Capitolo 4||

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Capitolo 4.

Chiusi il condotto dell'aria, e mi sedetti sul letto, guardando preoccupata la porta.

-Beatrice, questa volta non la passerai liscia...Troverà il modo di fartela pagare...E non mi riferisco solo ad una marea di botte come al solito.-Disse Eleonora preoccupata, posandomi una mano sulla spalla.

-Voi non sapete nulla, okey? Non vi voglio far immischiare in questa storia, anzi, sarebbe il caso che usciste dalla camera prima che arrivi Cory.-Dissi sicura.

-Vuoi prenderti tutte le colpe?! Non possiamo accettarlo.-Disse Giulia determinata.

-E invece lo farete. Vi chiedo solo il modo di riuscire a far scappare mia sorella da questo luogo e farla tornare sana e salva da mia madre.-

-Farò di meglio, ci salveremo tutte ragazze. Ve lo prometto.-Ci abbracciò determinata Eleonora.

-Hai un piano?-Chiese Giulia sbalordita. Mai nessuno era scappato da quella prigione.

Nessuno.

Eleonora si avvicinò più a noi, sussurrando.-Ci sono voluti anni, ma finalmente ho localizzato il posto in cui Cory nasconde il mio cellulare. Su quel telefono ho il numero di un mio vecchio amico, viveva in strada con me. Sono sicura che una volta saputa la situazione verrà ad aiutarci e a tirarci fuori di qui. Uscire da sole è impossibile, ma con un aiuto dall'esterno...-Non concluse la frase.

-Ma è fantastico!-Squittì Giulia.-C'è soltanto un problema...Come farai a prendere quel telefono? Cory è sempre vicile e attento a ogni cosa che facciamo.-concluse.

-E qui entra in gioco Beatrice.- Gli sguardi delle mie amiche caddero su di me.-Quando Cory scoprirà la "fuga" di Maya se la prenderà con Beatrice. Rimarrà impegnato con lei per almeno un'ora. Avremo il tempo di trovare il cellulare e chiamare il mio amico Saul.-

-Sei sicura che questo...Saul...Ci aiuterà? I maschi sono tutti uguali. Hai avuto modo di vederlo con Cory, no?-

-Saul è diverso. Ci aiuterà, ne sono sicura. Lui è come un fratello per me. Quando vivevamo in strada...La vita era molto dura. Si faticava a trovare qualcosa da mettere sotto i denti. Saul si faceva sempre il culo per far mangiare sia me che lui. Faceva i lavoretti alle persone, portava i giornali, il latte...Era troppo pericoloso espormi, essendo in periferia e allora lavorava sia per me che per lui, nonostante avesse soltanto quattordici anni. Si immischiava sempre in qualche rissa pur di difendermi dai bulletti di strada.-I suoi occhi si fecero lucidi ripensando al suo caro amico.

-Allora, accetti Bea? Cory ti farà molto male e ti ha già conciata per bene prima.-Disse Giulia preoccupata.

Sospirai e chiusi gli occhi.

Tutto per mia sorella.

Tutto per la salvezza mia e delle persone che amo

Li aprì.-Si, accetto.-

***

-Beatrice!-La voce di Cory, perfetto. Si era accorto dell'assenza di Maya.

In quei due giorni nessuno aveva chiesto di scopare con una bimba di 6 anni e lui alla sua non-presenza non ci aveva fatto molto caso, ma ora si.

-Dov'è quella puttana di tua sorella? Un cliente la vuole.-Gridò.

Oh, meraviglioso. Era pure di cattivo umore.

-Non te ne sei accorto?- Ghignai con finta sicurezza.-E' scappata via.-Mentre ci conversavo vidi Eleonora prendere di scatto il telefono dalla cassaforte dimenticata aperta. Il gioco era fatto.

-LEI COSA?!-Urlò furibondo.

-Sì.-Confermai soltanto.

Un pesante ceffone mi arrivò dritto al viso, facendomi girare la testa.

-Pagherai per averla fatta scappare lurida vacca che non sei altra!- Urlò. Prese le chiavi e uscì in fretta e furia dal locale, chiudendolo a chiave.

-C-cosa vorrà fare?-Chiesi spaventata.

Eleonora intanto stava parlando al telefono con il suo amico.

"Pronto? Chi parla?"

"Saul! Sono Ele! Dio quanto mi sei mancato"

"ELE?! Ti credevo morta! Tutti ti credevano morta! Che fine hai fatto? Perchè non ti sei fatta sentire per tutti questi anni?!"

"Saul i convenevoli a dopo. Sono nei guai."

La voce di Saul si fece cupa."Dimmi".

"E' anni che sono prigioniera in un night club, mi costringono a prostituirmi e insieme a me due mie amiche più una bambina di sei anni. Senza contare le altre ragazze presenti qui. No sono mai riuscita a chiamarti perchè mi hanno confiscato tutto...I-io...-Eleonora scoppiò in lacrime.

"Vengo a prenderti, anzi, vengo a prendervi tutte. Non ti preoccupare e non piangere. Ci sono io ora. Dove siete? Voglio la via."

"Via **** numero 4, Milano. Fai attenzione. Qui non si scherza."

"Porterò un paio di amici. Adesso sono in Australia per un film, ma prendo subito il primo aereo che mi porterà da te. Una settimana e sei fuori con le tue amiche, sana e salva."

"Film?! Australia?! Sta arrivando Cory. Devo andare. Torna presto."Chiusi e riportai il telefono in cassaforte prima che rientrasse Cory.

***

Cory ritornò con mia madre in sala. Spalancai gli occhi. Perchè quella stupida non era scappata?! Perchè?!

La stava trascinando di peso.-Vedi cosa faccio io a chi scappa?- Aveva una pistola in mano. La puntò sulla tempia di mia madre che singhiozzava chiamandomi.

Brutto, bruttissimo presentimento.

Una lacrima mi rigò il volto, due, tre.-N-Non farlo ti prego. Farò tutto ciò che vuoi.-

-Troppo tardi.-

Uno sparo.

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Continua.
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Prostitute ||Beatrice VendraminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora