I have a dream

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- I have a dream.
- ...
- ...
- ...
- I have a dream.
- Abbiamo capito, Martini. Vada avanti.
- You had a dream.
- Have.
- Scusi?
- You have a dream.
- You have a dream.
- Sì, l'ho detto io.
- Him...
- He.
- He have a dream.
- Has.
- Has have a dream.
- Senta, Martini, lei non ha studiato.
- Ieri la sapevo, prof.
- Ma stanotte l'ha dimenticata. Cinque.
- Mi dia un'ultima possibilità, prof.
- E va bene. Mi coniughi un ausiliare. To be.
- I be.
- Quattro. Cometti?
- Sì, prof?
- Trova così interessante l'inserviente che pulisce i nostri vetri?
- Lui no, prof. Ma lassù in alto c'è...
- Venga al posto di Martini, Cometti, le faccio vedere io una cosa interessante.
- Ma mi ha già interrogato il 3 dicembre, prof.
- Oggi è il 25 maggio, Cometti.
- Times flies.
- Come, prego?
- Flies. The times.
- Time, Cometti. Time. Altro che quotidiani volanti.
- Non ho capito, prof.
- Lasci perdere.
- Ma io alle sue lezioni ci tengo sempre a capire tutto, prof.
- Cometti. Venga qui o le metto due.
- I am coming.
- Questa l'ha detta giusta.
- You're welcome, prof.
- Stia pur lì, Cometti. Cinque. Maestri?
- I am here to serve you, Professor, as always.
- Maestri, illumini per me questa triste e grigia mattinata.
- Doubt thou the stars are fire. Doubt that the sun doth move. Doubt truth to be a liar. But never doubt I love.
- Oh, Shakespeare. Lei sì che sa parlare, Maestri.
- E anche sputare.
- Cometti, ma che dice?!
- Professor, do not listen to him. È solo invidioso che io so parlare e lui no.
- Silenzio! Cometti, si spieghi.
- Prof, ricorda quella volta che è stata a casa per una settimana?
- Certo. A febbraio. Presi la mononucleosi.
- Professor, do not trust Cometti! He's not good at speaking.
- Maestri! Zitto!
- E si ricorda, prof, che giorni prima aveva trovato il tappo del succo di frutta che tiene nel nostro armadio, stranamente svitato?
- When sorrows come, they come not single spies! But in battalions!
- Maestri, neanche Shakespeare le eviterà una sospensione se non tace!
- Professor, non riesco. Davanti a versi così subliminali io non posso tacere. Devo parlare.
- Le sublimino che sta partendo un'espulsione.
- Allora I will shut up.
- Cometti...
- Se mi mette sei le dico tutto, prof.
- Cometti!
- Scherzavo. È che Maestri noi lo chiamiamo il Dalai Lama.
- Cometti, ma che sta dicendo?!
- Injuries, Professor!
- Le injuries, Maestri, gliele procuro io se non chiuderà la bocca.
- Lo chiamiamo così perché Maestri sarà anche profondo come un Dalai ma...
- Ma?!
- Ma scatarra peggio di un...
- Mein Professor! Heil! Do not listen to him! I swear, I have never spat in your orange juice in the armadio!
- Lei ha fatto cosa, Maestri?
- Oh oh. Something is rotten in the state of Denmark...
- E anche nel suo orange juice, prof. C'era la mononucleosi di Maestri.
- Cometti! Maestri! Silenzio, tutti e due! Dal preside, ora!
- Sono qui, che è questo baccano? Si sente urlare dal corridoio.
- Classroom, stand up!
- Lasci perdere, professoressa Drinkwa... ehm, Bevilacqua. Piuttosto, mi spieghi cosa...
- Ah, ah! Allora è vero che il corpo docenti dietro le spalle mi chiama Drinkwater! Solo perché insegno inglese non significa che voi...
- Sempre meglio la water che il juice, prof.
- Cometti!
- Cometti!
- Mi scusino.
- Signora Bevilacqua, le posso garantire che...
- Signorina, signor preside.
- Signorina Bevilacqua...
- Ehm, chiedo scusa a tutti. Ho sentito che parlavate di horan giuis e così...
- Senta, lei! Qui stanno facendo lezione. Torni a occuparsi dei vetri.
- È che qui fuori fa un caldo tremendo, signor digerente...
- Ma quello che vedo lassù è un uccello morto?
- Something is rotten on our vetrata...
- Maestri!
- Maestri!
- I beg your pardon.
- Mio Dio. Ma si sta muovendo...
- Signor digerente, è che...
- Ma la smetta!
- Dice all'uccello?
- Dico a lei! Faccia qualcosa, lo tolga da lì. Oh, Cristo...
- Santa Maria...
- Fuori di qui! Tutti!

( Urla. Rumore di banchi e sedie che si rovesciano )
( Altri rumori, si fa fatica a capire )
( Urla, di nuovo )
( Colpi di arma da fuoco, due )
( Un verso disumano, tipo Dimetrodonte. No, più Pterodattilo )
( Un urlo solitario, studentessa )
( Altro verso disumano. Sempre Pterodattilo )
( Rumori di masticazione )
( Silenzio )
( Sbattere di ali immense )
( Silenzio )
( Silenzio, per un bel po' )
( Verso disumano in lontananza )
( Sirena dell'ambulanza - la rima non era voluta ma ce la lascio )

Ecco, più o meno il dream che ho fatto era così. Anche se i più maligni - quelli perfidi dentro - sosterranno che non sapevo come chiudere il dialogo e che quindi ho optato per il distopico (apocalittico).


Mattia, 9 giugno 2016


Nota dell'autore

Lo so, ultimamente mi vengono solo 'ste cagate. Ne ho quasi pronte un paio, di poesie vere, ma non mi convincono ancora.
Ormai è evidente, ho il blocco del poeta.

Mosche di burro e canne di HurriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora