1.

27 1 0
                                    

"Asti, svegliati immediatamente! Tra poco passerà il pullman e non puoi assolutamente far tardi il primo giorno di scuola."
Come ogni mattina la voce rauca di quel cazzone di mio padre rimbomba per tutta la casa, cercando di convincere me e la mia pigrizia ad uscire da quell'ammasso di coperte e cuscini.
Dopo vari tentativi, stanca di sentire le sue lamentele, decido di alzarmi e dirigermi verso il bagno per fare una doccia fredda che sicuramente mi aiuterà a svegliarmi del tutto.
Finalmente, dopo essermi lavata e aver messo i miei soliti leggins con una canotta giallo fluo e le mie adorate converse total White, decido di dirigermi in cucina alla ricerca di qualcosa da mettere sotto i denti.
"Papà non so se più tardi posso venire per il set fotografico, ho un impegno con James" dissi frettolosamente sapendo a cosa andavo incontro..
"Asti, ti ho detto milioni di volte che non devi andare contro le mie decisioni e i miei ordini, e ti ho altrettanto proibito di frequentare quel drogato di James" disse mio padre, mentre si avvicinava sempre più a me sicuramente con l'intenzione di mollarmi uno dei suoi soliti ceffoni.
"Sì papà, hai ragione..scusami.." quasi sussurai, ma non per la paura, piuttosto perché ero stanca di quel suo comportamento e di quelle mani sudice che mi avevano sempre provocato lividi e sofferenza.
Mio padre si allontanò, permettendomi di prendere una mela al volo, per poi proseguire verso la porta con in spalla il mio zaino contenente quei due quaderni necessari a scrivere qualcosa, essendo solo il primo giorno.
Mi incamminai verso la fermata più vicina, aspettando l'arrivo del pullman e proprio lì incontrai il mio amico James.
"Ei Jam, scusami ma più tardi non posso proprio accompagnarti.." dissi con un tremendo senso di colpa.
"Asti, mio Dio..sta tranquilla, ti ha fatto di nuovo del male??"
James era l'unico che sapeva della mia situazione, della mia vita completamente disastrosa, e delle violenze che subivo da mio padre sin da quando ero piccola, ecco perché lo detestava con tutto se stesso e a quanto pare la cosa era reciproca..anche lui aveva dei problemi, ma se li procurava da solo. Aveva spesso usato droghe pesanti, e ogni tanto beveva un pò troppo ma 'è per rilassarmi Asti, non mi succederà nulla' diceva sempre..
"No, non mi ha fatto nulla stavolta e non so come mai, magari perché ha pensato che mi sarebbe spuntato qualche livido e a scuola se ne sarebbero accorti."
"Magari hai ragione, tuo padre è intelligente tanto quanto è disgustoso." disse con disprezzo.
"Dai James non parliamone più, c'è il pullman lì giù..proviamo a far andare nel migliore dei modi questa giornata."
Lui annuì e salì sul pullman che si era appena fermato davanti la nostra fermata e pensai, come sempre, a quanto la mia vita fosse vuota e insignificante.

Seppellire il passato.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora