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Tornato a casa, Calum si sentiva felice. Era uno di quei giorni, uno di quelli in cui succede qualcosa di bello o di brutto. Quando succede qualcosa.

I suoi genitori erano fuori per una cena con degli amici, e Calum li aveva convinti in tutti i modi a lasciarlo a casa. Preferiva passare una serata da solo, che con degli estranei che gli chiedevano quando aveva intenzione di sposarsi e quale lavoro avrebbe voluto fare.

Prese il telefono e scrisse a Luke, un suo amico, l'unico, in verità, che conoscesse i libri di Michael Clifford.

Calum: luuuuuke

Calum: l

Calum: u

Calum: k

Luke: che c'è?

Calum: e

Calum: SAI CHI HO INCONTRATO OGGI?

Calum: LO SAI? LO VUOI SAPERE? vERO CHE LO VUOI SAPERE?

Luke: hai preso qualche droga?

Calum: nO

Calum: voglio solo dirti chi ho incontrato. posso dirtelooo?

Luke: certo

Calum: Michael Clifford.

Luke: sul serio? MICHAEL CLIFFORD? scherzi?

Calum: se fosse uno scherzo non avrei scritto il suo nome con le maiuscole al posto giusto.

Luke: hai ragione, eeeee

Calum: eeeee cosa?

Luke: che cosa ti ha detto? gli hai chiesto di sposarlo? ti sei fatto fare un autografo? ti odia? 

Luke: voglio informazIONI

Calum: ha detto che sono la prima persona con cui parla da tre mesi, e che i suoi libri fanno schifo, non fa che chiamarmi ragazzino e vuole incontrarmi prima che uno dei due muoia.

Luke: wow

Luke: sei sicuro di non avere preso NESSUNA droga?

15; MalumDove le storie prendono vita. Scoprilo ora