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Appena una ragazza nel video gemette, sentii un brivido all'inguine. Trevor e io guardiamo sempre i porno insieme, 99.99% lesbo ovviamente.

Mark, il fratello di Trevor, era sul pouf giallo in un angolo, anche lui guardando il porno con noi. Trevor era disteso sul letto a pancia in giù con il mento appoggiato sulle sue mani.

"Cazzo." disse. "Amo questa roba."

"Si, lo sappiamo." disse Mark. "Ma sai a chi assomiglia quella ragazza lì?"

"Quale?" chiesi guardando una bionda e una mora nude in uno spogliatoio leccandosi e baciandosi. Chinai la mia testa di lato.

"Quella mora." disse Mark. "Assomiglia esattamente a Mila Kunis."

"No!" ribatté Trevor scuotendo la testa. "Per niente!"

"Si, Trevor! Guardala!" disse Mark indicando lo schermo. "Quando la inquadrano bene in faccia, vedrai."

"E se fosse proprio Mila Kunis?" chiesi alzando le sopracciglia. Mark rimase a bocca aperta e mi guardò.

"O mio Dio, se fosse proprio lei?" urlò. Trevor guardò tra me e Mark con uno sguardo strano.

"Ma state bene?" chiese Trevor scuotendo la testa. Mark derise.

"Ritardato." disse Trevor a Mark.

"Mark, non sei un ritardato, non farti abbattere da Trevor." dissi sorridendo.

Potevo percepire gli occhi di Trevor puntati su di me.

"Aw, che carino Nate, amore. Sei fantastico amore." disse Mark. "Seriamente, sei fantastico."

"Aww. Grazie amore." dissi facendo infastidire Trevor. Mark e io scherziamo sempre in quel modo, perché ci piace troppo come si incazza Trevor.

Quando guardai Trevor, si era messo seduto a guardare il video e in quell'istante mi chiesi perché Trevor se la prende quando io e Mark scherziamo così.

Voglio dire. Lui sa che scherziamo, no? Mark, mi guardò scherzosamente e mi fece cenno di non preoccuparsi di Trevor. Infatti non ci potevo fare niente.

Quindi tutti e tre finimmo di vedere il video.

Bene, diciamo che stasera ho proprio bisogno di vedere la mia ragazza.

Mi sedetti lì sul letto, provando a nascondere che ero veramente arrapato in quel momento.

"Ecco che arrivano i postumi." borbottò Trevor. "Tre ragazzi arrapati che non sanno cosa fare."

"Possiamo aiutarci a vicenda." dissi scherzando passando le dita tra i miei capelli. Mark rise mentre chattava con il suo telefono e quando invece guardai Trevor, stava fissando proprio me.

"Scherzavo comunque." gli dissi imbarazzato dall'idea che la prese sul serio.

Dai, non sono mica così male con gli scherzo o no? Trevor si raschiò la gola.

"Bè, vuoi rimanere a dormire stanotte?" mi chiese. "Tanto i miei stanno via questo fine settimana."

"Davvero? Perché?"

"Un loro caro amico è morto." ribatté Mark ancora con gli occhi fissi sul suo telefono. "Penso che fosse un amico del liceo o una cosa del genere."

"Si, e comunque non saranno di ritorno per lunedì." Trevor alzò le spalle. "Non è per lamentarmi però sai... sono troppo annoiato."

"Ehi!" intervenne Mark. "Io che ci sto a fare qui?"

"Tu sei noioso!" disse Trevor tirandogli un cuscino in faccia colpendolo in pieno. Scoppiai a ridere quando Mark cadde all'indietro al colpo.

"Va bè, allora rimango, però devo tornare a casa a prendere la mia roba."

Trevor mi guardò con uno sguardo perso. "Nate, da quanto siamo amici? Ogni volta che rimani a dormire finiamo comunque per dormire in boxer. E se vuoi dei
vestiti ce l'ho. Qual è il problema?"

