La giornata passò abbastanza velocemente, e dopo 5 ore di lezione mi ritrovai fuori dalla classe con ancora in mente l'immagine di quel ragazzo e del suo stupendo sorriso.
Mentre passavo per il corridoio che conduceva all'uscita mi sentì chiamare, così mi girai..
"Asti finalmente ti stavo cercando da 20 minuti.." mi spiegò James mentre cercava di riprendere fiato.
"James che succede?"
"Stanno organizzando una festa grandiosa a casa di Zed Carper, dobbiamo assolutamente andarci, non possiamo mancare..sarebbe un modo per divertirsi e magari per non pensare a certi problemi quotidiani.."
Provai a riprendermi dopo aver sentito il nome 'Zed', ma non penso fosse lo stesso ragazzo di stamani, non solo lui possedeva quel nome..
"James sai perfettamente che mio padre non mi manderà mai a questo genere di feste, sono una sua schiava ormai, dipendo da lui e dalla sua crudeltà. Non posso nemmeno uscire per passare un pomeriggio tranquillo con un amico perché sono troppo occupata a soddisfare i suoi bisogni e a rendere il suo set fotografico abbastanza completo. James sono diventata la sua troia personale, lo capisci?? Sono stanca di tutto ciò!!" dissi in preda al panico..nemmeno capivo il motivo per cui avessi detto quelle cose così all'improvviso..forse ero solo stanca, stanca di vivere..
Vivevo ormai così da quando avevo 12 anni, da quando morì mia madre,la mia piccola Margherita..
La chiamavo così perché appunto era mia, la mia mamma..poi perché era minuta, aveva un corporatura esile, e Margherita era dovuto al fatto che amava quei fiori..
Indossava spesso abiti con motivi floreali dove erano presenti solo margherite,amavo quella donna e la amo tuttora.
Non posso dire lo stesso di mio padre, l'uomo più spregevole che io abbia mai conosciuto, colui che portò via tutto ciò che possedevo, persino la mia verginità..
Dalla morte della mia amata Margherita lui iniziò ad ubriacarsi, e una sera tornato a casa dalle sue solite bevute, ebbe un'idea..quella di distrarsi con la sua adorata figlioletta..
Mi prese dalla coda alta che avevo fatto e mi trascinò fino alla sua camera, mi tappò la bocca con una delle sue mani sudice e inizio a togliere i pantaloni del pigiama con l'altra..fece tutto in breve tempo, neanche me ne accorsi che già aveva anche indossato un preservativo, dalla troppa paura che avevo..
Si avvicinò a me, e fece della mia verginità una sua proprietà..Dopo quella sera non lo guardai più negli occhi, non lo aiutai più a risollevarsi da terra quando tornava a casa ubriaco, e a volte le scene di violenza si ripetevano..
Col tempo iniziò a lavorare come fotografo illustre nel nostro quartiere e riuscì a convincere il suo capo a farmi fotografare..insomma in quegli anni mi aveva usata per i suoi scopi.Dopo quello sfogo con James me ne tornai a casa senza nemmeno salutarlo, forse avevo reagito d'impulso e avevo sbagliato a trattarlo cosi, ma nemmeno io sapevo il motivo per cui diedi libero sfogo alle mie emozioni..
Mi cambiai e raggiunsi il mostro che consideravo padre, nel suo ufficio per quelle dannate fotografie da dover fare.
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Seppellire il passato.
FanfictionAlicia Stone, detta Asti, aveva un passato che continuava a tormentarla, segreti che non dovevano essere svelati, e una doppia personalità che la faceva convivere con dei sensi di colpa orribili. La migliore in ambito scolastico, e una passione ch...