" NO!"
Balzo sudata dal letto con il respiro affannato.
Ed ecco l'ennesimo incubo. Da quanto tempo non ne avevo uno?
Ah già ieri. Li faccio ogni sera e ormai ne ho fatta un abitudine.
Chi sono?
Potrei riassumerlo in una sola parola.
Disastro. Sono un disastro di ragazza che ama la nutella, che combina continuamente guai, che fa schifo a scuola e che non ha amici. Insomma la mia vita è un vero e proprio spasso.
Dopo non poco tempo decido di alzarmi dal mio adorato letto e prepararmi per il mio primo giorno di scuola,ma non prima di fare la mia solita colazione con (ovviamente) la mia unica amica che sono certa non mi deluderà mai: la Nutella.Finita la mia abbondante colazione a base di Nutella, latte e biscotti al cioccolato (tutto molto dietetico direi) decido sia ora di farmi una bella doccia ghiacciata come quelle che piacciono a me. Percorro il tratto di corridoio tra la cucina e il bagno e d'un tratto sento il telefono squillare. Chi sarà l'imbecille che rompe alle 6 del mattino? Controllo il telefono. Fratellino. Ha modificato di nuovo il suo nome in rubrica. Che scemo. Un sorriso dipinge il mio volto.
"Fratelloo!" -grido immaginando il suo viso infastidito al suono acuto."Possibile che ogni volta tu debba gridare al telefono? Ci sento diavoletto"-
Harry, uno provolone di fratello, ma probabilmente è l'unica persona per cui ora sono ancora in piedi. È l'unico che riesce a capirmi e l'unico di cui mi importa veramente. Mi è rimasto solo lui; penso che a quest'ora se non ci fosse io non farei più parte di questo mondo. Il dolore mi avrebbe affogato. Insomma, è la mia ragione di vita."Hei bella addormentata a cosa pensi?"
Mi risveglio dal mio romanzo mentale.
Che sollievo sentire la sua voce."Stavo pensando che sei un provolone"
"C-cosa? Ma...vabbe a volte dimentico che mia sorella è una pazza con problemi mentali che si droga di Nutella"
"Che non sono normale lo so...ed è bellissimo! Ma penso di non essere l'unica"-sbuffo una risata e lui mi segue. Riesco ad immaginare il suo viso in questo momento sereno come poche volte e sono felice che la causa dei suoi sorrisi sia io.
Segue un attimo di silenzio e mi decido a parlare.
"Harry quando torni? Non ce la faccio più a stare in questa immensa casa da sola. A volte vengono a galla certi ricordi e ho voglia di spaccare tutto. Ho bisogno di te. È una settimana ormai che sei via. Di solito non stai fuori tutto questo tempo,massimo quattro giorni. Perché non mi dici niente? Riguarda anche me questa cosa. Sono o no il tuo diavoletto?"-dico tutto ad un fiato. Non riesco più a sostenere questa cavolo di situazione.
"Certo che lo sei! Ma vedi...è difficile da spiegare okay? Perché non riesci a capire che voglio proteggerti?"
"Perché non capisci che ti voglio qui con me ? Voglio aiutarti! Mi sento una stupida bimba capricciosa che non capisce un corno!"- sbotto incavolata nera.
"NO non sei stupida né tanto meno capricciosa. Ma si, sei la mia bimba diavoletto e in quanto tale voglio proteggerti. Non ti racconto niente perché ancora non so niente,ma stai sicura che tra poco avrò bisogno di te. Ho una pista capisci? Ancora non ci credo. È la nostra vendetta. Uccideremo quel maiale. È la nostra vendetta Hope."
Mi sento una cretina. Una completa cretina. Fatica tanto e io,egoista quale sono, gli dico che lui mi sta escludendo dai suoi affari e che mi sento sola.
"Scusa"
"E di cosa?"
"Ti stai facendo il culo per cercare quei luridi maiali e poi ci sono io che dico queste cose. Scusa. Non intendevo quel che ho detto, o almeno non tutto, ma cavolo è stressante. Domani mi racconterai okay? Perché torni domani vero?"
"Mia sorella che chiede scusa. Devo segnare la data e l'ora . NON CI CREDO."- lancio una risata isterica sentendo la sua voce che ormai ha perso tutta la sua virilità.
"Certo che sei proprio imbecille, lo sai?"
"Sempre gentile vedo" - ride anche lui mentre io non riesco più a smettere - "comunque Hope non devi scusarti. Anche io ho bisogno di te. Sei tutto il mio cuore. Ma per fortuna domani riempirò di baci quel bel faccino che ti ritrovi"
"NO ti prego! Inizio a vomitare. Basta con questi sentimentalismi.
Oh cavolo!!""Cosa succede?"-sta iniziando ad agitarsi. Penso che stia pensando mi sia successo qualcosa. Rido sotto i baffi.
"MI HAI FATTO VENIRE IL DIABETE HAI VISTO? Troppo sdolcinato" -scoppio a ridere
"Che scema" - tira un sospiro di sollievo e sbuffa una sonora risata.
Dopo non so quanto tempo di conversazione con il mio provolone alzo lo sguardo verso l'orologio. Oh cavolo! Sono quasi le 8. Non posso credere di aver parlato con lui tutto questo tempo. Devo ancora vestirmi, preparare i libri e scemenze del genere per la mattinata e non mi resta altro che andare a piedi dato che appena giro lo sguardo verso la finestra noto il pullman che parte come se mi stesse prendendo per il culo ridendo alle mie spalle per la mia dannata sfiga. Ormai siamo una cosa sola.
Devo sbrigarmi!
Inizio a correre da una stanza all'altra. Arrivo nella mia camera e prendo un semplice pantalone nero con la mia adorata felpa dell'Adidas e ovviamente le mie nuove Vans nere. Di truccarsi non se ne parla. Che me ne frega. Si va a scuola non al ballo.
Prendo i primi libri che mi trovo davanti, li metto nello zaino, raccolgo le chiavi della casa e penso sia ora di andare. Do un'occhiata all'orologio e
... porca paletta, sono le 8:30.
Hope Styles complimenti!Il primo giorno già in ritardo. Mi dirigo per il viottolo che porta al manicomio di matti comunemente chiamato scuola e inizio a correre sperando di non inciampare in qualche dannata buca,
Ma proprio mentre sto per svoltare l'angolo sbatto violentemente contro qualcosa o qualcuno...Ed ecco la fine del primo capitolo!
Inizio col dirvi che questo è il mio primo libro, per cui vi prego siate buone XD
Mi scuso se ci sono errori grammaticali.
Cosa ne pensate? Forse il primo non è spettacolare, ma spero che proseguendo vi possa piacere. Commentate in molte! Grazie mille :-)
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«Imperfect» [Louis Tomlinson]
Fanfiction"Quel tipo di amore non finisce, dura in eterno. Due come loro non potevano stare divisi, erano troppo essenziali l'uno dall'altra. Avrebbero superato insieme tutto, niente e nessuno li avrebbe mai potuti dividere. Loro erano più forti di tutto il r...