Capitolo 11: FORSE

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Chiara aveva scritto più volte ad Andrea per chiedere se provava qualcosa per Virginia. Non aveva mai avuto risposte certe. Ma comunque c'erano delle possibilità. Quest'estate starà a casa sua solo le prime due settimane di agosto ed aveva intenzione di passarle con lei.
Virginia era sempre più innamorata di Andrea. Leggere tutte le chat di Chiara con il ragazzo, la rendeva felice e riusciva a pensare di essere qualcosa di più di una semplice amica per Andrea.
All'entrata e all'uscita della scuola i due si incrociavano sempre. I pomeriggi cercavano di vedersi il più possibile. Un pomeriggio Virginia uscì con Chiara, Viola e altre sue amiche. Cercarono in lungo e in largo Andrea ma lui non c'era e non rispondeva al telefono. Passarono davanti all'oratorio; c'erano tanti ragazzi a giocare a calcio ma lui non si vedeva, probabilmente era nascosto dagli alberi. Più tardi, in una piazza della città dove erano le amiche, arrivò un ragazzo che assomigliava tantissimo ad Andrea: era lui. Egli salutò da lontano Virginia e lei ricambiò. Le corse incontro.
"Finalmente ti ho trovata!"
"Eh sì. Ma dov'eri?"
"Nell'oratorio a giocare a calcio."
"Davvero? Non ti ho visto."
Quando Chiara, Viola e le altre non li stavano guardando, Andrea baciò di nuovo Virginia sulla guancia.
Lo riaccompagnarono in oratorio e, mentre passeggiavano, Chiara chiese ad Andrea: "Perché vai in oratorio? Stai con la tua futura fidanzata." Lui non rispose. Si vede che l'ultima affermazione era vera. Virginia ed Andrea sarebbero potuti diventare qualcosa di più, prima o poi.
Più tardi, le amiche se ne andarono. Virginia chiamò Andrea.
"Ehi, ciao. Dove sei?"
"Sono a casa di un mio amico."
"Peccato."
"Perché ?"
"Perché sono andate via tutte e allora potevamo fare un giro insieme."
"Mi dispiace tantissimo. Anch'io avrei voluto stare un po' da solo con te, ma mi ha invitato e non potevo dirgli di no."
"Sì sì certo, non ti preoccupare."
"Scusa."
"Figurati. Non ci sono problemi."
"Lo spero. Ci sentiamo dopo. Ciao."
"A dopo."
Virginia lo amava ogni minuto sempre di più. Gli aveva scritto un piccolo poema, dove gli diceva tutto quello che provava per lui. Voleva inviarlo, ma non aveva il coraggio. Probabilmente non glielo avrebbe mai mandato.
La giornata era finita. Era ora di andare a letto. Virginia si addormentò con il messaggio di Andrea: "Fai tanti sogni d'oro. Notte."

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