Passo la birra a Giacomo e gli dico, Eccoli che arrivano. Ma a Giacomo non gliene frega più di venire nei boschi con me, per questo ha portato la radiolina. Stanotte gioca la sua squadra. La macchina entra nel parcheggio, fa un giro di perlustrazione e si mette in un angolino. Spegne i fari. Io mi accendo la sigaretta, stando attento a non fare troppa luce. È una familiare, dico a Giacomo. Stasera ci divertiamo. E infatti, mentre la portiera del guidatore si apre, e poi anche quella del passeggero, e le luci dell'abitacolo si accendono e i due fanno il giro per mettersi dietro, tiro fuori il binocolo e scopro che non sono due, sono tre, dietro c'è già un'altra donna. Tombola, faccio a Giacomo, leccandomi le labbra. Annullato, dice lui, e si dà una manata sul ginocchio. Gli scappa pure una bestemmia. Arbitro di merda, cazzo. Stacco gli occhi dal binocolo, lo guardo e scuoto la testa. Mi chiedo come abbia fatto a ridursi così.
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Mosche di burro e canne di Hurri
Historia Corta#2 in "Poesia" [luglio 2016] Borges diceva che ogni poesia è misteriosa, e che nessuno sa interamente ciò che gli è stato concesso di scrivere. Non per niente era Borges.