesbica vuole fare sesso con te tu lo farai.-piace quando una bambina come te perde la verginità con loro. Presto non lo sarai più comunque.-Mi rispose.

Mi spaventai tantissimo. Incominciavo a rendermi conto dell'enorme cazzata che avevo fatto. Non avevo ragionato; avevo visto mia madre e mia sorella in lacrime e avevo deciso di trovarmi un lavoro, il più squallido.

Era una scelta orribile, ma a fin di bene, perciò non mi pentii.

Strinsi convulsamente il lembo del vecchissimo felpone di mio padre che indossavo, cercando di calmarmi.

-Inizierai oggi stesso.-Mi disse.

Nessuno parlò più.

Arrivati al night club venni condotta nelle stanze del personale. Non ero mai entrata in un locale a luci rosse, non ero mai entrata in un locale in generale, ma quel luogo me lo immaginavo molto diverso.

Il luogo era misero, povero, sporco. Mi chiesi come facevano gli uomini a venire qui a fare sesso, in un luogo così sudicio. Forse perchè le puttane erano a basso prezzo.

Cory mi spinse in una stanza, probabilmente la mia, e chiuse la porta. Per l'urto dello spintone caddi in terra.

Dopo essermi alzata mi guardai intorno. La stanza aveva le pareti bianche sporche di muffa, il pavimento era pieno di polvere e c'erano anche dei preservativi usati. Storsi il naso.

La stanza era arredata poco e niente. Insomma, c'era solo un materassino sporco e sudicio adagiato sul pavimento, senza nemmeno un cuscino o una coperta.

Accanto c'era un mobiletto scadente e scheggiato. Aprì il comodino e rabbrividì.

Giochi erotici.

Vibratori dalle più svariate forme e dimensioni, candele, frustini,e mille altri oggetti per maniaci e masochisti. C'erano addirittura delle pastiglie per far produrre alle prostitute del latte anche se non gravide e un tiralatte.

Ma che schifo.

Una lacrima mi rigò il volto, una seconda, una terza. Finchè non scoppiai in lacrime accasciandomi sul pavimento. Appoggiai la schiena alla parete e cercai di asciugarmi il volto con le maniche troppo lunghe della felpa.

Mi alzai in piedi e uscii dalla stanza, guardandomi intorno spaesata. Entrai in una saletta dove c'erano varie ragazze. Le prostitute.

Avevano tutte un'espressione triste e desolata; qualcuna piangeva.

Guardai sconvolta la scena. Erano sporche, smagrite, depresse. Notai una ragazza in particolare, emanava un'aura diversa dalle altre. Benchè smagrita e sporca, lei sorrideva lievemente e tentava di consolare le altre.

Era mora e aveva due splendidi occhi marroni leggermente a mandorla, cerchiati da occhiaie che rovinavano l'effetto etereo.

Mi venne incontro sorridendomi e mi abbracciò, infondendomi conforto. I miei occhi divennero nuovamente lucidi.

-Ciao! Sei nuova, vero?-Mi chiese, prendendomi le mani tra le sue e stringendole forte.

Notai che sotto quel sorriso la ragazza voleva piangere, esattamente come le altre.

-Si, sono Beatrice. Tu sei?-

-Sono Eleonora, piacere.-Sorrise.

-Si nota t-tanto che sono nuova?-Chiesi senza allegria nella voce, asciugandomi le lacrime secche dagli occhi.

-Occhi sgranati, impaurita e sembri un pulcino bagnato. Inoltre mi sembri ancora troppo ingenua per essere una del mestiere. Sei messa in condizioni migliori rispetto alle ragazze qui presenti.-Disse, indicando con il mento le ragazze. Erano tutte segnate da lividi, graffi, frustate. Il loro sguardo era vuoto.

Abbassai lo sguardo, deglutendo a fatica.

-E' solo questione di pochi minuti e poi...Perderò la verginità. Ma devo farlo, per la mia famiglia. Loro hanno bisogno di soldi.-Mormorai.

-Ma...Qui non si riceve nessuno stipendio. Noi siamo prigioniere di questo luogo orribile.-Disse Eleonora, posandomi una mano sulla spalla, consapevole fossi stata ingannata.

-Cosa?-Sussurrai sconvolta. Andai verso la porta e cercai Cory, trovandolo fortunatamente poco dopo, mentre si beveva un Martini.

-Cosa c'è?-Chiese burbero notando la mia presenza.

-Mi ha mentito! Lei mi ha mentito! Qui non paga nessuno! Lei sa che io ho bisogno di soldi! Io non lavorerò gratis, grazie e arrivederci.-Sibilai arrabbiata dirigendomi verso le porte, chiuse però prontamente a chiave.

-Non uscirai mai più di qui.-Ghignò Cory.-E stai attenta a non farti venire in mente di scappare, altrimenti potrebbe succedere qualcosa di molto brutto alla tua famigliola adorata. Intesi?-Chiese cattivo per poi prendermi malamente per un braccio.-Tra poco arriverà un mio fidato cliente, vedi di svolgere un buon lavoro altrimenti sai quali saranno le conseguenze.- Mi spinse nella mia stanza per poi chiuderla a chiave.

Scoppiai in lacrime, sperando che a mia madre e a Maya non succedesse niente.

Poco dopo la porta si aprì nuovamente.

-E' ora.-

Continua...

Come al solito ringrazio @onlyourheart per avermi aiutata con i dialoghi e la caratterizzazione dei personaggi.

Non aggiornerò Prostitute e nemmeno Impasse fino ai primi di luglio essendo che domani parto per la Puglia e non avrò il pc dietro. Scusatemi e spero che continuerete a seguirmi e stimarmi come prima.

Un abbraccio,

Shary.

Prostitute ||Beatrice VendraminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora