Dopo tutta questa storia, tornai a casa, dritta in camera mia senza nemmeno mangiare..mi misi un pantaloncino con una maglia abbastanza larga e comoda, e sprofondai nel mio amato letto a due piazze. Nemmeno avevo la forza di farmi una doccia, avrei rimediato il giorno dopo sicuramente.
Iniziai a pensare quel ragazzo che mi stava letteralmente facendo impazzire, e mi addormentai, immaginando quel sorriso che quella sera fu come una ninna nanna..
La mattina seguente fui svegliata nuovamente da quella voce insopportabile, mi alzai velocemente per non sentire più urlare il mio nome e come un fulmine andai spedita verso la doccia.
Ci rimasi si e no 20 minuti, e persi la cognizione del tempo. Anche se mi ero svegliata prima stamani, feci lo stesso tardi a scuola, ma menomale che avevo la Smith, la mia adorata prof di matematica.
Adoravo quella donna, era così premurosa con me, forse perché andavo bene nella sua materia o magari perché sapeva che mia madre era morta e cercava di darmi conforto..Appena arrivai a scuola, andai verso la mia classe e mi sedetti al mio solito posto dove già James era occupato a copiare i compiti che la Smith aveva lasciato il giorno prima per farci esercitare, dato che eravamo abbastanza arrugginiti per via delle vacanze.
"Buongiorno Jam" e gli diedi un sonoro bacio in guancia, come era mio solito fare.
"Buongiorno Asti, più tardi passi da me o quel rompi coglioni di tuo padre deve soddisfare i suoi soliti bisogni da cazzone?"
Sorrisi a quell'affermazione e a come lui la prendesse così alla leggera..
"Si Jam, più tardi passo da te. Devo portare qualcosa?"
"Sì, porta una bottiglia di vodka alla pesca. Più tardi ci sarà un mio nuovo amico, perciò sistemati per bene, magari potrebbe anche nascere qualcosa" e scoppiò a ridere.
"James sai perfettamente che nemmeno lo sfigato di questa classe mi guarda. Non vedo il motivo per cui al tuo amico dovrebbe interessare presentarsi con me."
"Oh Asti, ma è normale. Per la tua quarta abbondante." e allibita gli diedi uno schiaffo dietro la nuca scuotendo la testa.
"James sei il solito perverso" e scoppiai a ridere vedendo la sua faccia offesa.
Ad interrompere la nostra discussione fu la mia amata professoressa che richiamò l'attenzione per cominciare la lezione.Passarono anche quelle cinque ore di scuola..
Andai verso casa con l'intenzione di prepararmi e stranamente non trovai quel cazzone. Probabilmente era allo studio, però era ancora presto per iniziare a lavorare.
Colsi l'occasione e andai tranquillamente nella mia camera a fare una veloce doccia, mettere un comodo pantaloncino a vita alta, con una maglia che arrivava a metà pancia di un colore rosa fluo e le mie adorate vans nere.
Scesi di sotto e mangiai un veloce panino perché la sera prima non avevo cenato, presi una bottiglia di vodka che avevo nascosta sotto il lavello e andai subito verso casa di James.Appena arrivai davanti la sua porta, bussai e mi venne ad aprire lui con la sua solita maglia nera e larga, e quei pantaloncini rossi larghi che a parer mio erano fantastici.
Entrai e mi informò che già il suo amico era arrivato perciò la curiosità si fece largo in me.
"Jam chi era?" e non potevo crederci che chi aveva fatto quella domanda, era proprio quel ragazzo..Zed!
Si girò verso di noi e appena mi vide "Oddio non ci credo!" E scoppiò a ridere "di nuovo tu,allora il destino è davvero dalla mostra parte."
Dopo aver ripreso il controllo dei miei gesti dissi "Sì, a quanto pare..come fai a conoscere James?"
"Ci siamo conosciuti a scuola, al bar. Stavo prendendo da mangiare quando un tizio mi venne addosso, ed era proprio lui. Abbiamo cominciato a parlare e abbiamo deciso di passare un pomeriggio insieme, anche se già l'avevo invitato ad una festa ma dalla troppa gente che c'era non l'ho nemmeno visto."
James guardò la scena immobile ad ascoltare la nostra breve conversazione "a quanto pare non c'è bisogno delle presentazioni, e tu come lo conosci? Non sarà mica lui quello della descrizione dell'altra volta!?" e mi fece un sorriso malizioso che mi fece venir voglia di dargli un calcio nelle palle.
"No Jam..ehm..ci siamo conosciuti per sbaglio in realtà, gli sono quasi caduta addosso mentre tornavo in aula. Sai quanto io sia maldestra.."
"Oh si che lo so, infatti hai messo la maglietta al contrario e nemmeno te ne sei accorta" e scoppiarono entrambi a ridere.
Mi avvicinai verso James e gli mollai uno dei soliti calci nelle palle che riceveva da me "questo è per avermi messo in imbarazzo e per la frase di poco prima." gli feci l'occhiolino e andai in bagno a cambiarmi quella fottuta maglietta che mi aveva messa in ridicolo davanti quel bellissimo e affascinante ragazzo.
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Seppellire il passato.
FanfictionAlicia Stone, detta Asti, aveva un passato che continuava a tormentarla, segreti che non dovevano essere svelati, e una doppia personalità che la faceva convivere con dei sensi di colpa orribili. La migliore in ambito scolastico, e una passione ch...