Call Me Moonlight (Ariana Grande & Niall Horan)

Capitolo 12

*qualche mese dopo*

Ariana's pov

L'Honeymoon Tour stava andando benissimo! Non c'è cosa che mi faccia più piacere di vedere i miei fans. Sono la mia seconda famiglia. Ed io li amo uno ad uno.
Comunque, come stavo dicendo tutto stava procedendo bene. Inoltre, il mio fidanzato era con me in questo periodo. Infatti, avendo fatto più canzoni insieme, spesso veniva a cantare insieme a me sul palco. Non potevo essere più felice di così. Sembrava tutto perfetto.
Quella mattina, eravamo tutti nell'arena in cui ci saremmo esibiti quella sera. I miei ballerini facevano degli esercizi per scaldarsi i muscoli, i misicisti accordavano i loro strumenti e suonavano alcune parti delle canzoni, i tecinci provavano le varie luci e gli effetti ed io mi trovavo in piedi sul palco. Stavo cantando One Last Time, finché il mio ragazzo, Big Sean, mi abbracciò da dietro dandomi un bacio sulla spalla, cosa che mi fece sorridere.
Mi girai e, ancora avvolta dalle sue braccia, lo salutai.

"Hey" gli dissi sorridendo.

"Ciao tesoro. Come procedono le prove?"

"Benissimo. Se vuoi puoi tornare seduto a guardarci, non serve che ti alzi."

"Ma io volevo vedere il tuo belissimo viso da vicino."

"Anche io ne sto vedendo uno bellissimo." Ci scambiammo un sorriso, prima che lui mi baciasse.

Ma subito qualche secondo dopo, sentii un cellulare squillare.
Era il suo. Lui lo prese e rispose subito, allontanandosi un attimo. Chi poteva essere?
Poco dopo lui tornò.

"Eccomi tesoro. Scusa, ma devo andare un attimo via. Ti assicuro che tornerò il prima possibile."

"Oh, ehm, okay. Come mai?" Chiesi confusa.

"È il mio manager. È venuto fin qui per parlare degli ultimi ritocchi per il mio nuovo album. Sai, su queste non si può discutere."

"Ah, immagino."

"Hey, tornerò subito. Non preoccuparti. Mica scappo." Risi leggermente a quella frase, e dopo esserci abbracciati mi diede un bacio sula guancia.
Ci salutammo e tornai a cantare varie delle mie canzoni.
Speravo solo che ci mettesse poco. Sì, il concerto era di sera. Ma dopo tutto il tempo passato distanti, volevo che stesse vicino a me il più possibile.
Ma se era occupato in quelle faccende, non potevo di certo constringerlo a stare lì.

*qualche ora dopo*

Ormai erano passate più di due ore. Non è possibile che ci stesse mettendo così tanto. In fondo, il suo album era praticamente finito. C'era veramente poco da sistemare.
Decisi di andare da lui al nostro hotel. Magari gli era successo qualcosa.
Chiesi a mio fratello di accompagnarmi, visto non sono una grande guidatrice come voi sapete.

Appena arrivati, scesi e corsi dentro l'hotel.
Salii le scale il più velocemente possibile, nonostante indossassi i tacchi.
Camminai verso la nostra stanza. Appena posai la mano sulla maniglia, notai che la porta era socchiusa. Quindi lui era per forza lì.
Stavo per entrare, quando qualcosa mi fermò.
Una voce.

Ma non sua.

Di una donna.

Per un attimo mi mancò l'aria. Sentivo tutto intorno a me girare e mi dovetti tenere salda alla maniglia per non cadere.

No, non poteva essere.

Sbirciai leggermente dalla piccola fessura della porta aperta.
Quella visione mi uccise.
Lui e lei, che si baciavano appassionatamente mentre lui la stringeva e lei aveva le braccia attorno al suo collo. A lei sfuggì in gemito.
E a me le lacrime.
Cominciai a piangere rumorosamente, cosa che li stoppò. E appena lui vide che ero io la persona che produceva quel lamento, i suoi occhi quasi uscirono dalle orbite per la sorpresa.
Si staccò da lei e si diresse verso di me. Ma più lui si avvicinava più io indietreggiavo.
"Tesoro, ti preg-"