Feci un sorriso. "Okay, come vuoi."

Mark alzò le sopracciglia guardandoci guardando me e Trevor, me e Trevor, me e poi Trevor. "Volete uscire da camera mia ora?"

"Oh già, mi dispiace." disse Trevor balzando via dal letto. "Andiamo Nate, non abbiamo bisogno di questo perdente."

"Già." dissi scherzosamente. "PERDENTEEEEEEE." feci il gesto della 'L' sulla mia fronte insieme ad una linguaccia. Lui alzò semplicemente il dito medio, finché non chiusi la porta di camera sua dietro di me.

Io e Trevor dormiamo sempre l'uno a casa dell'altro. Oggi è anche venerdì quindi non è chissà che, anche se ogni tanto dormo a casa sua quando c'è scuola il giorno dopo. Ai miei genitori non importa sinceramente. Voglio dire, finché vado bene a scuola, non picchio la mia ragazza, e faccio qualche faccenda di casa di tanto in tanto, mi permettono di fare quello che voglio. È abbastanza giusto visto che sono un angioletto.

Quando ci stanno almeno.

Sedevo sul letto di Trevor mentre stava sotto la doccia. L'unico suono che potevo sentire, era il suo iPod. E il rumore dell'acqua del bagno di camera sua.

I genitori di Trevor sono ricchi sfondati. Intendo ricchi. Sfondati. Entrambi i suoi genitori sono affermati: suo padre è un dottore e sua madre è una psicologa rinomata. In più, Mark lavora in un magazzino, ciò significa cibo gratis.

Tuttavia, Trevor e la sua famiglia non sono i soliti ricchi snob. Non sono per niente persone così. Loro non comprano qualunque cosa che a loro capita a tiro perché possono, e sicuramente non vanno in giro a sventolarsi con le banconote. A dire il vero i genitori di Trevor sono come i miei secondi genitori.

Stavo guardando il soffitto quando mi accorsi che l'acqua della doccia smise di scorrere. Potei sentire Trevor canticchiare prima che la porta del bagno si aprisse. Il bagno era pieno di vapore e lui uscì con un asciugamano avvolto attorno alla vita.

"Hey." disse dirigendosi verso la cassettiera. Potei chiaramente sentire le mie guance arrossire solo vedendolo solo con un asciugamano ed ero confuso del perché. Non è mica la prima volta che lo vedo così. Diamine, ci siamo anche visti nudi a vicenda!

Eravamo soliti a fare il bagno insieme nella vasca quando eravamo piccoli!

"Si?" dissi provando a non guardarlo mentre stava in quelle condizioni. Ma qualcosa mi spingeva a guardare il suo corpo mezzo nudo alla ricerca di vestiti.

Non avevo mai prestato attenzione al corpo di Trevor, né tanto meno quando aveva addosso solo un asciugamano. Dai, seriamente, perché dovrei mai guardarlo anche per un solo secondo? È sbagliato giusto?

Ma ora lo sto guardando, sto stranamente guardando il modo in cui i muscoli della sua schiena si muovono mentre rovista tra la sua roba nei cassetti e il modo in cui le goccioline di acqua scendono e si fanno strada nella pelle del suo tonico petto che poi spariscono in quell'asciugamano bianco.

Nathen, basta! Che cazzo?

Oh mio Dio, non riesco a credere cosa mi è passata per la mente. Guardai da un'altra parte, ero troppo imbarazzato. Grazie a Dio, Trevor era occupato e
non ha visto che lo stavo letteralmente guardando.

Dai, gli amici possono.... guardarsi tra di loro, no?

Sono sicuro che certe volte non si può non guardare una persona mezza nuda solo in asciugamano.
Giusto? Giusto?

"Nathen." mi ripresi dai miei pensieri quando Trevor pronunciò il mio nome.

What My Girlfriend Doesn't Know (boyxboy) [Traduzione Italiana]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora