SHE COULD BE AN ANGEL.

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Rimango a fissarla per un po' mentre si riveste, il suono della sua voce mi ha incantato.
È così bella, potrebbe sembrare un angelo se non avesse quei capelli così rossi.

Il mio sguardo deve essere molto pesante e probabilmente non passa inosservato, dato che quando solleva la testa che aveva piegato per allacciarsi lo stivale, mi lancia un'occhiata fulminante.

-Che c'è? Ti è apparsa la Madonna?-

La sua voce mi risveglia da quel sogno troppo reale.
Recepisco qualche momento dopo la domanda che mi aveva posto con un pizzico di sarcasmo nella voce.

-No..no.. È solo che... Niente.-

Okay, figura di merda schivata in stile Matrix.
Non penso sia un errore farle un complimento, solo che risulterebbe un po' squallido da dire ad una..... Prostituta, ecco.
Dire ad una ragazza che è bella la fa sentire come una regina, ma è diverso in questo caso. Probabilmente le ripetono la stessa cosa a tutte le ore, ma non credo che quel tipo di complimento la faccia sentire esattamente una regina.

Abbasso lo sguardo e inizio a giocherellare con il bracciale dei Muse preso al concerto che ho al polso.
Ma dopo pochi secondi torno a guardare il suo viso, senza alzare la testa. Quello che vedo è incredibile e del tutto inaspettato.
Sta sorridendo.
Mi guarda e sorride. Il mio essere così impacciato la fa sorridere. Non ci credo.

Presto però,mi trovo a dovermi risvegliare e tornare alla triste realtà. Questo succede quando la portiera del pilota viene aperta.

-Avanti ragazzina scendi, abbiamo finito.-

La delicatezza di un elefante in un negozio di porcellane.

Lei apre la sportello sbuffando e con un movimento veloce si porta fuori dall'auto. Poi si avvicina al finestrino di Jared che sta già contando i soldi, facendo scorrere le banconote tra le dita affusolate.

-Prima di domani possibilmente. Non ho tutta la serata.-

-Stai calma ragazzina, ho finito. Tieni, è tutto.-

Le porge i soldi, accende il motore e con una veloce inversione a U siamo sulla strada di ritorno.
Il viaggio è silenzioso, non ho voglia di parlare con lui.
Sto pensando a lei.

Quando arriviamo a casa di Jared saluto tutti, poi monto sulla moto e mi dirigo verso casa mia. Ho il cervello in giostra, sono stanco, voglio solo mettermi a letto e dormire.

Ed è quello che faccio appena arrivo.

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....I bleed it out digging deeper just to throw it away!
Just to throw it away, just to throw it away!
I bleed it out......

Cazzo la sveglia sta già suonando da un bel pezzo, ma di tutto ho voglia meno che di alzarmi dopo ieri sera.
Allungo la mano per spegnere quella tortura alla mia povera testa dolorante, poi mi dirigo verso il bagno.

Oh buon Dio! Sono un accidenti di mostro.

Ho delle occhiaie assurde ed i miei occhi sono rossi da far schifo. Inoltre, la mia pelle ha un colore indescrivibile.
Adesso capisco perché le ragazze usano tutto quel trucco.

Penso che se in questo momento lo specchio potesse fare qualcosa, beh mi vomiterebbe di certo addosso.

Mi faccio una doccia veloce, poi mi vesto e scendo di sotto.
Per fortuna mia madre sta ancora dormendo, se mi vedesse in queste condizioni mi staccherebbe la testa a mani nude.
Prendo uno snack dalla dispensa e poi, a malincuore, esco di casa.
Decido di prendere l'autobus, sono troppo stordito per guidare.

Arrivo a scuola e non ci metto molto a capire che se fossi rimasto a casa avrei fatto la cosa migliore. Attraverso il cortile e mi sento osservato nella maniera più unica al mondo, per non parlare del fatto che anche il minimo bisbiglio mi arriva alla testa come una coltellata.

Mi siedo ad uno dei pochi tavoli liberi e comincio a guardarmi intorno sperando di vedere qualcuno dei miei amici ritardati.

Ma l'unica persona che si sta dirigendo verso di me in questo momento è Quinn, ed ha un'espressione che non conoscevo. Sembrava essere estremamente arrabbiata.

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Ssssalve tesssoriii! Scusatemi se non sono stata attiva negli ultimi giorni, è solo che ho avuto un po' da fare...
Scusate anche se il capitolo non è entusiasmamte, avevo pensato di unirlo al sesto ma sarebbe venuta fuori una cosa mostruosa.
Detto questo non odiatemi, bye bye!

RoxanneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora